C
.
I
.
S
.
Co
.
Mitteilungen
COMMERCIO INTERNAZIONALE
In aumento il trasporto combinato
con l'Est europeo
Alla luce dei cambiamenti politico-sociali
in atto nei Paesi dell'ex-blocco orientale, si è verificata
una notevolissima crescita economica che stimola il traffico trasfrontaliero.
Molti operatori di trasporto combinato prevedono che, se dovessero
migliorare le condizioni economiche, nell'area in questione vi
sarebbe un considerevole potenziale di nuovi flussi di traffico,
con i correlativi vantaggi che questi ultimi comportano.
In generale, lo sviluppo degli scambi
è strettamente collegato con le relazioni tra i Paesi membri
dell'Unione Europea. Nel 1994, i flussi di traffico tra l'Unione
Europea e l'Europa Orientale sono diminuiti di pari passo con
il ribasso dell'economia che Paesi occidentali hanno dovuto affrontare,
sebbene sul lungo termine i traffici abbiano il potenziale necessario
per crescere, ed in alcuni casi raddoppiare, entro il 2010. Detto
ciò, esistono alcune difficoltà nel riuscire a sviluppare
il mercato: si tratta di una molteplice sfida (che peraltro non
comporterà problemi insormontabili).
Con lo sviluppo dell'economia, l'intera
popolazione acquisisce un maggior reddito disponibile che la mette
in grado di effettuare più viaggi su distanze più
lunghe. Quando si associa alla scarsità delle infrastrutture,
la crescita della mobilità personale - così come
quella delle merci - unitamente alla crescita economica ed alla
frammentazione del settore dell'autotrasporto (laddove in media
la maggior parte delle ditte di trasporto hanno meno di 20 dipendenti
e da 1 a 3 veicoli) crea problemi per i governi dei Paesi implicati.
Per questi motivi, vi è bisogno che lo sviluppo di nuove
infrastrutture avvenga rapidamente ed in modo relativamente conveniente
allo scopo di conservare la crescita economica ed il benessere.
Problemi potenziali
Il problema che si trovano a dover
affrontare quelli che guardano ad est è il seguente: date
le opportunità potenziali di crescita, come possono gli
operatori trasportistici conseguire un accesso al mercato, evitando
nel contempo i costi esterni? La risposta potrebbe consistere
nell'ulteriore sviluppo del trasporto combinato.
Secondo i dati pubblicati dagli operatori
di trasporto combinato dell'Europa sud-orientale, lungo l'asse
da nord-ovest a sud-est sono transitate 19 milioni di tonnellate
di merci. Data l'espansione in atto di questa regione europea,
esiste la reale esigenza di valutare in che modo il trasporto
combinato possa divenire una componente utile del processo di
trasporto complessivo.
Secondo gli operatori di trasporto
combinato da e per l'Europa sud-orientale, il settore in questione
deve riuscire a soddisfare determinati parametri allo scopo di
diventare una soluzione efficace dal punto di vista dei costi
sia per i caricatori che per i vari governi. Il sistema dovrebbe
diventare tale al fine di incoraggiare gli autotrasportatori -
specialmente quelli che operano a lungo raggio - ad utilizzare
le infrastrutture di trasporto combinato (quale ad esempio l'Autostrada
Viaggiante). Un altro presupposto consiste nel fatto che i tempi
di viaggio tra l'origine e la destinazione divengano più
rapidi rispetto a quelli attualmente offerti dagli operatori attivi
sul mercato.
Con lo sviluppo del traffico trasfrontaliero,
la situazione ideale consisterebbe nell'adozione delle procedure
di sdoganamento presso il terminal e nell'investimento in terminali
ad alto grado di accessibilità. Un primo esempio di questo
tipo di operazioni è il Quadrante Europa di Verona, che
è situato all'intersezione tra le principali autostrade.
Sebbene la realizzazione di tali sviluppi
sia ancora prematura per quanto riguarda l'Europa Orientale, è
stato dato invece un notevole impulso alla politica dei governi
allo scopo di cercare di incoraggiare l'utilizzazione del trasporto
combinato. L'Ungheria, ad esempio, ha effettuato sforzi significativi
al fine di migliorare le infrastrutture terminalistiche site nei
pressi di Szeged, nel sud del Paese, dove vi è un impianto
per l'Autostrada Viaggiante. Al posto dei veicoli pesanti che
viaggiano attraverso il Paese alla volta del terminal appena fuori
Budapest, con i conseguenti problemi di inquinamento e di intasamento
delle strade della capitale, il governo ha ritenuto di migliorare
il terminal in questione nonché di incoraggiare gli operatori
ad utilizzare l'infrastruttura localizzata nei pressi del confine
con la Romania.
