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28 luglio 2022
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- Di Blasio nominato commissario per la realizzazione del nuovo
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- Avrà una capacità di un milione di teu
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Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare
Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, è stato
nominato commissario per il recupero ambientale e produttivo
dell'area di Montesyndial, costituita dalle aree industriali di
circa 90 ettari dismesse di Montefibre e Syndial a Porto Marghera,
dove da tempo è prevista la realizzazione di un container
terminal che originariamente faceva parte, quale approdo onshore,
del progetto per la realizzazione del nuovo terminal d'altura
offshore ideato per evitare l'ingresso delle grandi navi commerciali
nella laguna di Venezia e presentato nel 2010 dall'allora presidente
dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa
(
del 23
settembre 2010).-
- La Corte dei Conti ha espresso parere favorevole rispetto alla
nomina di Di Blasio a commissario contenuta nel decreto del
presidente del Consiglio dei ministri del 9 maggio scorso che
assegna al commissario risorse per oltre 184 milioni di euro al fine
di espletare attività di programmazione, progettazione,
approvazione dei progetti, affidamento ed esecuzione dei lavori per
la costruzione del terminal.
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- Secondo le previsioni, il nuovo container terminal a Porto
Marghera avrà una capacità di traffico annua pari ad
oltre un milione di teu. L'ente portuale ha evidenziato che il nuovo
terminal si inserirà a pieno titolo nella strategia
complessiva del porto e nel suo sviluppo in senso intermodale
andando a dialogare, in futuro, con il corridoio multimodale, frutto
di un recente accordo fra l'AdSP, Regione del Veneto, CAV, Città
metropolitana di Venezia e Comune di Venezia, che collegherà
il porto con le reti di trasporto nazionale ed europea e consentirà
di bypassare il modo ferroviario di Mestre incrementando la
sostenibilità ambientale del trasporto.
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- Si tratta, ha sottolineato Di Blasio, di «un altro passo
fondamentale nella direzione della transizione verso un porto
sostenibile e più competitivo. Grazie agli effetti del DPCM e
ai poteri speciali affidati al commissario, potremo avviare un
processo di accelerazione necessario per portare a compimento la
prima grande operazione di bonifica ambientale e riconversione
produttiva di un'area tanto vasta a Porto Marghera. I finanziamenti
messi sul piatto, infatti, si aggiungeranno agli oltre 11 milioni di
euro già investiti per completare le attività di
bonifica e avviare la realizzazione, lungo il canale industriale
ovest, di un terminal innovativo che sarà in grado di
affrontare le sfide del futuro, contribuendo a rilanciare il sistema
portuale lagunare e incrementare principalmente i traffici
mediterranei a servizio dell'export di prodotti manifatturieri
italiani».
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