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25 maggio 2022
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- Servizio ai passeggeri nel porto di Livorno, l'AdSP prova a
mettere fine ai conflitti
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- Presentata una delibera che prevede l'avvio di un iter
negoziale
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L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno
Settentrionale ha presentato oggi al Comitato di gestione dell'ente
una delibera che prevede l'avvio di un iter negoziale, definito
dalla stessa AdSP «articolato» e «complesso»,
per venire a capo della controversia relativa all'esercizio dei
traffici ro-pax. Il motivo del contendere che vede da una parte la
Porto di Livorno 2000, la società che gestisce in regime di
concessione demaniale marittima il terminal passeggeri del porto di
Livorno, e dall'altra la SDT (Sintermar Darsena Toscana), joint
venture fra la Sintermar controllata dal gruppo Grimaldi e TDT
(Terminal Darsena Toscana), è stato ricordato dall'ente
portuale e vede al centro della discordia gli atti amministrativi
con i quali nell'estate del 2020 l'AdSP aveva permesso a SDT di
movimentare i passeggeri in radice della sponda ovest Darsena
Toscana, atti che, sulla base della rivendicazione di una pretesa
esclusività del servizio passeggeri, erano stati impugnati
dalla Porto di Livorno 2000 prima dinnanzi al TAR, che a novembre
del 2020 ha rigettato il ricorso, poi in appello davanti al
Consiglio di Stato che si pronuncerà il prossimo 29 maggio.
Con la procedura negoziale l'Autorità di Sistema Portuale
intenderebbe convincere le parti in causa a chiedere un rinvio della
prossima udienza.-
- La prima questione presa in esame dall'ente portuale è
stata quella dell'aggiornamento dei servizi di interesse generale
(SIG), argomento - ha specificato l'AdSP - diventato scottante in
tutta Italia dopo che la riforma portuale del 2016 e il correttivo
porti del 2017 hanno abrogato il decreto ministeriale in cui si
individuavano tali servizi, lasciandone l'incombenza alle singole
AdSP. L'ente portuale toscano ha spiegato di ritenere che, anche
sulla scorta di un parere del Ministero delle Infrastrutture e dalla
Mobilità Sostenibili risalente a dicembre del 2018 e di un
parere reso nel 2019 da un affermato studio legale, si debba
procedere a riconoscere il servizio passeggeri quale SIG ed
aggiornare quindi l'elenco dei servizi di interesse generale stilato
nel 2019 con una delibera firmata dall'allora presidente dell'ente,
Stefano Corsini.
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- Il secondo punto affrontato dalla delibera presentata oggi al
Comitato di gestione riguarda l'avvio di un procedimento
amministrativo attraverso il quale definire, in via preliminare
rispetto alla definizione dell'assegnazione della concessione a
Porto di Livorno 2000 che oggi opera ancora in regime di
transitorietà, i contenuti, le estensioni e i limiti del
servizio passeggeri in previsione della sottoscrizione dell'atto
concessorio. L'intento dell'ente è quindi di favorire una
possibile una ricomposizione dei contrasti e di spianare la strada
per la novazione della concessione e il riequilibrio
economico-finanziario del piano di investimenti presentato dalla
società gestrice della stazione marittima che - ha precisato
l'ente - ha subito un'impasse anche per motivi non riconducibili
alle volontà delle parti. A tal proposito, anche se non
formalmente ricompresa nella delibera sottoposta all'approvazione
del Comitato, l'AdSP ha manifestato ai componenti dell'organo
dell'ente la volontà di dare avvio ad un procedimento che sia
finalizzato all'individuazione delle possibili modalità di
composizione, in un'ottica transattiva, della controversia relativa
all'esercizio dei traffici collegati a navi ro-pax, anche alla luce
dell'evoluzione della tipologia del naviglio.
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- L'AdSP ha spiegato di aver rappresentato la necessità di
contemperare le esigenze dei diversi operatori, formulando ipotesi o
forme di cooperazione di natura prettamente operativa sia in ordine
all'utilizzo degli spazi che all'erogazione delle attività
dedicate all'accoglienza dei passeggeri. Inoltre l'ente ha
annunciato che si attiverà per la riorganizzazione del layout
dei terminal esistenti e degli attuali accosti attraverso un
confronto aperto tra le parti in grado di traguardare la scadenza
degli atti concessori attualmente vigenti, avviandone laddove
necessario un aggiornamento o rimodulazione mediante specifici
accordi procedimentali da recepire nei singoli atti concessori.
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