Tuttavia, allo scopo di far sopravvivere
il trasporto combinato e di svilupparlo in una opzione sostenibile,
vi è bisogno di una armonizzazione della politica dell'Unione
Europea con quella dell'Europa Orientale. Attualmente, ciascuno
Stato ha una politica diversa al riguardo. La Tabella 1 si riferisce
a vari Paesi dell'Europa Orientale, con le relative strategie
politiche destinate ad incoraggiare lo sviluppo del trasporto
combinato.
TABELLA 1
PAESI DIVERSI CON DIVERSA REGOLAMENTAZIONE DEL TRASPORTO
|
PAESE
| Bulgaria
| Rep. Ceca
| Croazia
| Ungheria
| Romania
| Rep. Slovacca
| Slovenia
|
Peso massimo per veicoli (tonn.)
| 38
| 48 |
40 | 40
| 40 |
40 | 40
|
Esenzione per 44 tonn. in caso di raccolta e consegna
| no |
no | no
| sì
| no |
sì |
no |
Imposta minima e massima annuale in ECU per autoveicolo da 40 tonn. $USA
| 90 104
| 1.280 1.500
| 2.000 2.330
| 530 620
| d.n.c. d.n.c.
| 1.160 1.400
| 2.000 2.330
|
Esenzione totale o parziale dalle imposte
| no |
sì |
no | no
| no |
sì |
sì |
Limiti alla circolazione dei veicoli pesanti nei periodi festivi
| - |
sì |
no | -
| sì
| sì
| sì
|
Imposta sul gasolio (ECU x Lt) $USA
| 0 |
0 | d.n.d.
| 0 |
0 | 0
| 0 |
Esenzione dai limiti di circolazione per le operazioni intermodali
| - |
sì |
- | -
| no |
sì |
sì |
Finanziamenti per investimenti in trasporto combinato
| no |
sì |
sì |
sì |
no | sì
| sì
|
Fonte: UIRR
|
Sin dall'apertura dei mercati dell'Europa
Orientale, vi sono state molte imprese intermodali dell'Est che
hanno aderito all'UIRR, nella speranza di incoraggiare la comunità
locale e gli enti governativi ad adottare il trasporto combinato.
Uno dei principali problemi che lo sviluppo del trasporto combinato
comporta in questa regione consiste nel fatto che molti autotrasportatori
non dispongono dell'equipaggiamento adatto, ad esempio swap bodies
e semirimorchi moderni, che possa trarre vantaggi dal trasporto
sia accompagnato che non accompagnato.
La strategia della Hungarokombi
La
Hungarokombi, operatore di trasporto combinato con sede a Budapest,
ha rapidamente incrementato i carichi - relativamente ai traffici
sia accompagnati che non accompagnati - in Ungheria, sin dall'inizio
dei servizi nel 1991. Nel giugno del 1992, la modalità
dell'autostrada viaggiante è stata concretamente messa
in atto tra la città austriaca di Wels e la capitale ungherese
Budapest.
In seguito a tali sviluppi, il governo
ungherese si è posto il problema di valutare l'ipotesi
di adottare la suddetta modalità al fine di ridurre l'intasamento
provocato dal veicoli stranieri in transito attraverso il Paese
che finiscono per congestionare i terminals intorno a Budapest.
Il risultato è stato, come accennato, che il governo ungherese
ha spostato il terminal dell'autostrada viaggiante da Budapest
a Szeged, nel sud del Paese in prossimità del confine rumeno,
di modo che gli autotrasportatori rumeni non debbono più
percorrere lunghe distanze in Ungheria. Allo scopo di incoraggiare
l'uso del terminal, il governo consente agli autotrasportatori
che si servono dell'autostrada viaggiante di non chiedere il rilascio
dei permessi stradali.
