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PORTI
Rimossi 14 dei 48 relitti di imbarcazioni abbandonate nel porto di Catania
L'attività sarà replicata nel porto di Augusta
Catania
25 agosto 2025
Nel porto di Catania è in corso da alcuni giorni la
rimozione dei relitti affondati e semiaffondati presenti nello
scalo, attività che ha già portato al recupero di 14
delle 48 imbarcazioni abbandonate da tempo, perlopiù barche
da pesca in vetroresina e legno e qualche motovedetta, barca a vela,
peschereccio e natante da diporto.
Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare
di Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina, ha specificato che
questa attività è stata preceduta «da una serie
di indagini preliminari, mediante strumentazione elettroacustica per
la mappatura del fondale. Prosegue così - ha sottolineato -
il processo di riqualificazione ambientale e funzionale dello scalo
etneo e a breve sarà pronto anche il piano di lavoro
riguardante il porto di Augusta, che presenta una decina di
relitti». Si stanno infatti completando le procedure di
verifica da parte del MASE (Ministero dell'Ambiente e della
Sicurezza energetica) per l'approvazione del monitoraggio ambientale
della rada augustana: entro fine mese un incontro tra ministero,
progettisti e AdSP per la presentazione sintetica da parte
dell'Authority con la proposta delle modalità da seguire per
la rimozione delle dieci imbarcazioni che insistono in quei fondali.
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