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19 aprile 2024 - Anno XXVIII
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LEASING

Sfida ai noleggiatori USA

Le imprese di noleggio containers raramente in passato si sono trovate a dover affrontare un mercato più difficile di quello attuale. Tuttavia, quelle sottoposte alle più pesanti pressioni sono stati i giganti con sede negli Stati Uniti, che detengono posizioni di testa nella classifica delle società di leasing. A causa delle imponenti scorte di contenitori possedute, debbono sopportare le peggiori perdite quando i tassi di utilizzazione ed il livello tariffario decrescono. Le quote di mercato più grosse consentono certamente a tali imprese di sopravvivere su margini in calo, a causa dei miglioramenti delle economie di scala operative, ma hanno anche aumentato la loro esposizione.

La situazione di molte delle principali imprese è divenuta sempre più critica man mano che le recessione ha fatto sentire i suoi effetti su settori di attività primarie di noleggio quali i carichi secchi ed i refrigerati. L'utilizzazione nel settore è già calata fino all'80% ed oltre per quanto riguarda l'equipaggiamento per carichi secchi, mentre è diminuita sotto il 90% per le unità-frigo. Le tariffe giornaliere di noleggio hanno seguito la spirale al ribasso dei prezzi dei contenitori, diminuendo del 15-20% almeno rispetto allo scorso anno. Ciò va ad aggiungersi alle ingenti perdite in termini di ricavi ed alle spese generali in crescita (per quanto attiene i depositi) delle principali ditte, le quali ad un dato momento possono trovarsi ad avere decine (e persino centinaia) di migliaia di TEU non noleggiati.

L'importanza degli Stati Uniti per il settore leasing globale è enorme. Come si evince dal Censimento Mondiale dei Contenitori 1996, pubblicato nel contesto dell'Analisi di mercato di Containerisation International nello scorso mese di marzo, più dell'80% di tutti i TEU in noleggio operativo è controllato da imprese con sede negli U.S.A. Ciò attualmente equivale a quasi quattro milioni di TEU rispetto ad un parco complessivo noleggiato di cinque milioni di TEU. Gli Stati Uniti sono la casa di sette "principali" operatori su dieci, ognuna delle quali dichiara di possedere parchi-containers pari o superiori a 200.000 TEU.

Le quattro principali società sono domiciliate negli U.S.A. Le prime due, Genstar Container Corp e TAL (Transamerica Leasing), dispongono ciascuna di equipaggiamento containerizzato in noleggio operativo di valore superiore a 3,5 miliardi di dollari. Ciò equivale a più di 2,3 milioni di TEU in totale, ovvero quasi il 50% di tutto il materiale noleggiato. Le due maggiori ditte che seguono in classifica, Triton Container International e Textainer Group, controllano più di 850.000 TEU, suddivisi quasi egualmente tra loro. Altri importanti noleggiatori statunitensi sono la Interpool, la Xtra International e la CAI (Container Applications International), che cumulativamente controllano altri 700.000 TEU. Altre due imprese, la Cronos Group e la Sea Containers, sebbene in realtà non abbiano la propria sede negli Stati Uniti, commerciano in dollari U.S.A. e sono quotate nelle borse statunitensi. Esse controllano altri 630.000 TEU. Un prospetto riassuntivo delle principali imprese del settore, con relativi parchi-contenitori, appare nella Tabella 1.

Tutte le più importanti imprese sono state duramente colpite dall'ultima recessione, sebbene abbiano adottato strategie diverse al fine di opporsi a tale situazione. Alcune hanno ridotto il proprio tasso di crescita, preferendo consolidare la propria posizione. Altre hanno intrapreso investimenti per trarre vantaggio dal basso costo dei finanziamenti e dai prezzi ultra-bassi dei contenitori. Altre ditte ancora hanno cambiato rotta del tutto, smettendo di acquistare boxes per carichi secchi per rivolgersi a tipi più specifici.

