- Nel primo trimestre di quest'anno è aumentata la
connessione dell'Italia alla rete di trasporti marittimi
containerizzati mondiali
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- Tra i principali porti nazionali, Gioia Tauro ha registrato
una crescita del +0,9%, Genova un calo del -10,1%, La Spezia una
diminuzione del -1,9% e Trieste un rialzo del +2,9%
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Dopo l'incremento del +0,5% nell'ultimo trimestre dello scorso
anno, nel primo trimestre del 2022 il livello di integrazione
dell'Italia nel network mondiale di servizi marittimi
containerizzati ha registrato una crescita del +2,1%. Il Liner
Shipping Connectivity Index (LSCI), l'indice creato dalla Conferenza
delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) per
valutare il livello di integrazione di una nazione nella rete di
questi servizi di linea che ha per valore massimo un indice 100
relativo al primo trimestre del 2006, mostra infatti per l'Italia un
indice di 76,19 relativamente al primo trimestre di quest'anno
rispetto ad un indice di 74,62 relativo al corrispondente periodo
del 2021.-
- Quanto all'indice relativo al primo trimestre del 2022 delle
altre principali nazioni marittime del Sud Europa, quello della
Francia è risultato pari a 74,61 (-4,6%), della Spagna a
89,70 (-0,3%), della Slovenia a 34,94 (+1,6%), della Croazia a 33,59
(+0,1%) e della Grecia a 58,91 (-1,9%). Quanto all'indice delle
nazioni marittime del Northern Range, quello del Belgio è
risultato pari a 86,98 (-1,2%), dell'Olanda a 90,58 (-1,2%) e della
Germania a 84,5 (+1,4%).
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- Oggi l'UNCTAD ha reso nota anche l'ultima rilevazione del Port
Liner Shipping Connectivity Index (PLSCI), indicatore che definisce
la posizione di ogni porto mondiale nell'ambito del network dei
servizi marittimi containerizzati che ha anch'esso il riferimento di
un valore massimo pari a 100 relativo al primo trimestre del 2006.
Il porto italiano con l'indice PLSCI più elevato è
risultato nuovamente il porto di Gioia Tauro con 57,07 (+0,9%)
seguito dai porti di Genova con 47,09 (-10,1%), La Spezia con 37,08
(-1,9%), Trieste con 34,27 (+2,9%), Livorno con 26,13 (-3,3%),
Civitavecchia con 25,06 (+22,8%), Napoli con 24,42 (-0,1%), Vado
Ligure con 24,02 (+93,3%), Salerno con 15,71 (+13,9%), Venezia con
11,40 (+0,4%), Ravenna con 9,31 (+3,5%), Ancona con 9,03 (+1,5%),
Carrara con 4,26 (-4,1%), Palermo con 3,94 (+46,0%) e Catania con
3,52 (-28,0%).
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- Sempre oggi l'UNCTAD ha presentato l'ultima rilevazione,
riferita al primo trimestre dello scorso anno, del Liner Shipping
Bilateral Connectivity Index (LSBCI), indice che presenta il livello
di connettività bilaterale di una coppia di nazioni
nell'ambito della rete mondiale dei servizi marittimi
containerizzati. Relativamente all'Italia, anche nel primo trimestre
dello scorso anno il maggiore livello di connettività è
stato con la Spagna con un indice di 0,53 (+5,9% sul primo trimestre
del 2020), seguita da Cina con 0,47 (+2,9%), Egitto con 0,47
(+6,4%), Singapore con 0,46 (+3,6%), Francia con 0,46 (-2,1%), Corea
con 0,45 (+5,5%), Arabia Saudita con 0,45 (+5,5%), Malta con 0,44
(+17,2%), Emirati Arabi Uniti con 0,44 (+6,4%), Malaysia con 0,40
(+6,6%), Grecia con 0,40 (+0,7%), USA con 0,40 (0%), Turchia con
0,40 (+2,3%), Marocco con 0,39 (-1,0%), Libano con 0,39 (-0,6%),
Belgio con 0,39 (-0,8%), Regno Unito con 0,38 (-1,5%), Olanda con
0,38 (+0,4%) e Germania con 0,38 (-0,4%).
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