
Le associazioni del settore marittimo, portuale e logistico
Ancip, Assiterminal, Assologistica, Confitarma,
Fedespedi e Uniport hanno chiesto al
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l'avvio di un dialogo
concreto volto a determinare l'individuazione di corrette
indicazioni applicative della legge 105/2025 che disciplina i tempi
di attesa per il carico e lo scarico delle merci. Ciò a
seguito di una lettera ricevuta dalle associazioni
dell'autotrasporto Aliai, Assotir, Cna Fita, Confartigianato
Trasporti, Lega Cooperative e Trasportounito che hanno richiamato
l'attenzione degli operatori della filiera logistica e delle
istituzioni competenti sull'applicazione tassativa della legge.
Nella lettera le rappresentanze dell'autotrasporto hanno
ricordato che la norma prevede che il periodo di franchigia connesso
all'attesa dei veicoli per poter effettuare le operazioni di carico
e scarico, da calcolare dal momento dell'arrivo del vettore al luogo
di carico o scarico della merce fino alla ripartenza dello stesso,
sia pari a novanta minuti per ciascuna operazione e che, oltre tale
soglia, sia previsto un indennizzo di 100 euro per ogni ora o
frazione di ora di attesa supplementare.
Evidenziando che «tali disposizioni hanno carattere
inderogabile e costituiscono un presidio fondamentale a tutela della
regolarità e sicurezza professionale degli autotrasportatori
e della sostenibilità economica delle imprese di settore»,
le associazioni dell'autotrasporto hanno avvertito che, in assenza
di risposte concrete, sono pronte a intraprendere azioni di
mobilitazione e protesta a difesa dei diritti delle imprese e dei
lavoratori dell'autotrasporto.
Nella richiesta al Ministero, Ancip, Assiterminal, Assologistica, Confitarma,
Fedespedi e Uniport hanno ricordato di aver già segnalato al dicastero
«l'insorgere di problematiche diffuse in ogni contesto della
logistica a causa di una non univoca interpretazione e difformi
indicazioni per l'applicazione della norma in oggetto, da cui lo
scaturire di contenziosi, discrasie di comportamenti, rallentamenti
nelle attività operative e pregiudizio nelle relazioni tra i
diversi attori della filiera. Ribadiamo l'interesse di tutti -
prosegue la lettera - affinché si possa garantire certezza
dei rapporti contrattuali, equilibrio e responsabilità lungo
tutta la filiera logistica e dei trasporti. Necessitiamo, ciascuno
nei confronti del proprio ambito di rappresentanza di un intervento
da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti volto ad
assicurare una applicazione uniforme nel rispetto dei principi di
efficienza e collaborazione che caratterizzano i apporti tra
industria, trasporto e logistica».