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29 luglio 2022
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- Il porto di La Spezia firma con il terminalista LSCT un patto
di sviluppo di lunga durata
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- Previsti nuovi investimenti per 232 milioni di euro e
l'aumento dei traffici e dei livelli occupazionali
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Ad un anno dalla sottoscrizione dell'accordo procedimentale tra
l'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure e la società
La Spezia ContainerTerminal (LSCT) del gruppo Contship Italia per il
rilascio di una nuova concessione volta allo sviluppo del container
terminal gestito dall'azienda nel porto di La Spezia, oggi l'intesa
tra le parti è stata formalizzata e precisata con un accordo
sostitutivo che - ha sottolineato il presidente dell'ente portuale,
Mario Sommariva - costituisce «un momento molto importante per
il porto di La Spezia e per il suo futuro». Un accordo, quello
di oggi - ha specificato - che se da un lato non varia in maniera
sostanziale l'accordo precedente, con una durata della concessione
che resta quella che è (sino al 2067, ndr), dall'altro
varia in misura significativa il volume di investimenti e i livelli
occupazionali, aumentandoli.-
- Un piano di investimenti, del valore complessivo di 232 milioni
di euro, che è stato presentato e poi illustrato nel
dettaglio da Thomas H. Eckelmann, presidente di LSCT nonché
presidente del gruppo Eurogate che possiede il 33,4% di Contship
Italia e presidente di Eurokai, che a sua volta detiene il restante
66.6% di Contship Italia e il 50% di Eurogate, da Cecilia Eckelmann
Battistello, presidente di Contship Italia, da Alfredo Scalisi,
amministratore delegato di LSCT, e da Walter Cardaci, direttore
generale di LSCT.
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- Dei 232 milioni, la parte più consistente - 220 milioni
(110 per opere civili e 110 per l'equipment) - sarà destinata
all'ampliamento del terminal Angelo Ravano gestito da LSCT, che è
il principale terminalista del porto ligure estendendo le proprie
attività anche al molo Garibaldi, al molo Fornelli, a calata
Paita, a calata Artom e a calata Malapina. Con l'ampliamento verrà
realizzata una nuova banchina di 524 metri sulla Marina del
Canaletto in grado di accogliere portacontainer da oltre 24.000 teu,
che è la maggiore capacità delle navi attualmente in
servizio. Ripercorrendo con orgoglio alcune tappe della storia di
Contship Italia e di LSCT, Cecilia Eckelmann Battistello ha
specificato che la realizzazione di banchine a cui possano approdare
navi da oltre 24.000 teu è indispensabile per assicurare un
futuro al porto.
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- Tra gli altri investimenti, cinque milioni saranno destinati
all'automazione, ma è previsto anche l'acquisto di mezzi con
cinque nuove gru di banchina che attrezzeranno il terminal, che
verrà dotato di più 16 gru di piazzale automatizzate
controllate da remoto, mentre per la parte ferroviaria è
programmato l'acquisto di altre quattro gru anche nella prospettiva
di un maggiore utilizzo (fino al 50%) della ferrovia.
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- Gli investimenti infrastrutturali riguarderanno, oltre
all'ampliamento del terminal Ravano, la razionalizzazione interna
del terminal LSCT, con la realizzazione della nuova cabina elettrica
del molo Fornelli; le facilities per l'ampliamento delle attività
sul molo Ravano e la realizzazione del nuovo gate di accesso al
terminal; l'automazione del terminal LSCT, con la realizzazione
dell'automazione del varco di accesso al terminal e l'aggiornamento
del Sistema Operativo del Terminal (TOS). Contship Italia ha
specificato che, considerando altri nuovi investimenti da realizzare
e quelli già realizzati dal 2012, gli investimenti
complessivi previsti del piano di impresa risultano pari a 277
milioni di euro.
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- Secondo le previsioni, la prima fase della nuova banchina sarà
pronta a fine 2024 e il completamento del progetto avverrà
nel 2025. Con i lavori, in dieci anni la capacità annua di
traffico containerizzato salirà dagli attuali 1,2 milioni di
teu a 1,865 milioni di teu (2032).
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- Sommariva ha evidenziato che l'accordo è importante non
solo perché offre una prospettiva certa al futuro del
container terminal e rinnova un patto di lunga durata con
investimenti condivisi, ma lo è anche sotto il profilo
dell'occupazione contendo impegni sia relativamente al personale
diretto che a quello indiretto. Dalle 595 unità impiegate nel
2021, è previsto un aumento dei dipendenti diretti che
passeranno a circa 694 al completamento delle opere, a partire dal
2026, mentre il complesso dei dipendenti indiretti e indotti passerà
dalle 2.256 unità attuali sino a circa 2.900 unità al
regime dell'incremento dei volumi di traffico, a partire dal 2033.
Il piano occupazionale, tiene conto di un nuovo modello di
organizzazione del lavoro che prevede, nelle aree di nuova
realizzazione, la “semi-automazione” delle attività
di movimentazione, richiedendo l'occupazione di personale operativo
e manutentivo maggiormente specializzato nell'area meccatronica
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- Il nuovo piano di impresa di LSCT prevede anche la realizzazione
di eventuali altre opere di razionalizzazione ed ampliamento
infrastrutturale, in particolare la realizzazione del nuovo polo
ferroviario sul molo Garibaldi; la razionalizzazione delle aree del
terminal Fornelli; l'ampliamento del molo Garibaldi lato est. Tutti
investimenti la cui consistenza potrà variare in base
all'evoluzione del mercato. Inoltre, gli stessi, potranno essere
ridefiniti temporalmente e dimensionalmente entro il 31 dicembre
2032. LSCT potrà quindi presentare un'istanza di variazione
in estensione del proprio titolo concessorio, volta a chiedere
all'AdSP di recepire il relativo aggiornamento del piano d'impresa e
valutarne l'eventuale impatto sulla durata della concessione.
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