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Mitteilungen
PORTI
Inaugurato a Los Angeles il più
grande terminal contenitori degli Stati Uniti
Il GGS (Global Gateway South), nuovo
ed enorme terminal della APL (American President Lines) nel porto
di Los Angeles, fa davvero impressione. Sviluppata ad un costo
di 270 milioni di dollari dal porto di Los Angeles e dalla APL,
l'infrastruttura da 232 acri rappresenta il più grande
complesso per containers degli Stati Uniti. E' anche una delle
infrastrutture più avanzate dal punto di vista tecnologico
e, significativamente, è stata concepita per essere un
terminale sia intermodale che marittimo, dal momento che ci si
aspetta che approssimativamente la metà del suo giro d'affari
provenga e parta via ferrovia.
Secondo Solon D. Webb, vice presidente
della APL e direttore esecutivo per la regione occidentale del
Nord America, la grossa infrastruttura a quattro ormeggi metterà
in grado la sua società di assicurare un servizio affidabile
ed armonico ai propri clienti anche nella stagione marittima di
punta tra luglio e settembre.
Situata al Molo 300 sull'Isola Terminal
di Los Angeles, l'infrastruttura fa parte del programma Molo 300/400
da 600 milioni di dollari di Los Angeles che è finalizzato
a dare una risposta adeguata al previsto raddoppio dei carichi
movimentati attraverso il porto della California meridionale nei
prossimi 25 anni. Il programma, che costituisce il più
ambizioso progetto di sviluppo del porto sin dalla sua fondazione
avvenuta nel 1907, rappresenta il maggior investimento di capitali
mai intrapreso da uno scalo marittimo statunitense. Oltre alla
infrastruttura della APL, esso comprende anche un terminal per
l'esportazione di carbone e di coke.
Nel 1996 Los Angeles ha movimentato
2.682.803 TEU, con un aumento del 5% rispetto al 1995, il che
lo ha reso il secondo porto degli Stati Uniti in ordine di grandezza.
Il suo vicino e rivale della Baia di San Pedro, Long Beach, è
risultato primo in classifica, avendo movimentato 3.007.425 TEU,
con un aumento del 5,8%. I loro volumi annuali combinati di circa
5,7 milioni di TEU sottolineano la rapida crescita dei traffici
internazionali della California meridionale con l'Asia e l'esigenza
di nuove infrastrutture allo scopo di tenere il ritmo con questa
domanda locale nonché di servire un hinterland a propria
disposizione che comprende gran parte degli Stati Uniti.
Il nuovo terminal della APL è
quasi il doppio - quanto a dimensioni - della precedente infrastruttura
del vettore, situata agli ormeggi 121-126 dell'area Bacino Orientale
di Los Angeles; lo spazio in più era assolutamente necessario
per far fronte al traffico in crescita.
"Pensavamo che essi (gli ormeggi
121-126) potessero far fronte alle nostre esigenze per 20 anni,
quando ci trasferimmo là nel 1984, ma dopo soli 5 anni
lo spazio era già intasato" ha dichiarato Charles
Savre, dirigente portuale a Los Angeles della APL e della sua
società operatrice terminalistica EMS (Eagle Marine Services).
Nel 1996, la APL ha effettuato qualcosa
come 450.000 movimentazioni (più di 800.000 TEU) presso
il suo precedente complesso. Nel 1998, il primo anno di operazioni
a pieno ritmo presso il GGS, i volumi attesi sono dell'ordine
di 1 milione di TEU, con una crescita fino a 1,44 milioni di TEU
nel 1999.
La maggior parte di questo giro d'affari
proverrà dalla APL e dalle attività transpacifiche
dei suoi soci nella Global Alliance, cioè la OOCL (Orient
Overseas Container Line) e la MOL (MITSUI OSK Lines). Al momento
attuale, due delle loro quattro tratte di servizio settimanali
del Pacifico Sud Occidentale (PSW) fanno scalo presso il terminal
della APL. Si tratta della PS1, che impiega navi da 4.800 TEU,
e della PS4. Quest'ultima impiega navi da 2.500 TEU ed è
un servizio solamente in direzione est per conto dell'Alleanza.
In direzione ovest essa opera per conto della Matson Navigation
Co. alla volta delle Hawaii.
Secondo Gil Roeder, direttore comunicazioni
marketing della APL, si prevede che le altre due tratte PSW dell'Alleanza
- la PS2, che utilizza navi da 4.800 TEU, e la PS3, che si serve
di navi da 2.800 TEU - si trasferiranno entrambe presso il GGS
nel 1998. Al momento attuale, esse fanno scalo presso le infrastrutture
di San Pedro gestite dalle filiali operatrici terminalistiche
dei vettori le cui navi vengono impiegate in ciascuna tratta.
