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4 agosto 2022
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- Hupac registra una moderata crescita del traffico
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- Preoccupazione per le difficoltà causate dai lavori
sulle linee ferroviarie
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Nella prima metà di quest'anno il traffico intermodale
movimentato dall'elvetica Hupac ha segnato un lieve incremento del
+1% sullo stesso periodo del 2021 essendo stato pari a 575mila
spedizioni stradali. L'azienda ha spiegato che dopo uno sviluppo
vivace nel primo trimestre, con elevati tassi di crescita mensili,
il traffico è crollato nei mesi di aprile e giugno e ciò
a causa delle chiusure delle tratte e alle limitazioni di capacità
determinate dall'intensa attività di costruzione sul
corridoio Reno-Alpi. Ciò ha penalizzato particolarmente il
segmento del traffico transalpino attraverso la Svizzera: «nel
corridoio nord-sud - ha specificato l'amministratore delegato del
gruppo Hupac, Michail Stahlhut - non siamo riusciti a raggiungere
gli obiettivi di crescita prefissati. Per contro, il traffico nei
corridoi nord-est e sud-est si è sviluppato in modo molto
soddisfacente. Il traffico da/per la Spagna è rimasto al di
sotto delle aspettative a causa delle restrizioni di capacità».-
- Commentando l'attuale stato del mercato, Hupac ha rilevato che
la situazione del traffico marittimo rimane tesa, con la congestione
nel traffico nei porti asiatici dovuta alla pandemia che sta
innescando effetti negativi a cascata anche nei porti marittimi
europei, nei terminal inland e nelle operazioni del traffico
combinato. A ciò - ha precisato l'azienda - si aggiungono le
prestazioni carenti della rete ferroviaria tedesca, mercato nel
quale, nonostante un aumento del +3% rispetto all'anno precedente,
la filiale ERS Railways non è ancora riuscita a raggiungere i
volumi precedenti alla pandemia. Relativamente alle criticità
dell'infrastruttura ferroviaria tedesca, Stahlhut ha osservato che
«gli ampi lavori di risanamento previsti nella rete tedesca a
partire dal 2024 rappresentano un rischio per l'approvvigionamento a
livello europeo se i lavori non saranno coordinati con il mercato e
non verranno creati corridoi alternativi praticabili. Per evitare
che ciò accada - ha affermato l'amministratore delegato della
Hupac - è necessario migliorare il coordinamento
internazionale dei cantieri su tutti i corridoi e, in alcuni casi,
potenziare i percorsi alternativi. Piccole misure come scambi
aggiuntivi, modifiche alle regole operative, ecc. possono fare una
grande differenza e devono essere implementate prioritariamente».
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