- In un'epoca in cui le identità nazionali e sovranazionali sono a fatica riconosciute e riconoscibili anche Uirnet sembra prendere atto che anche la pianificazione nazionale o internazionale della logistica si scontra con una realtà che non accetta che dall'alto vengano calati sistemi complessi.
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- Uirnet, società costituita nel 2005 dagli interporti italiani con l'obiettivo di realizzare una piattaforma nazionale hardware e software per la logistica integrata e l'intermodalità, punta quindi ad un «federalismo logistico come strumento per ottimizzare l'utilizzo del territorio, tagliare le sacche di inefficienza e ridurre l'impatto del trasporto sull'ambiente, rendendolo territorialmente compatibile». Secondo l'azienda, il federalismo logistico può essere un «mezzo per controllare in modo efficiente gli accessi nel nostro Paese e nel nostro mercato di vettori stradali non italiani, ottenendo in tal modo il duplice risultato di alzare gli standard qualitativi di sicurezza e di mettere un freno alla concorrenza sleale che colpisce le imprese italiane».
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- La nuova strategia di Uirnet, che è stata presentata oggi a Roma dal presidente della società, Rodolfo De Dominicis, verrebbe attuata con «una nuova svolta nel progetto di controllo satellitare dei flussi di merce e del trasporto sulle strade italiane, controllo finalizzato - ha ricordato l'azienda - a ottimizzare l'uso dei mezzi e delle infrastrutture, a incidere in modo concreto sulla sicurezza stradale, e favorire, attraverso la connessione fra i nodi della rete, lo sviluppo dei trasporti intermodali».
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- Con tale obiettivo Uirnet ha annunciato la costituzione di un network di società regionali che - ha spiegato la società - «erogheranno servizi a tutti gli operatori del territorio di riferimento, da quelli base di ottimizzazione nell'uso dei mezzi a quelli più articolati richiesti da ogni singola realtà territoriale. In queste società saranno invitate a partecipare con una quota di minoranza le Regioni (probabilmente attraverso le finanziarie regionali), mentre una quota maggiore sarà messa a gara per partners privati».
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- A ciò Uirnet affiancherà un progetto per «mettere sotto controllo i flussi dei vettori stranieri, sottoponendo i mezzi non italiani, a un sistema di monitoraggio. Proprio recentemente il parlamento europeo - ha ricordato la società - ha licenziato il nuovo Road Transport Packagee invitando i Paesi membri a definire sistemi di controllo sul cabotaggio, facendosi carico per la prima volta dell'esistenza di un problema: la ormai generalizzata invasione dei mercati nazionali del trasporto su gomma da parte di operatori (in gran parte dell'Est europeo) che non rispettano le basilari misure di sicurezza e che operano in aperta violazione delle regole, annientando sotto i colpi di una concorrenza sleale, le imprese nazionali di autotrasporto». «Uirnet, attraverso le società regionali e un sistema di monitoraggio ad hoc - ha precisato l'azienda - si candida a svolgere questa attività di verifica e controllo anche sulle operazioni che i vettori esteri compiono sul territorio italiano».
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