
Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno sorprendentemente
annunciato uno sciopero di 24 ore dei dipendenti della Ciane Spa,
società di Augusta fondata nel 1967 con sede operativa a
Genova che fornisce servizi di bunkeraggio nei porti di Genova e
Savona-Vado e che negli ultimi anni ha esteso il servizio ai porti
di La Spezia e Marina di Carrara. A sorprendere è la
motivazione dell'azione di protesta, in quanto i sindacati si sono
detti «fortemente preoccupati per le conseguenze dell'ingresso
di una nuova azienda all'interno dei porti di Genova e Savona,
subentro che potrebbe avere pesanti ripercussioni sull'occupazione
del comparto».
La nuova azienda in questione è la veneziana Petromar Srl
a cui il 13 settembre 2022 è stata rilasciata dalla
Capitaneria di Porto di Savona la concessione per l'esercizio di
servizi di bunkeraggio alle navi nel porto e nella rada di Savona e
Vado Ligure e che analogo atto di concessione è stato
rilasciato il 15 maggio 2023 dalla Capitaneria di Porto di Genova
relativamente all'esercizio del servizio di bunkeraggio nel porto e
nella rada di Genova, atti di concessione entrambi della durata di
dieci anni.
A sorprendere è la motivazione dello sciopero:
salvaguardare l'occupazione del comparto messa in pericolo,
evidentemente, da una società privata veneziana che, con i
propri lavoratori e mezzi, opererà nello stesso mercato dove
la società privata siciliana impiega i propri lavoratori e i
propri mezzi.
Filt, Fit e Uilt hanno annunciato che, per «sollecitare
interventi a tutela dei lavoratori della Ciane», lo sciopero,
«fatti salvi i diritti minimi garantiti, vedrà la
sospensione dell'attività di bunkeraggio per la giornata del
16 maggio».