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17 giugno 2022
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- Angopi, le banchine portuali devono rimanere spazi demaniali
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- Bertorello: alla mano invisibile del mercato va affiancata la
mano visibile dello Stato
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In occasione della propria assemblea odierna a Venezia sul tema
“Porti: quali funzioni e beni pubblici?”, l'Angopi,
l'associazione gruppi ormeggiatori e barcaioli dei porti italiani,
ha evidenziato l'assoluta necessità che le banchine portuali
continuino ad essere spazi demaniali: «alla “mano
invisibile” del mercato, per citare Adam Smith - ha
sottolineato il presidente Marco Bertorello - va affiancata, come
progetto strategico, la “mano visibile dello Stato”».
Un ruolo pubblico dei porti - ha specificato l'associazione - che
non è stato messo in discussione nel corso dell'assemblea, ma
anzi accettato in maniera generalizzata da tutti gli interventi e da
tutti i punti di vista che si sono succeduti nel corso della
discussione. In particolare - ha sottolineato l'Angopi - la terzietà
rispetto agli utenti è stata riconosciuta come caratteristica
peculiare dei servizi tecnico nautici. Ma è anche emersa - ha
precisato l'associazione - l'esigenza di rendere più
efficiente la parte pubblicistica, anche attraverso processi di
pianificazione e finanziamenti, strumenti questi considerati da
tutti essenziali, a patto che la pianificazione avvenga a livello
centrale.
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