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7 giugno 2022
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- Per il BIMCO, il mercato del trasporto marittimo
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- Più ottimistiche le previsioni per i segmenti del
trasporto di rinfuse solide e liquide
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Prima la pandemia di Covid-19. Ora la guerra Russia-Ucraina. Due
eventi che hanno impresso e stanno continuando ad avere un forte
impatto sull'economia mondiale. Il primo, com'era avvenuto anche se
in forma più acuta in occasione della crisi finanziaria del
2008-2009, ha quasi fermato il motore dell'economia globale. Il
secondo ha creato tali tensioni e incertezze che difficilmente non
potranno non avere un effetto a lungo termine anche se il conflitto
dovesse terminare oggi.-
- Tutti i settori dell'economia ne hanno risentito, tranne - o
quasi - uno. A uscire pressoché indenne da questa breve ma
rovinosa fase della storia è l'industria dello shipping. O,
più precisamente, quella parte del settore del trasporto
marittimo che movimenta le merci, perché la crisi sanitaria
ha fermato per qualche tempo le flotte dei traghetti e per un
periodo più prolungato le flotte delle navi da crociera che
solo in queste settimane stanno tornando alla piena operatività.
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- A confermare la buona salute dello shipping, ottima addirittura
per diversi segmenti dell'industria, sono le ultime analisi sui
comparti del trasporto marittimo di container e di rinfuse solide e
liquide pubblicate oggi dal BIMCO, l'associazione internazionale di
armatori e operatori marittimi che rappresenta oltre il 60% della
flotta mondiale di navi che trasportano merci.
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- Ad uscire bene, anzi più che bene, dall'ultimo biennio di
crisi è il settore del trasporto marittimo containerizzato. A
partire dalla primavera-estate del 2020 tutte le principali
compagnie di navigazione di questo segmento dell'industria hanno
inanellato una serie ininterrotta di risultati finanziari record
determinati, secondo la stragrande maggioranza delle analisi,
talvolta frettolose, dal rilevante aumento della domanda e dagli
effetti della congestione delle supply chain. Bene, secondo il
BIMCO, questo è un settore dello shipping che sta iniziando a
mostrare qualche crepa e deve confrontarsi con sempre maggiori
incertezze. A dirla tutta, il BIMCO non è il primo a
pronosticare un prossimo punto di svolta per lo shipping
containerizzato, tanto che tale predizione sembra più frutto
della consapevolezza che le performance economico-finanziarie
raggiunte dal settore sono talmente elevate che è inevitabile
un appiattimento della curva o una decrescita sino a livelli meno
eccezionali rispetto a quelli sperimentati recentemente.
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- Il BIMCO ritiene che un segnale di un possibile cambiamento sia
l'indebolimento dei volumi di traffico marittimo containerizzato.
Calo che, per la verità, è in atto da mesi in diversi
primari mercati e che per ora non sembra aver avuto significative
ripercussioni sui risultati finanziari delle compagnie marittime.
Tuttavia il BIMCO ha evidenziato, in particolare, la flessione dei
volumi containerizzati trasportati sulle rotte head-haul e su quelle
regionali, che a marzo 2022 - ha specificato l'organizzazione - sono
diminuiti rispettivamente del -0,4% e del -1,4% anno su anno, anche
se sono risultati in aumento del +11,0% e del +1,8% rispetto a marzo
2019. Il BIMCO ha sottolineato il particolare indebolimento dei
volumi in Oceania e in Europa che lo scorso marzo sono diminuiti
rispettivamente del -8,6% e del -6,9% su base annua, mentre i volumi
in Nord America sono continuati a crescere con un +5,8% anno su
anno.
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- Relativamente al mercato delle navi portacontenitori, il BIMCO
ha rilevato che nel segmento di mercato dei noleggi a tempo le
tariffe hanno mostrato un lieve indebolimento rispetto al picco di
fine marzo e i proprietari di navi hanno dovuto accettare periodi di
noleggio molto più brevi, che ora sono scesi mediamente a due
anni rispetto al picco di quattro anni di metà 2021.
Relativamente al prezzo di vendita delle portacontainer usate,
l'organizzazione ha osservato che i prezzi sembrano aver raggiunto
il picco e che il numero di transazioni è notevolmente
diminuito, mentre relativamente alle nuove navi gli ordini e i
prezzi delle unità di nuova costruzione hanno registrato un
rallentamento.
