
|

|
15 giugno 2022
|
|
- CLIA chiede ai governi maggior impegno per consentire
la decarbonizzazione dell'industria delle crociere
-
- Vago: assicurare giusti incentivi e lo sviluppo e
l'accessibilità della necessaria infrastruttura. Esortati
anche investimenti pubblici nei porti per il cold ironing
-
Oggi a Genova, in occasione del summit europeo della Cruise
Lines International Association (CLIA), la principale associazione
crocieristica internazionale, i rappresentanti dell'industria
riunitisi per discutere dell'attuazione degli obiettivi climatici
del settore hanno esortato i governi ad unirsi allo sforzo del mondo
delle crociere creando un chiaro quadro normativo e programmando
investimenti per supportare l'impegno del settore ad accelerare lo
sviluppo e la fornitura dei combustibili e delle tecnologie
necessari per far sì che l'industria delle crociere possa
azzerare le proprie emissioni di carbonio entro il 2050.-
- Nel corso della sessione di apertura è stato evidenziato
che le compagnie crocieristiche stanno effettuando notevoli
investimenti in progetti di ricerca e di sviluppo di tecnologie
innovative con lo scopo di migliorare le proprie performance
ambientali, ma è stato rilevato inoltre che l'introduzione
nel mercato di nuove navi con ridotte emissioni rappresenta solo una
parte della soluzione e il settore, per raggiungere i propri
obiettivi, avrà bisogno di poter accedere alla fornitura di
combustibili sostenibili e alle connesse infrastrutture per la loro
erogazione.
-
- In particolare, è stato osservato che attualmente la
capacità di produrre su vasta scala combustibili navali
rinnovabili è molto limitata e rivolta principalmente ad
altre modalità di trasporto, e pertanto l'industria delle
crociere chiede ai governi adeguati incentivi e meccanismi di
sostegno per far sì che al settore marittimo possa essere
assicurata la fornitura di futuri combustibili sostenibili.
-
- «L'industria delle crociere - ha spiegato Pierfrancesco
Vago, global chairma della CLIA ed executive chairman di MSC
Crociere - condivide con i governi europei la visione di un'economia
blu sostenibile. L'industria si sta evolvendo e può mantenere
le promesse. È necessario - ha precisato Vago - un chiaro
supporto da parte dei decision makers per assicurare che sia
sviluppata e resa accessibile la giusta infrastruttura e che giusti
incentivi possano garantire lo sviluppo e la fornitura di soluzioni
marittime sostenibili». «Ora - ha aggiunto
Marie-Caroline Laurent, direttore generale di CLIA Europe - è
essenziale per noi avere un quadro legislativo chiaro al fine di
incoraggiare gli investimenti e l'innovazione che saranno necessari
al settore per raggiungere entro il 2030 gli obiettivi del “Fit
for 55” dell'UE, e in ultimo, le nostre ambizioni per il
2050».
-
- Vago ha invitato anche a rivolgere l'attenzione alle
infrastrutture portuali, che CLIA ritiene siano un altro settore
importante per la decarbonizzazione dello shipping e che richiede
investimenti pubblici. Ricordando che le compagnie crocieristiche si
sono impegnate perché le loro navi si possano collegare alla
rete elettrica di terra mentre sostano nei porti al fine di spegnere
i motori di bordo e ridurre le emissioni, con l'obiettivo di far sì
che il 66% della flotta mondiale di navi da crociera possa farlo
entro il 2027, Vago ha evidenziato che attualmente nei porti europei
solo una manciata di banchine è in grado di fornire energia
elettrica di terra alle navi, mentre l'obiettivo dell'Unione Europea
è che entro il 2030 tutti i principali porti del continente
siano attrezzati in tal senso.
|
|
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
|