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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 3/2006 - MARZO 2006 |
Progresso e tecnologia
Nuovo impianto della Blue Ocean per la produzione di bio-alcol etilico
La Blue Ocean Associates, ditta con sede nel Regno unito, ha annunciato di avere in programma la costruzione del suo primo impianto per la produzione di bio-alcol etilico nel porto di Amsterdam con inizio delle operazioni dalla seconda metà del 2007. La Blue Ocean e la città di Amsterdam il 3 febbraio scorso hanno sottoscritto un accordo in ordine ad una opzione per un sito da 17,5 ettari nel bacino portuale Amerikahaven dello scalo olandese. La costruzione dell'impianto da 90 milioni di ettari, che produrrà carburante per automobili eco-compatibile, inizierà prima della fine di quest'anno.
L'impianto della Blue Ocean assicurerà 90 posti di lavoro; esso trasformerà prodotti agricoli in bio-alcol etilico che sarà aggiunto alla benzina per produrre una miscela di carburante per auto ecologica (5% di etanolo e 95% di benzina). Il nuovo impianto utilizzerà 375.000 tonnellate di cereali ogni anno e le convertirà in 110.000 tonnellate di alcol etilico ed in 120.000 tonnellate di foraggio per bestiame. Inoltre - altro aspetto ecologicamente positivo - il calore eccedente dalla produzione fornirà energia all'impianto stesso. Questo approccio svilupperà l'efficienza energetica e ridurrà le emissioni di anidride carbonica.
"Il porto di Amsterdam fa tutto il possibile per operare in modo ambientalmente corretto e la produzione di carburanti per auto puliti si attaglia pienamente a questo obiettivo" dichiara Mark van der Horst, consigliere del porto. "Allo stesso modo importante è il fatto che l'addizione di alcol etilico alla benzina diverrà obbligatoria in tutta l'Europa in futuro. Pertanto, è essenziale per il porto di Amsterdam diventare la sede di un impianto di questo tipo. Ciò puntellerà ulteriormente la nostra posizione quale scalo di energia ed operatore globale nel magazzinaggio e nel trattamento di prodotti petroliferi" sostiene.
L'alcol etilico è un carburante pulito ed incolore con un blando e piacevole odore simile a quello del vino o del whisky, ha dichiarato la Blue Ocean in un suo comunicato stampa. L'alcol etilico si biodegraderà rapidamente nell'aria, nell'acqua e nel terreno. L'uso dell'alcol etilico quale carburante per i trasporti risale alla prima parte del secolo scorso, quando, negli anni '20, il Modello T di Henry Ford venne progettato con una alimentazione ad alcol, benzina o miscele tra i due prodotti. In termini di utilizzazione odierna, l'alcol etilico viene adoperato per lo più come additivo o sostituto della benzina.
Il Brasile nel 1975 diede il via ad un programma nazionale per la produzione di carburante ad alcol etilico (Proalcohol) da miscelare con la benzina al fine di ridurre la dipendenza dalle importazioni di petrolio; un programma simile venne avviato negli Stati Uniti nel 1979. Il programma brasiliano venne in seguito esteso alla produzione di alcol etilico quale completo sostituto della benzina e, nel 1988, esso alimentava il 33% delle automobili in Brasile.
In Europa, Francia, Svezia e Spagna sono i principali produttori ed utenti di bio-alcol etilico. Gli Stati Uniti fanno grande affidamento sul mais per la propria produzione di alcol etilico, mentre quello brasiliano viene ricavato per lo più dallo zucchero.
La Blue Ocean Associates è una società privata di commercio di petrolio con sede a Londra costituita nel 1003. L'idea originaria della società è stata quella di riprocessare i liquidi di scarto generati dall'industria petrolifera, evitando in tal modo il loro rilascio nell'ambiente ed eliminandone gli effetti nocivi. La Blue Ocean acquista quantitativi di diverse dimensioni di rimasugli di raffineria, di interfaccia di oleodotti, di contaminazioni alle giunture, di raccolta di sostanze fuoriuscite e simili, quindi li tratta nuovamente attraverso infrastrutture di raffinazione e distillazione.
La Blue Ocean è attiva nei mercati petroliferi europei e globali. In particolare, essa si procura e commercializza liquidi di raffineria provenienti dall'Europa nord-occidentale e dall'ex Unione Sovietica.
(da: Amsterdam Seaports, n' 1 2006, pag. 29)
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