Di modo che la PS2 va al Terminal Container di Long Beach della
OOCL, mentre l'infrastruttura Trapac della MOL a Los Angeles movimenta
la PS3. Il consolidamento di tutti i servizi transpacifici dell'Alleanza
presso un terminal è logico ed in linea con una strategia
tesa a razionalizzare le operazioni nell'ambito del gruppo ovunque
sia possibile.
Gli altri utenti del GGS saranno la
ANZDL (Australia New Zealand Direct Line) e la TMM (Transportacion
Maritima Mexicana), con cui la APL sta per costituire una società
operativa congiunta allo scopo di lavorare nei traffici containerizzati
Asia/Messico e sulle cui navi transpacifiche la APL affitta spazi.
Sia la ANZDL che la TMM solevano fare scalo presso gli ormeggi
121-126.
La APL ha un accordo trentennale inerente
alla suddivisione degli utili con il porto di Los Angeles, ai
sensi del quale deve versare a quest'ultimo una cifra oscillante
tra i 21 ed i 25 milioni di dollari all'anno quale affitto del
GGS. Il contributo versato dal vettore oscilla verso il basso
o verso l'alto a seconda dei volumi movimentati, sebbene una volta
raggiunto il minimo la percentuale degli utili che vanno al porto
di Los Angeles decresca.
A prima vista, le caratteristiche
predominanti del GGS sono le 12 gru bordo-costa post-Panamax di
dimensioni extra allineate lungo le sue banchine da 4.000 piedi
con quattro ormeggi. Queste unità a trazione elettrica,
progettate dalla tedesca Noell Stahlund Machinenbau, sono state
costruite e montate ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti. Robert
A. Clark II, direttore della pianificazione per la APL e la EMS
a Los Angeles, ha spiegato che le gru sono in grado di raggiungere
fino a 18 file di containers ed hanno una capacità di 50
tonnellate di portata.
Clark ha inoltre fatto notare che
il GGS dispone di 50 piedi d'acqua lungobanchina al livello minimo,
rispetto ai 45 piedi presso gli ormeggi 121/126, il che comporta
tempi di fermo di soli 45 minuti per i piloti, rispetto ai circa
90 minuti della precedente infrastruttura della APL.
Sotto le gru, lungo gli ormeggi corrono
binari ferroviari. Tuttavia, lo scopo non è quello di utilizzarli
per i carri ferroviari a doppio strato, bensì per trasferire
i carichi di dimensioni eccezionali e le rinfuse - come ad esempio
grosse spedizioni militari e carichi relativi a costruzioni correlate
a progetti di sviluppo industriale oltremare - direttamente dalle
navi ai carri. Con queste nuove capacità, la APL ha dato
un notevole scossone al mercato allo scopo di attirare più
spedizioni di dimensioni eccezionali e di rinfuse.
Savre ha dichiarato che l'area del
piazzale è stata progettata per operazioni su veicoli terrestri
e che è in grado di movimentare approssimativamente 6.000
unità gommate in qualsiasi momento. Il parcheggio dei containers
e dei veicoli è automatizzato per quanto riguarda lo scarico
delle navi e dei treni, così come la ricezione ai varchi,
ed il sistema computerizzato del terminal guida le squadre portuali
presso il terminal medesimo, di modo che i contenitori possono
essere recuperati e parcheggiati in maniera più efficace.
L'obiettivo è quello di ottenere
tempi di carico/scarico dei camion rapidi, pari, in media, a 30
minuti. Si tratta di un punto cruciale al fine di conseguire operazioni
efficienti, dal momento che il 50% circa delle attività
del terminal arriva o parte via strada. La promessa di tempi di
lavorazione rapidi è allettante specialmente per gli autotrasportatori
della California meridionale, dal momento che il congestionamento
è stato un problema in passato per alcuni terminals di
Los Angeles e Long Beach nei momenti di punta, quali ad esempio
il venerdì sera od il lunedì mattina.
"Tempi di lavorazione veloci
sono particolarmente importanti per gli autotrasportatori, dal
momento che comportano conseguenze sui loro costi e sulla loro
capacità di assicurare il servizio ai caricatori"
commenta Eugene Pentimonti, presidente della ATA (Associazioni
Americane Autotrasporto). Pentimonti ha fatto riferimento all'Indagine
ATA 1996 sui terminali intermodali, la quale mostra come il fattore
sopra menzionato venga citato dalle migliaia di autotrasportatori
che sono stati coinvolti nell'indagine come uno dei cinque elementi
che rendono possibile una buona riuscita delle operazioni presso
i migliori terminali intermodali degli Stati Uniti. Egli ha inoltre
rivelato che la precedente infrastruttura della APL presso gli
ormeggi 121-126 è stata indicata dai camionisti nell'indagine
del 1996 come uno dei cinque migliori terminali intermodali degli
Stati Uniti, con ottimi risultati per quanto riguarda i tempi
di lavorazione e l'efficienza del piazzale di carico/scarico.
Sottolinea Pentimonti: "Specialmente importanti sono i tempi
di attesa ai varchi".