Lo sviluppo del trasporto non accompagnato,
favorito dalle ferrovie austriache, costituisce il prossimo passo
nell'evoluzione del trasporto combinato.
TABELLA 2
MOVIMENTAZIONI MERCI UNITIZZATE ALLA VOLTA DELL'EUROPA ORIENTALE
|
Paese di origine e destinazione
| Spedizioni
| Consegne a destinazione
| Totale
|
Bilaterale con la Germania
| 2.918.000
| 6.506.000
| 9.424.000
|
Transito in Germania
| 1.151.988
| 2.017.536
| 3.169.524
|
Bilaterale con l'Austria
| 555 |
2.261.760 |
2.816.370 |
Bilaterale con l'Italia
| 736 |
2.789.600 |
3.525.600 |
Totale
| 5.360.598
| 13.574.896
| 18.935.494
|
Fonte: Adria Combi, CEMAT, Hungarokombi, Kombiverkehr, Ökombi
|
János Fári della Hungarokombi
spiega che il traffico non accompagnato è cresciuto in
modo assai più lento.
Sebbene il trasporto accompagnato
riesca ad ottenere il risultato di togliere i camion dalle strade
per metterli sul treno, l'autista ed il trattore restano pur sempre
insieme al rimorchio, generando così inefficienze per il
sistema.
In Ungheria, 100.000 movimentazioni
camionistiche all'anno vengono trasportate per mezzo di servizi
autostrada viaggiante, dirottando tale traffico dalla rete stradale.
Ciò non sarebbe possibile nel caso che le imprese di trasporto
dovessero effettuare investimenti in costosi equipaggiamenti ovvero
dovessero mutare radicalmente le proprie procedure operative.
Gli automezzi in questione vengono caricati su carri speciali
a pianale ribassato, mentre gli autisti viaggiano su vagoni-letto
al seguito.
Le strategie dell'Europa Occidentale
Gli operatori ferroviari dell'Europa
Occidentale, al contrario, sperano di riuscire a sviluppare il
tipo di trasporto non accompagnato nonché di mettere in
grado le ferrovie di gestire il servizio con maggiore efficienza.
Sebbene questo sia il desiderio degli operatori occidentali, un
ostacolo alla sua realizzazione potrebbe essere costituito dagli
investimenti richiesti per lo sviluppo e l'acquisto delle infrastrutture.
Sul breve termine, trovare il denaro da investire in equipaggiamenti
non rappresenta una delle priorità. Sul lungo termine,
l'investimento nel trasporto non accompagnato comporterebbe costi
operativi minori per gli operatori dell'autotrasporto, sebbene,
allo scopo di rendere possibili gli investimenti, nel settore
dovrebbero aver luogo ristrutturazioni e fusioni. Nel frattempo,
l'Autostrada Viaggiante va avanti. Questa modalità viene
adoperata tra Dresda e Lovosice, nella Repubblica Ceca, in combinazione
con i servizi non accompagnati. Altri servizi, poi, sono stati
sviluppati tra Duisburg e varie destinazioni in Polonia; la Kombiverkehr
ha un servizio da Lubecca a San Pietroburgo e Mosca, mentre la
Intercontainer Interfrigo effettua servizi da Sopron a Salonicco,
in Grecia, ed a Istanbul, in Turchia.
Grandi speranze
Una volta che gli operatori trasportistici
e gli autotrasportatori avranno visto che il trasporto combinato
funziona, ed avranno cominciato ad investire nello sviluppo di
tecnologia più avanzata, ed i governi avranno iniziato
a dislocare lo sdoganamento presso i terminali, le lunghe attese
attualmente sperimentate dagli autotrasportatori potranno essere
evitate, comportando risparmi sui costi e mettendo in grado le
imprese di trasporto combinato di diventare più competitive.
Allo stesso tempo, vi è il
trasparente desiderio - tra gli operatori trasportistici - di
vedere più linee-guida e regolamenti allo scopo di creare
un settore d'azione a livello europeo. Come si può notare
dalle informazioni contenute nella Tabella 1, esistono notevoli
differenze nelle varie politiche governative e negli incentivi
per gli operatori, i quali possono anche subire modificazioni
a seconda della situazione politica del momento; ciò comporta
una qual certa diffidenza nei confronti delle iniziative di sviluppo.
(da: Intermodal Shipper, marzo 1997)