TABELLA 1
Principali imprese statunitensi* di noleggio containers

(I dati arrotondati relativi al parco-unità si riferiscono al febbraio 1997; comprendono i contenitori in noleggio operativo, ma non gli chassis e l'equipaggiamento non containerizzato)

Società
Parco-unità (TEU)
Sede
Transamerica Leasing
1200000
Purchase (New York)
Genstar Container Corp
1100000
San Francisco
Textainer Group
430000
San Francisco
Triton Container Intl
420000
San Francisco
Cronos Group*
350000
(Regno Unito)
Interpool Inc.
300000
Princeton (New Jersey)
Sea Containers*
280000
(Regno Unito)
Xtra International
220000
San Francisco
Cont Applications Intl
185000
San Francisco
PrimeSource Holdings
50000
San Francisco
Altre
500000
 
Totale
5035000
 
Note = * La Cronos Group e la Sea Containers non hanno sede negli Stati Uniti, ma commerciano in dollari U.S.A. e sono quotate nelle borse statunitensi.

Tra le società che hanno intrapreso la prima, consolidata rotta vi sono la Genstar, la Xtra e la Triton. Tra i noleggiatori più espansionisti possono annoverarsi la Interpool, la CAI e la Cronos. Le società che stanno pianificando ulteriori acquisti di contenitori speciali comprendono la Textainer e la TAL, così come la CAI e la Cronos.

La TAL è balzata agli onori delle cronache nel 1996, allorquando ha acquistato le quote azionarie di proprietà o gestione della TOL (Trans Ocean Ltd), pagandole 111 miliardi di dollari. Anche la TOL aveva sede negli Stati Uniti, a San Francisco. L'operazione è stata portata a termine nello scorso mese di novembre. Essa ha fatto sì che la TAL divenisse il più importante noleggiatore di containers a livello mondiale (scavalcando la Genstar), con un parco di contenitori marittimi operativi pari a quasi 1,2 milioni di TEU. La società inoltre controlla 30.000 TEU di containers statunitensi interni, 90.000 TEU di chassis U.S.A., 35.000 semirimorchi intermodali di tipo statunitense e 10.500 semirimorchi di tipo europeo, mantenendo altresì altri 200.000 TEU (di tutti i tipi di containers) in noleggio finanziario.

Trevor Smith, vice presidente anziano del marketing, ha spiegato che la fusione con la TOL è stata portata a termine all'inizio di quest'anno. Il suo scopo primario era quello di migliorare la posizione della TAL quale principale noleggiatore di equipaggiamento speciale. La TOL, al momento della sua acquisizione, noleggiava il secondo maggior numero di containers speciali per carichi secchi dopo la Sea Containers. Tutto ciò va ad aggiungersi al notevole quantitativo di equipaggiamento speciale per carichi secchi posseduto in proprio dalla TAL, che si era ingrandita notevolmente nel corso dei 12 mesi precedenti.

La combinazione delle due flotte ha generato un raggruppamento di notevoli dimensioni di unità da noleggio open tops e flatracks, facendo inoltre aumentare la quota di equipaggiamento frigo e cisterna della TAL. Essa ha altresì incrementato in modo rilevante il numero di chassis e di boxes standard di proprietà della TAL. Sebbene una grossa percentuale dell'equipaggiamento in precedenza appartenente alla TOL sia solo in gestione e non di proprietà vera e propria, gran parte di esso è di costruzione relativamente recente. La TOL aveva perseguito un cospicuo programma di rinnovamento del parco contenitori nei due anni precedenti al rilevamento.

Ci si aspetta che le acquisizioni programmate per il 1997 dalla TAL riguardino quasi tutti i tipi di contenitori, compresi gli standard per carichi secchi, le unità ad alta cubatura, gli open top, i flatrack, i frigo, le cisterne e le unità interne statunitensi. Particolare attenzione verrà prestata all'acquisto di boxes standard destinati a rimpiazzare le unità dismesse. Più di 70.000 TEU di equipaggiamento standard obsoleto sono stati dismessi nel 1996, secondo Smith, ed un quantitativo simile è stato destinato allo stesso scopo quest'anno. Nella maggior parte si tratta di vecchio equipaggiamento della Tiphook (e della Sea Containers) acquistato dalla TAL nel 1994. Le acquisizioni di unità per carichi secchi resteranno concentrate in Cina, dove i prezzi sono più competitivi e la domanda (per quanto limitata) tiene meglio.

