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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
YEAR XXVII - Number 5/2009 - MAY 2009
Reefer
Nuove regole per la refrigerazione delle merci
I refrigeranti per condizionatori d'aria ed unità di
refrigerazione dotati del tipo R22 saranno illegali nell'Unione
Europea entro la fine dell'anno e gli operatori di depositi di
derrate alimentari ed altri carichi deperibili sono stati avvisati
nel senso di doversi adeguare adesso, salvo rischiare la continuità
dei servizi di raffreddamento meccanico che dipendono da tali
strumenti.
L'Unione Europea ha già vietato il refrigerante nei nuovi
impianti, ma a partire da gennaio del 2010 negli impianti adeguati
si potrà utilizzare solo lo R22 riciclato.
La sua utilizzazione sarà abolita del tutto a partire dal
2015, sebbene ci siano voci secondo cui la Commissione Europea
potrebbe far slittare di tre anni questa data ultimativa.
Il dr. John Davey, della rinomata ditta britannica specializzata
in refrigeranti Harp International, afferma: "Esistono un gran
numero di equipaggiamenti sulla piazza che vanno ancora a R22.
Si stima che fino ad un terzo dei sistemi di raffreddamento nel
Regno Unito dipenda da esso.
Per molti operatori di carichi merci, si tratta di uno strumento
decisivo per le proprie operazioni.
I dirigenti del settore devono muoversi ora, perché il
tempo fugge".
Un'indagine di Carbon Trust condotta su un campione di 350 ditte
ha mostrato come il 70% di loro abbiano almeno un sistema di
raffreddamento che usa lo R22.
Si legge nel documento: "In molti casi, questi impianti di
condizionamento dell'aria per refrigerazione sono di importanza
strategica, dal momento che assicurano il raffreddamento decisivo".
Ci si aspetta che il prezzo dello R22 aumenti repentinamente dal
momento che i produttori di componenti chimiche diminuiranno la
produzione dello R22 nel giro dei prossimi mesi in attesa che entri
in vigore il divieto.
Negli Stati Uniti, il costo dello R22 è già
aumentato di un fattore di cinque ed è in ulteriore salita.
Coloro che dispongono dell'impianto R22 hanno tre opzioni nella
sostanza:
eliminare il sistema e sostituirlo con quello nuovo;
conservare l'impianto esistente ed adattarlo ad un refrigerante
alternativo;
arrangiarsi con l'impianto esistente mantenendolo operativo con
lo R22 riciclato sino al termine stabilito dalla normativa.
La soluzione più efficace dal punto di vista dei costi
dipenderà da un certo numero di fattori, fra cui l'età
dell'impianto ed il costo comparativo di ciascuna alternativa.
Afferma Davy: "E' importantissimo che chi ha i sistemi con
lo R22 si muova subito.
Quelli che si attiveranno in ritardo potrebbero semplicemente
scoprire, giunta la scadenza, di non essere assolutamente in grado
di far fronte all'aumento della domanda quanto alla capacità
di refrigerazione.
La cosa importante è affrontare il problema adesso,
decidere quale sia la migliore soluzione ed avere un piano
approntato al riguardo.
Coloro che faranno così potranno dormire sugli allori,
sapendo che la loro attività è al sicuro.
Quelli che, invece, nasconderanno la testa nella sabbia
pagheranno un prezzo elevato e, in alcuni casi, ciò potrebbe
dimostrarsi disastroso". (da: portstrategy.com,
19.05.2009)
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