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30 giugno 2020
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- Soddisfazione di Assoporti per il reinsediamento di
D'Agostino al vertice dell'AdSP dell'Adriatico Orientale
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- Rossi: fugato ogni dubbio sulla legittimità della
nomina. Apprezzamento per il provvedimento anche del presidente
della Regione e del sindaco
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L'Associazione dei Porti Italiani (Assoporti) ha espresso
soddisfazione per l'annullamento degli effetti della determinazione
dell'Autorità Nazionale Anticorruzione che aveva sospeso dal
proprio incarico il presidente dell'Autorità di Sistema
Portuale del Mar Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino
(
del 30
giugno 2020). Assoporti ha ricordato che l'associazione si era
costituita con ricorso ad adiuvandum, elaborato dall'avvocato
Stefano Zunarelli, ribadendo la non applicabilità delle
previsioni di inconferibilità al caso in esame, e proprio
così si è espresso il collegio nel dispositivo della
sentenza. «La sentenza del TAR Lazio - ha sottolineato il
professor Zunarelli - contribuirà indubbiamente a rendere più
sereni i soggetti sia italiani che soprattutto stranieri interessati
a investire nei porti italiani, che sentono molto il bisogno di
chiari punti di riferimento istituzionali».-
- «Siamo soddisfatti - ha commentato il Presidente di
Assoporti, Daniele Rossi - che D'Agostino possa riprendere il suo
ruolo e che sia stato fugato ogni dubbio sulla legittimità
della nomina. Non possiamo che ribadire quanto sia vitale per la
portualità la continuità della gestione delle attività
nei porti italiani, che necessitano di un presidio amministrativo
operante nel pieno delle sue funzioni. Confidiamo questo sia un
primo passo per ristabilire serenità in tutti i porti
italiani, in un momento così difficile per l'economia del
Paese».
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- Soddisfazione per il provvedimento del TAR è stata
espressa anche dal presidente della Regione del Friuli Venezia
Giulia, Massimiliano Fedriga, e dal sindaco di Trieste, Roberto
Dipiazza. «La sentenza del TAR - ha rilevato Fedriga - ha il
merito di porre fine a una questione che, sorta su un interrogativo
di natura tecnico-giuridica, rischiava di generare effetti negativi
sul piano della credibilità internazionale del porto e delle
nostre istituzioni tutte. A tirare un sospiro di sollievo non è
dunque solo il presidente D'Agostino, ma l'intera comunità
regionale. Oggi - ha aggiunto il governatore - si chiude una
parentesi difficile per la comunità regionale, che ha trovato
tuttavia la forza di compattarsi di fronte a un'evidenza, quella del
lavoro svolto in questi anni a favore del rilancio del sistema
portuale e logistico, ritenuta più forte di qualsiasi lettura
restrittiva delle norme. Il fatto che il più diffuso
sentimento dei cittadini del Friuli Venezia Giulia abbia trovato
conforto nella pronuncia del TAR del Lazio appare pertanto di buon
auspicio affinché il porto possa continuare a rappresentare,
anche attraverso la continuità di mandato dei propri vertici,
un punto di riferimento per gli investitori nazionali ed esteri».
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- «Sono molto soddisfatto - ha dichiarato il sindaco
Dipiazza - per la sentenza che restituisce Zeno D'Agostino alla
presidenza del porto in un momento così importante, che vede
la chiusura della Ferriera e l'arrivo degli ungheresi nell'area
dell'ex Aquila, e in cui è più che mai determinante
avere una guida sicura e forte anche per l'indispensabile
collaborazione con l'Autorità Portuale per lo sviluppo del
Porto Vecchio».
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