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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
YEAR XXVII - Number 12/2009 - DECEMBER 2009
Conferenze e convegni
I porti del Mediterraneo devono puntare all'entroterra
In occasione di un discorso programmatico indirizzato ai
partecipanti alla "Med Freight Conference" di
Containerisation International, svoltasi a Marsiglia nello scorso
mese di novembre, Christine Cabau, vice presidente anziano della CMA
CGM per quanto attiene le linee relative ad Asia, Mediterraneo, Mar
Rosso, Mar Nero ed Adriatico, ha dichiarato che i porti del
Mediterraneo dovrebbero cogliere le opportunità che si
presentano sui fronti dell'intermodalità e della logistica.
"I porti mediterranei necessitano di svolgere un ruolo più
attivo nell'ambito della distribuzione europea" sostiene la
Cabau "e questo significa incrementare la loro penetrazione in
zone interne d'Europa quali Francia, Germania, Svizzera, Ungheria,
Slovacchia e persino Russia".
Aggiunge la Cabau: "Marsiglia potrebbe e dovrebbe
costituire una porta d'accesso naturale per Parigi dall'Asia.
Potenzialmente, questo potrebbe far risparmiare quattro giorni
rispetto all'instradamento dei carichi sulle navi della rotta
Asia/Nord Europa con scarico dei container a Le Havre.
Altrove, Trieste e/o Capodistria dovrebbero essere utilizzati
dai vettori quali porte d'accesso naturali per la Repubblica Ceca,
la Slovacchia ed altre nazioni dell'Europa Centrale, dal momento che
i collegamenti intermodali e ferroviari sono eccellenti.
Questi due porti hanno anche il potenziale quali centri di
carico per Mosca".
Anche se hanno concordato sul fatto che i porti del Mediterraneo
sono in una posizione migliore per portar via quote di mercato alle
porte d'accesso nord-europee, diversi partecipanti alla conferenza
hanno suggerito che i porti hanno bisogno di lavorare sodo al fine
di modificare la percezione che molta gente ha di loro.
Molti vettori e proprietari della merce ritengono ancora che i
porti del Mediterraneo siano afflitti dagli scioperi - ed i recenti
eventi del Pireo non aiutano in questo senso -, siano carenti quanto
ad investimenti ed abbiano scarsi collegamenti con l'entroterra.
Kieran Ring, c.e.o. dell'Institute of Global Logistics, ha
richiesto una maggiore collaborazione fra coloro che hanno interessi
nei porti e le circostanti comunità allo scopo di risolvere i
problemi.
Ring ha altresì affermato che per diversi traffici i
porti del Mediterraneo offrono soluzioni di forniture sensibili
all'ambiente per diverse origini/destinazioni interne più di
quanto non facciano le loro controparti del nord.
"Dato che il summit di Copenhagen è proprio dietro
l'angolo, le questioni ambientali potrebbero fare il gioco dei porti
del Mediterraneo". (da: ci-online.co.uk, 27.11.2009)
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