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17 settembre 2020
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- L'americana FMC sta analizzando la reazione alla crisi dello
shipping containerizzato
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- Accertamento per accertarsi che non siano stati posti in atto
accordi di cartello
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Ieri i commissari dell'agenzia federale statunitense Federal
Maritime Commission (FMC) si sono riuniti per avviare un esame sulla
risposta agli effetti della pandemia di Covid-19 delle compagnie di
navigazione che operano nel segmento dei container e delle alleanze
costituite da questi vettori marittimi. La FMC ha reso noto che la
propria Commissione ha ricevuto rapporti dettagliati sull'andamento
dei noli spot e sui trend delle tariffe dei contratti a lungo
termine, sulla programmazione delle blank sailing pianificate dalle
compagnie per ridurre la capacità offerta, sui trend dei
ricavi registrati dalle compagnie nel periodo e su altri elementi
che consentano di valutare qual è stata la reazione dello
shipping containerizzato alle circostanze e alle sfide eccezionali
create dalla pandemia.-
- L'agenzia federale ha precisato che sta monitorando attivamente
qualsiasi potenziale effetto sulle rate di nolo e sui livelli di
servizio utilizzando una varietà di fondi e indicatori,
incluse le esaustive informazioni che le parti di un contratto di
trasporto devono presentare alla FMC. Se vi sarà qualche
indicazione di comportamenti dei vettori che potrebbero violare le
norme sulla concorrenza di cui alla sezione 6 dello Shipping Act –
ha spiegato l'agenzia – la Commissione affronterà
immediatamente queste problematiche con i vettori e, se necessario,
si rivolgerà al tribunale federale per chiedere
un'ingiunzione che vieti loro di condurre ulteriori attività
nell'ambito di accordi di alleanza non leciti.
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