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6 luglio 2022
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- Morelli (MIMS): Marebonus e Ferrobonus non devono essere più
bonus ma delle realtà inserite nell'ordinamento
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- Grimaldi: con gli incentivi alla modalità marittima si
risparmiano circa tre miliardi all'anno
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In occasione del terzo appuntamento di “ALIS on tour.
L'Italia in movimento alla scoperta del Mezzogiorno”,
organizzato da ALIS (Associazione Logistica dell'Intermodalità
Sostenibile) e tenutosi ieri presso la Masseria Li Reni di Manduria
(Taranto), si è parlato di Marebouns e Ferrobonus, i due
programmi di incentivi a sostegno del trasferimento del traffico
delle merci dalla rete stradale al trasporto marittimo e a quello
ferroviario. Interrogato circa la possibilità che questi
programmi divengano iniziative stabili oppure che vengano
accantonati, «io affermo, provocatoriamente - ha replicato il
vice ministro alle Infrastrutture e alla Mobilità
Sostenibili, Alessandro Morelli - che ha ragione il ministro
Giovannini: nel senso però che Marebonus e Ferrobonus non
devono essere più bonus ma delle realtà inserite
nell'ordinamento, devono avere una dotazione definitiva, questo è
l'auspicio che noi abbiamo».-
- Sul tema, rispondendo alle sollecitazioni del giornalista Bruno
Vespa, proprietario con la famiglia della Masseria, si è
soffermato anche Emanuele Grimaldi, recentemente nominato presidente
dell'International Chamber of Shipping (ICS), l'associazione
mondiale degli armatori: «ritengo - ha affermato - che
rispetto al tema del Marebonus si debbano fare i conti per capire
quanto queste misure convengano all'Italia. Il nostro gruppo - ha
spiegato Grimaldi - da solo trasporta 1,5 milioni e mezzo di
trailer. Se non venissero trasportati in nave, ogni passaggio
costerebbe almeno 300 euro in media in più, pari a 500
milioni di euro. Se sommiamo quanto trasportano gli altri armatori,
arriviamo ad un risparmio globale di un miliardo all'anno in termini
di minori costi economici. Inoltre, considerando anche i risparmi in
termini di esternalità ambientali pari ad oltre due miliardi
di euro, il risparmio totale sarebbe di circa tre miliardi grazie al
Marebonus, che comporta una spesa pubblica decisamente minima
rispetto ai notevoli benefici economici ed ambientali derivanti. Per
risparmiare così tanti soldi, con i cittadini che ne traggono
grande giovamento e con le industrie del Sud che diventano più
competitive - ha sottolineato Grimaldi - credo sia sacrosanto
supportare questo processo virtuoso ed impiegare milioni di
incentivi per quei trasportatori responsabili che investono nella
logistica sostenibile».
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