L'accesso stradale al GGS avviene
tramite un complesso di varchi caratterizzato da un edificio direzionale
e 10 corsie sia in ingresso che in uscita. Tutte le corsie in
entrata e due di quelle in uscita sono equipaggiate con pese elettroniche.
Le operazioni sono state automatizzate il più possibile
e quelle ai varchi sono state integrate in un pacchetto informatico
utilizzabile da chiunque presso il terminal per scopi multipli.
In tal modo le attività-chiave, come la ricezione e la
consegna al varco, possono essere registrate in tempo reale nell'ambito
del sistema terminalistico, che aggiorna ogni 15 minuti via EDI
il sistema computerizzato mondiale della APL.
Una delle più importanti caratteristiche
del GGS è costituita dalle sue infrastrutture ferroviarie
da banchina, che dispongono di 26 acri di piazzali e di otto binari
operativi. Tutti i dispositivi di smistamento e scambio sono controllati
da lontano dalla torre intermodale del GGS. Il piazzale è
servito da 10 gru a cavaliere su rotaia, anche queste progettate
dalla Noell. Come spiega Jeffrey M. Grahovec, direttore operazioni
ferroviarie PSW della APL, tre treni a doppio strato completi,
con una capacità media tra 200 e 240 FEU per ciascun treno,
possono essere caricati e scaricati simultaneamente. Nello stesso
tempo altri tre convogli completi possono essere movimentati nei
depositi fuori banchina. Grahovec riferisce che il piazzale è
in grado di movimentare 12 partenze di treni a più strati
in direzione est alla settimana nonché un numero simile
di convogli in arrivo in direzione ovest. Ogni giorno possono
essere trattati fino a quattro convogli in entrata o in uscita.
Il sistema computerizzato del terminal
registra i containers sin dal momento in cui essi muovono direttamente
dalla nave al terminal ferroviario su banchina per l'immediato
carico sui vagoni. La APL dispone di un proprio sistema di treni
stack nel Nord America, dal momento che un trasferimento scorrevole
dalla nave al carro ferroviario nell'interfaccia intermodale è
estremamente importante sia per la APL che per i suoi clienti.
Uno di questi ultimi, Howard Fortsch, dirigente dei servizi distribuzione
nonché della distribuzione internazionale alla J. C. Penney,
uno dei principali venditori al minuto degli Stati Uniti, ha commentato:
"Per la J. C. Penney, il miglioramento del servizio mediante
la riduzione dei tempi del ciclo complessivo di distribuzione
costituisce un obiettivo attuale del nostro dipartimento logistico...
Un terminal contenitori automatizzato ed efficiente come il Global
Gateway South della APL aumenta la disponibilità aiutando
gli autotrasportatori a fare viaggi più veloci da e per
Buena Park (il più grande centro distributivo della J.
C. Penney, situato in California) e rendendo più rapidi
i trasferimenti di spedizioni ferroviarie intermodali".
L'entrata e l'uscita nel o dal piazzale
ferroviario avviene attraverso due binari dedicati lungo la linea
principale della Union Pacific nel contesto del nuovo Corridoio
Alameda. Quest'ultimo costituisce un programma di sviluppo stradale
e ferroviario da 1,8 miliardi di dollari in fase di attuazione
in questo momento per collegare i porti di Los Angeles e Long
Beach con tutte le principali tratte ferroviarie ed infrastrutture
da e per la regione di Los Angeles. Il corridoio è progettato
per movimentare fino a 100 convogli al giorno e per ridurre i
ritardi nei traffici sulle strade locali e le conseguenti emissioni
inquinanti di una percentuale che giunge fino al 90%.
Più in particolare, si stima
che le operazioni ferroviarie da banchina ad elevati volumi del
GGS ridurranno il traffico correlato ai contenitori-navetta marittimi
tra l'oceano e le infrastrutture ferroviarie di più di
15 milioni di miglia stradali all'anno. Un altro vantaggio ambientale
deriva dalla sistemazione presso un'area del terminal di 15 acri
di una zona di nidificazione per una specie di uccelli in pericolo
di estinzione, la sterna minore californiana.
Naturalmente, tutto ciò che
sta nel terminal dev'essere ancora messo alla prova. Inevitabilmente,
vi saranno degli intoppi man mano che si procederà verso
la piena efficienza operativa. E sebbene l'inaugurazione costituisca
solo l'inizio per Savre e la sua squadra, essa rappresenta anche
un epilogo. "Siamo tutti eccitati ed orgogliosi" ha
dichiarato Savre, "e molti di noi lavorano al progetto sin
dal 1990-91. Ci è stato consentito quindi di partecipare
al progetto fin dall'inizio e di vedere quali sono state le modifiche
necessarie al fine di raggiungere un ambiente operativo efficiente.
Troppo spesso i terminali vengono costruiti in base alle direttive
dei progettisti, sui quali non si può contare quando il
terminal è pronto e funzionante". Ed è proprio
questo il compito che attende Savre e la sua squadra.