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17 giugno 2022
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- SLALA punta su Alessandria Smistamento per avvicinare la
Svizzera alle banchine di porti di Genova e Savona-Vado
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- Rossini:«ciò che non è stato realizzato
per oltre 40 anni oggi è a portata di mano»
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I porti dell'alto Tirreno hanno ora a portata di mano la
possibilità di movimentare merci da e per la Svizzera,
traffico che da tempo gli operatori elvetici vorrebbero poter
svolgere con queste banchine ma che sinora è nella realtà
praticamente assente. Lo hanno sottolineato, in occasione di un
incontro con una trentina di giornalisti svizzeri, i rappresentanti
della SLALA, la fondazione che da anni sostiene l'opportunità
di realizzare nel basso Piemonte una vasta area retroportuale e
logistica che diventi a tutti gli effetti il “polmone”
dei porti dell'alto Tirreno, agendo per il decongestionamento delle
banchine portuali, ma anche e specialmente del sistema autostradale
ligure affetto da un congestionamento cronico.-
- I giornalisti elvetici hanno visitato il porto di Genova, i
lavori nel tunnel del Terzo Valico ferroviario fra Genova e Tortona
e altre infrastrutture logistiche, per poi incontrare ad Alessandria
Cesare Rossini, presidente di SLALA, «Fondazione - ha
specificato Fabrizio Palenzona che di SLALA è stato uno dei
fondatori - che si propone oggi come lo sportello unico per
integrare e soddisfare tutte le esigenze dei traffici da e per i
porti liguri, con focus su quell'area del basso Piemonte alla quale
stanno guardando con crescente attenzione anche i grandi player del
trasporto, dello shipping e della logistica».
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- La visita si è incentrata in particolare su Alessandria
Smistamento, il grande scalo ferroviario e oggetto di un consistente
finanziamento da parte delle ferrovie italiane, dove si dovrebbe
concentrare, specie nel breve e medio periodo, l'attività di
formazione e di smistamento dei convogli merci (in particolare
container) destinati a connettere le banchine portuali di Genova e
Savona con il loro naturale hinterland produttivo, industriale e
distributivo. A tal proposito il presidente di SLALA ha evidenziato
che «ciò che non è stato realizzato per oltre 40
anni oggi è a portata di mano» e che quella che si
prospetta nei prossimi mesi e nei prossimi anni - ha sottolineato
Rossini - è un'occasione storica che deve essere sfruttata
con grande concretezza superando anche convinzioni radicate relative
alla diseconomicità di rotture di carico nei retroporti e
valutando invece l'opportunità di veri e propri servizi
shuttle banchine-retroporto (nel caso Alessandria Smistamento),
svolti sia su ferrovia sia con Tir impegnati nelle ore di minor
traffico. «Per la prima volta dopo decenni in cui la Svizzera
non ha impiegato le banchine dell'alto Tirreno neppure per un
singolo kg di merce - ha affermato Cesare Rossini - oggi si
configura un quadro del tutto nuovo e un'opportunità anche di
collaborazione e integrazione logistica, che non può essere
persa».
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