Smith non si fa illusioni circa l'attuale crisi che il settore del noleggio si trova a dover affrontare. "Il mercato resta molto depresso" ha dichiarato "ed il settore dei carichi secchi è stato colpito molto duramente. I livelli di utilizzazione sono bassi e le tariffe sono sottoposte a pressioni sempre maggiori". La TAL, nel contesto della propria strategia più ampia, sta continuando a sviluppare il proprio programma Grey Box, che ha lo scopo di semplificare le procedure di interscambio. La società ha già istituito una "bacheca" interattiva che fornisce i particolari circa le aree di surplus e di deficit in ordine al proprio equipaggiamento containeristico ed ha in programma di estendere questo servizio ai containers di terzi.

Il ritiro della TOL, oltre ad accrescere le operazioni della TAL, ha consentito ad altri importanti noleggiatori di fare il proprio ingresso nel mercato degli speciali per carichi secchi. La Textainer, che è il terzo maggior noleggiatore di boxes standard, ha svelato i propri piani finalizzati ad un'attività "più aggressiva" per quanto riguarda l'acquisto di contenitori speciali nel 1997. La società nel 1996 ha comperato quasi 1.500 TEU di flatrack da 40 piedi ed open top da 20 piedi, ma prevede di acquistare equipaggiamento costituito da open top e flatrack nel 1997 per circa 5.000 TEU.

I corrispondenti acquisti di containers da 20 e 40 piedi standard nonché da 40 piedi H.C. relativi al 1997 saranno paragonabili a quelli del 1997, con previsioni nell'ordine dei 40.000 TEU. Le dismissioni dovrebbero attestarsi su circa 10.000 TEU nel corso del 1997; anche questa cifra è simile a quella del 1996. John Maccarone, presidente della Textainer Equipment Management, ha affermato che la maggior parte delle ordinazioni di containers standard da 40 piedi dovrebbero essere commissionate a fabbriche della Cina settentrionale e meridionale, mentre l'equipaggiamento speciale dovrebbe provenire dal Sudafrica o da altre regioni.

Maccarone ha inoltre confermato che la Textainer ha in corso d'acquisto una quota sempre maggiore di equipaggiamento in termini di unità in proprietà, in luogo della tradizionale utilizzazione di fondi investiti da terzi secondo la modalità dell'associazione a responsabilità limitata. Ciò riflette la persistente disponibilità di credito concorrenziale, derivante da bassi tassi d'interesse preferenziali, ed il recente rapido calo dei prezzi dei containers. La società, allo stesso tempo, sta incrementando la propria quota di equipaggiamento noleggiato a termine (rispetto a quello noleggiato secondo la modalità master).

La TAL ha inoltre dedicato maggiore attenzione al settore del noleggio a lungo termine, realizzando quantitativi record nel 1996 sia per quanto riguarda i termini operativi sia per quanto attiene al leasing finanziario. Smith ha confermato che questo settore di attività a basso costo nel mercato attuale viene visto più di buon occhio dai locatari. Ciò riflette, in parte, il mutamento delle esigenze operative dei vettori marittimi, molti dei quali sono ora raggruppati in alleanze e stanno diventando più competenti nella gestione dei propri parchi-containers. Smith sottolinea, più in generale, come il noleggio di servizio perda sempre in popolarità quando il mercato entra in una fase di recessione (e l'offerta supera la domanda) a causa dei connessi alti costi correnti.

