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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVII - Numero 12/2009 - DICEMBRE 2009
Trasporto marittimo
Continuano le voci sulla CMA CGM
I proventi della CMA CGM nella prima metà dell'anno sono
diminuiti del 34% sino a 4,8 miliardi di dollari USA; la compagnia
di navigazione ha dovuto subire una perdita netta di 515 milioni di
dollari USA.
Tuttavia, la risultante perdita di 10,7 centesimi di dollaro per
ogni dollaro di proventi conseguiti la rende tuttora uno dei vettori
marittimi dalle migliori prestazioni nella classifica dei primi 20
operatori a livello mondiale, il che risulta coerente con le sue
prestazioni del 2008: molti altri vettori hanno avuto perdite di
gran lunga maggiori.
Malgrado ciò, ed il fatto che altri vettori marittimi
siano in cerca di assistenza finanziaria, restano molte
preoccupazioni in merito ai debiti della compagnia che si dice siano
dell'ordine di 5,6 miliardi di dollari USA in conseguenza del suo
massiccio programma di nuove costruzioni, nonché circa il
modo migliore in cui ad essi si possa far fronte.
Secondo la Bloomberg News, alcune delle istituzioni finanziarie
coinvolte nella vicenda vorrebbero che la società sostituisse
il suo presidente Jacques Saade e rinnovasse il proprio consiglio di
amministrazione prima di avviare le trattative inerenti alla nuova
concertazione dei mutui.
Commentando questo articolo, Jacques Saade ha dichiarato: "Io
ho messo su questa società e noi l'abbiamo resa un leader a
livello mondiale con quasi 17.000 dipendenti.
Il recente contesto economico ha comportato un significativo
impatto sulle nostre operazioni, come è accaduto a tutte le
imprese del settore marittimo, ma possiamo già vedere i
segnali di un ritorno alla normalità fin dai prossimi mesi a
venire.
Non posso credere che alcuni dei nostri partner finanziari
vogliano tentare di trarre vantaggio dalla nostra situazione
attuale, in cui la compagnia è in piena mobilitazione,
proprio quando siamo sulla strada della ripresa e quando la società
ha bisogno delle conoscenze e dell'esperienza di tutto il proprio
gruppo dirigente".
La suddetta richiesta di sostituire Jacques Saade è
difficile da comprendere a giudicare dalle apparenze, dato che si
può sostenere che, se non fosse stato per lui, la CMA CGM
sarebbe affondata senza lasciar tracce un sacco di tempo fa, a causa
della combinazione fra le interferenze del governo francese e la
cattiva gestione.
Saade, però, non è un prodotto della "vecchia
scuola" della classe dirigente francese e pone delle condizioni
difficili, che possono aver avuto qualche attinenza con la
vicenda. (da: Containerisation International, 01.12.2009)
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