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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIV - Numero 3/2006 - MARZO 2006 |
Safety & security
Attesa in primavera la proposta della Commissione Europea sulla sicurezza
Secondo fonti affidabili, la Commissione Europea spera di poter presentare il disegno di legge che renderà più sicure le catene delle forniture europee "in un momento imprecisato della prossima primavera".
La sua proposta sarà in parte basata su uno studio di valutazione dell'impatto recentemente consegnato dalla DNV (Det Norske Veritas). Lo studio gli era stato affidato dalla Commissione Europea alla fine del 2004, in seguito ad una richiesta da parte del Consiglio dei Ministri dell'Unione Europea di pianificare un campo di gioco livellato in ordine all'accesso alla sicurezza in tutti gli stati membri.
La DNV si è dichiarata favorevole ad una normativa strutturale facoltativa della Commissione Europea da far entrare in vigore fino alla fine del 2008. Le norme obbligatorie dovrebbero invece entrare in vigore successivamente a quella data. Come accade anche per il sistema C-TPAT degli Stati Uniti, i caricatori verrebbero incoraggiati ad adeguarsi alla normativa facoltativa fino al 2009 mediante vantaggi del tipo "corsia preferenziale" offerti dalle autorità di ciascuno stato membro.
Tuttavia, a differenza del C-TPAT, che affronta solo la materia delle importazioni, la proposta di normativa dell'Unione Europea mira a rendere maggiormente sicure le catene delle forniture terrestri. Il codice ISPS, che è entrato in vigore lo scorso anno, già si occupa di navi e porti.
Il rapporto della DNV identifica tre strumenti imprescindibili da sviluppare ed implementare:
- un piano di verifica, che stabilisca ciò che dev'essere fatto da ciascun partecipante;
- un piano di applicazione
- un programma di sensibilizzazione sulla sicurezza.
Inoltre, due provvedimenti di supporto al fine di far riconoscere i caricatori quali "operatori economici autorizzati" richiedono lo sviluppo di strumenti comuni dell'Unione Europea, a causa della natura transfrontaliera delle relative esigenze:
- un sistema per l'accertamento dell'idoneità dei dipendenti;
- un programma per un sigillo standard.
Lo ESC (Consiglio dei Caricatori Europei) si è lamentato del fatto che le raccomandazioni della DNV comporteranno costi elevati per i caricatori. Esso teme che le nuove misure sulla sicurezza, assai vincolanti per tutti gli operatori, condurranno ad una interruzione delle catene delle forniture. Secondo i propri dati, un numero sempre maggiore di imprese sta già "istituendo i propri standard di sicurezza, non solo per proteggere le proprie operazioni e l'immagine del marchio, ma anche per servirsene quale strumento di selezione dei propri subcontraenti della catena delle forniture".
Lo ESC, pertanto, è contrario ad un regime in cui ulteriori misure per la sicurezza diventassero obbligatorie per i caricatori: "Quei caricatori che ritenessero interessante, dal punto di vista commerciale, investire nella sicurezza delle catene delle forniture dovrebbero essere allettati mediante schemi di adesione volontaria, in cui gli incentivi all'investimento per le esigenze di sicurezza fossero maggiormente evidenti".
(da: Containerisation International, febbraio 2006, pag. 23)
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