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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | YEAR XXIV - Number 1/2006 - JANUARY 2006 |
Trasporto intermodale
Rietlanden offre un'alternativa ai caricatori di carbone
Potrebbe sembrare un paradosso vedere la gente del vicino porto rivale di Rotterdam che s'impegna nel settore delle rinfuse ad Amsterdam, ma è proprio questo ciò che succede con il piccolo, indipendente terminal rinfuse Rietlanden. I fratelli Jan e Bert Langendijk di Rotterdam hanno cominciato a costituire una rete logistica globale alla metà degli anni '80.
Essa ha concentrato le proprie attività sui caricatori ed i ricevitori di merci alla rinfusa quali il carbone, il ferro grezzo ed il petrolio. Il loro gruppo LBH (Langendijk Brothers Holding) ha sede a Rhoon, a sud di Rotterdam, e ha costituito un'organizzazione di agenzie in molti porti di inoltro e ricezione in tutto il mondo. Il gruppo LBH movimenta qualcosa come 400 milioni di tonnellate di merci alla rinfusa ogni anno.
La società ha acquisito la piccola società di stivaggio Rietlanden di Amsterdam diversi anni fa, al fine di soddisfare la necessità di disporre di propri terminal di transito che non erano disponibili a Rotterdam. Dopo un passato per certi versi burrascoso, tra cui il servizio terminalistico per il gruppo SHV che allora era impegnato nelle miniere di carbone nei Paesi Bassi meridionali, utilizzando personale proprio, poi il fallimento, quindi il passaggio in altre mani, il Rietlanden adesso appartiene totalmente alla LBH.
Spiega Bert Langendijk: "La catena logistica è salda quanto lo è il suo anello più debole. Riteniamo che sia importante offrire ai nostri clienti la migliore logistica disponibile. L'acquisizione di una società di stivaggio di Amsterdam non è stata intrapresa con l'intenzione di bypassare Rotterdam. Infatti, abbiamo molti clienti e molte relazioni a Rotterdam, ma non diciamo loro che devono spedire da Amsterdam. Invece, vogliamo assicurare loro che esistono alternative quanto ai terminals rinfuse. E' insolito che noi, quale società di Rotterdam, effettuiamo operazioni presso l'unico terminal indipendente di Amsterdam".
I fratelli Langendijk sono cresciuti sentendo parlare di spedizioni di carbone alla rinfusa, non fosse altro perché il loro padre era quel Koos Landendijk che era il direttore del grande terminal rinfuse EMO di Rotterdam. I fratelli hanno scelto di seguire i passi del genitore a modo proprio, realizzando negli ultimi 20 anni lo LBH. Quest'ultimo effettua operazioni in 50 paesi tra cui le zone di produzione di carbone del Brasile, della Colombia, del Sudafrica, dell'Australia e dell'Indonesia. Il gruppo è attivo anche in Europa, Nordamerica e, più di recente, in Cina.
Il trasbordo complessivo di minerali grezzi nella regione portuale di Amsterdam è appena sopra i 20 milioni di tonnellate all'anno. Il produttore di acciaio Corus totalizza circa 6 milioni di tonnellate, la OBA 14,5 milioni di tonnellate e la Rietlanden 6 milioni di tonnellate. La Rietlanden movimenta altresì 500.000 tonnellate annue di metallo di scarto destinato all'esportazione. La società si serve altresì di uno strumento di pulizia per ridurre il contenuto di cenere del carbone colombiano. Un'altra installazione separa il contenuto di ferro grezzo dal carbone proveniente dalla Russia. Langendijk afferma che queste operazioni forniscono valore aggiunto al carbone che importa.
La Rietlanden dispone di tre gru galleggianti, ciascuna con una capacità di 36 tonnellate, così come diverse gru mobili localizzate a terra. Il sito della Rietlanden misura 25 ettari, di cui 16 nel terminal Rietlanden (dove la banchina è lunga 900 metri) e gli altri 9 nel terminal Amsterdam Coal Processing (che ha una banchina di 300 metri); esiste un piano di espansione sino all'attiguo sito della OBA. Sebbene la Rietlanden disponga di una connessione ferroviaria poco utilizzata, la maggior parte del trasbordo avviene per mezzo di chiatte destinate in Germania, Svizzera e Francia settentrionale. Una piccola parte delle esportazioni viene movimentata sino al Regno Unito ed alla Scandinavia per mezzo di battelli di piccolo cabotaggio.
(da: Amsterdam Seaports, n' 4/2005)
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