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14 luglio 2022
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- CLECAT, è ora che la Commissione Europea modifichi
radicalmente le regole del mercato del trasporto marittimo
containerizzato
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- Apprezzamento per il rapporto dell'ITF che esorta a porre
maggiore attenzione a questo settore
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Com'era prevedibile, accogliendo il documento le tesi
dell'associazione sulle problematiche che caratterizzano il mercato
del trasporto marittimo containerizzato, la CLECAT, l'organizzazione
che rappresenta le imprese di spedizione e di logistica europee, ha
assai apprezzato l'ultimo rapporto presentato martedì
dall'Internazional Transport Forum (ITF) su questo settore dello shipping
(
del 12
luglio 2022). In particolare, la CLECAT ha espresso favore per
l'appello rivolto dal think tank ITF a concentrare l'attenzione
sulla regolazione di un mercato in cui sussista una concorrenza
leale nel trasporto containerizzato door-to-door e, quindi,
raccomanda alle autorità antitrust di prestare attenzione con
urgenza all'integrazione verticale in atto da parte dei vettori
marittimi, al fine di assicurarsi che vi sia una concorrenza leale
nei mercati in cui i carrier marittimi hanno iniziato più di
recente a competere, come quello portuale e quello della logistica
terrestre.-
- «Siamo lieti - ha rilevato Nicolette van der Jagt,
direttore generale della CLECAT - che l'ITF abbia riconosciuto
appieno le sfide che l'integrazione verticale attualmente in corso
da parte del settore del trasporto marittimo containerizzato pone
alla regolamentazione della concorrenza. Ciò è
particolarmente evidente se le compagnie di navigazione possono
utilizzare le loro immunità antitrust e la loro influenza
come vettori per acquisire vantaggi competitivi in mercati in cui
competono con spedizionieri, fornitori di servizi portuali o
operatori logistici che non godono dell'immunità antitrust.
La negazione dell'accesso degli spedizionieri ai noli
contrattualizzati praticati da Maersk e Hamburg Süd - ha
sottolineato van der Jagt - costituisce solo uno degli esempi di
abusi di mercato denunciati e sostenuti dall'integrazione verticale
dei servizi door-to-door. Non sono solo gli spedizionieri a subire
pratiche discriminatorie nei loro confronti - ha precisato - ciò
vale anche per i caricatori e i consumatori finali a causa della
mancanza di servizi alternativi».
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- «È giunto il momento - ha esortato van der Jagt -
che la Commissione Europea riesamini con urgenza il proprio quadro
complessivo della concorrenza affinché rifletta la realtà
del mercato del trasporto marittimo containerizzato e si assicuri
che copra l'intera portata e gli effetti della cooperazione tra le
compagnie di navigazione, come sperimentata dagli spedizionieri e da
altre parti della supply chain della logistica marittima».
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- «L'indagine indipendente dell'International Transport
Forum - ha puntualizzato ancora van der Jagt - conferma il punto di
vista della CLECAT secondo cui il rimedio non risiede nella modifica
dell'attuale regolamento di esenzione per categoria per i consorzi
tra compagnie, dato che questa esenzione non è sanabile e non
è più adatta allo scopo. Sarà necessario
rimodellare radicalmente le regole e prendere in considerazione
nuovi strumenti legali poiché le autorità garanti
della concorrenza non sono più in grado di far rispettare
regolamenti così ampi».
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- Uno dei punti cardine di una possibile riforma, secondo la
CLECAT, è di riconsiderare gli accordi sulla concorrenza per
le compagnie di navigazione di linea limitando la possibilità
di una gestione congiunta della capacità di stiva.
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