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- Illustrando quali fattori influenzano e influenzeranno
l'andamento del mercato del trasporto marittimo containerizzato, tra
cui il prolungato lockdown in Cina, il conflitto in Ucraina, le
norme per la decarbonizzazione dello shipping e il notevole impulso
all'inflazione, il BIMCO ha specificato di ritenere che questo
segmento dell'industria si debba ora confrontare con incertezze
notevoli e senza precedenti sia per quanto riguarda la domanda
futura che l'offerta, con un'offerta di capacità di stiva che
- secondo l'organizzazione - comunque crescerà più
rapidamente della domanda con una conseguente previsione
dell'indebolimento dell'equilibrio tra domanda e offerta. Ciò,
per il BIMCO, dovrebbe condurre ad una riduzione del livello dei
noli e delle tariffe di noleggio delle navi, nonché dei
prezzi delle portacontenitori di seconda mano. Il BIMCO ritiene
tuttavia improbabile che noli e prezzi delle navi scendano
rapidamente verso i livelli pre-Covid, anche se - ha precisato
l'associazione - non è possibile escludere del tutto la
possibilità che si concretizzi lo scenario di previsione
peggiore per l'economia mondiale formulato dal Fondo Monetario
Internazionale, che avrebbe ripercussioni negative anche per lo
shipping containerizzato.
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- Quanto al settore del trasporto marittimo di rinfuse secche, il
BIMCO ha osservato che il settore si sta confrontando con diverse
sfide, a partire dal calo dei volumi di spedizioni di cereali a
seguito della chiusura dei porti ucraini e del basso livello del
traffico in Cina, parzialmente compensato da un rinnovato interesse
per il carbone nell'Unione Europea. Tuttavia, dall'inizio di
quest'anno la domanda ha registrato un aumento di quasi il +5%
rispetto allo stesso periodo del 2021, anche se l'associazione
ritiene che ciò sia dovuto principalmente all'aumento della
congestione e che sia difficile prevedere quali saranno gli sviluppi
nel prossimo futuro. Ora come ora - ha spiegato il BIMCO - rimaniamo
cautamente ottimisti circa la domanda per la parte restante del
2022, mentre nel 2023 potrebbe generarsi una crescita sostenuta se i
prezzi delle materie prime e l'inflazione si attestassero su livelli
“normali”. Concludendo, per il BIMCO, sebbene permangano
molti rischi per l'economia mondiale e per la domanda di merci alla
rinfusa, c'è ottimismo circa il fatto che nel 2022 la
crescita della domanda corrisponderà, o comunque non sarà
molto inferiore, rispetto alla crescita dell'offerta prevista,
mentre per il 2023 è attualmente attesa una maggiore crescita
della domanda, con un equilibrio fra domanda e offerta che nell'anno
dovrebbe essere ulteriormente favorito dalla regolamentazione sulla
decarbonizzazione che probabilmente avrà come effetto una
riduzione della velocità media di navigazione. Riteniamo
pertanto - ha chiarito il BIMCO - che l'equilibrio tra domanda e
offerta si muoverà a favore dei proprietari di navi.
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- Più positiva l'analisi previsionale del mercato del
trasporto marittimo di rinfuse liquide. Dopo due anni di
rallentamento per il Covid, l'invasione russa dell'Ucraina e lo
sconvolgimento del mercato che ne è seguito - ha osservato il
BIMCO - i noli sono aumentati a livelli raramente registrati.
Illustrando quali sono e potranno essere gli effetti delle sanzioni
contro la Russia sul mercato e le altre sfide che affrontano i
proprietari e gli operatori di navi cisterna, il BIMCO ha precisato
di ritenere che la ripresa globale della domanda, unitamente
all'aumento delle tonnellate-miglia medie trasportate e alla
crescita molto contenuta della flotta determinino un sempre maggiore
equilibrio tra domanda e offerta nel mercato delle navi tanker e che
sia assai probabile che nel 2023 le norme sulla decarbonizzazione
rafforzeranno ulteriormente tale equilibrio. Nel complesso - ha
evidenziato il BIMCO - sembra che proprietari e operatori di navi
possano aspettarsi condizioni di mercato molto solide.
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