Smith è stato svelto, ciononostante, a puntualizzare che vi è ancora posto per il noleggio di servizio. Tale attività è importante per molte società con sede negli U.S.A., tra cui la Genstar, la Triton, la Xtra e la CAI, nonché la Cronos. L'eccezione è la Interpool, che ha concentrato i suoi sforzi sulla costituzione di una flotta di equipaggiamento basata sul noleggio a termine e finanziario.

La Interpool è stata uno degli acquirenti più aggressivi di equipaggiamento costituito da boxes standard nel 1996, avendo rilevato quasi 60.000 TEU. Il suo parco di contenitori standard da 20 e 40 piedi e di 40 piedi ad alta cubatura è aumentato da 240.000 TEU all'inizio del 1996 a circa 300.000 TEU alla fine dell'anno. La sua crescita è stata, tuttavia, superata da quella della Cronos, che ha acquistato un quantitativo-record di 90.000 TEU di unità standard, speciali, frigo e cisterna. Gran parte di questi investimenti, stimati nell'ordine di 250 milioni di dollari U.S.A., è stata effettuata nel corso della seconda metà del 1996. La flotta della Cronos è aumentata di 75.000 TEU nel 1996 fino a 340.000 TEU, mentre la percentuale di equipaggiamento in proprietà (distinta da quella relativa all'equipaggiamento gestito) si è triplicata fino a 100.000 TEU. La società, inoltre, ha acquistato la Interlease di Göteborg e la tecnologia CPC (contenitori adatti ai pallets) della Bell Lines.

Un'altra ditta che ha effettuato notevoli acquisti di nuovi contenitori è stata la CAI. Essa ha aggiunto al totale altri 55.000 TEU nel 1996, incrementando la propria flotta fino a 180.000 TEU alla fine dell'anno. La CAI ha inoltre in programma l'espansione della propria attività di acquisizione di open tops, flatracks ed altri speciali nel corso del 1997, per un numero complessivo di 10.000 TEU. La società, altresì, prevede di acquisire altri 35.000 TEU di unità standard per carichi secchi da 20 e 40 piedi.

Altri hanno adottato un profilo più cauto. La Xtra ha acquisito ulteriori 10.000 TEU circa nel corso della seconda metà del 1996 ed è probabile che continui ad effettuare acquisti più o meno a tale ritmo nel corso del 1997. La Triton, allo stesso modo, ha tagliato notevolmente le ordinazioni, rilevando relativamente pochi boxes standard o frigo nell'ultima parte del 1996. Ci si aspetta che le sue acquisizioni rimangano modeste, almeno finché il mercato continua a ristagnare.

Anche uno dei principali noleggiatori, la Genstar, ha acquisito solo piccoli quantitativi di nuovo equipaggiamento nel 1996, sebbene abbia continuato a rinnovare la parte più vecchia del proprio parco. Molti contenitori acquistati di recente sono stati dati a noleggio in modalità a termine o finanziario. La società è stata scossa dalle improvvise dimissioni del presidente, Raphael Che, nello scorso mese di luglio. Ciò ha inizialmente creato un vuoto al vertice, fino alla nomina del successore. John Bucci è divenuto presidente alla fine del 1996 con il compito di ricollocare la Genstar in cima al settore assai competitivo del noleggio di contenitori.

Sebbene gran parte del precedente programma di gestione del parco-containers, il GENESIS ideato da Che, sia stato rivisto, viene ancora data notevole importanza al servizio clienti. La Genstar potrebbe effettuare nel 1997 un maggior numero di ordinazioni di contenitori, gran parte dei quali dovrebbe rimpiazzare l'equipaggiamento dismesso. Raphael Che, da parte sua, ha recentemente costituito una nuova società di noleggio, la Gateway Containers. I finanziamenti d'avvio dell'impresa sono stati forniti da un certo numero di banche asiatiche. Anche la nuova ditta, che intende acquistare fino a 40.000 TEU all'anno ed al momento sta assumendo personale, dovrebbe aver sede a San Francisco.

(da: Containerisation International Regional Rewiew North America, aprile 1997)

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