
Il posizionamento di una nave rigassificatrice nel porto di
Taranto promuoverebbe il rilancio dello scalo portuale e
dell'economia locale. Lo sottolinea Raccomar Taranto, l'associazione
degli agenti marittimi di Taranto, che - ribadendo con forza il
proprio sostegno a questo progetto - evidenzia che l'installazione
del rigassificatore garantirebbe la creazione di oltre 300 posti di
lavoro diretti tra tecnici specializzati, operatori portuali e
personale di sicurezza, un incremento significativo dei traffici
navali con l'arrivo programmato delle metaniere, maggiori entrate
per servizi portuali (pilotaggio, rimorchio, ormeggio e servizi
tecnico-nautici), lo sviluppo delle attività di bunkeraggio e
dei servizi logistici correlati e il consolidamento della posizione
strategica del porto nel Mediterraneo orientale.
Inoltre, secondo l'associazione, il progetto genererebbe un
importante effetto moltiplicatore sull'economia locale creando oltre
1.000 posti di lavoro nell'indotto tra fornitori, servizi di
catering, manutenzioni e trasporti, incrementando il prodotto
interno lordo provinciale di 150-200 milioni di euro annui,
promuovendo lo sviluppo di nuove competenze tecniche nel settore
energetico e portuale, attraendo investimenti complementari nel
settore della logistica energetica e rafforzando il ruolo del porto
quale hub energetico per il Sud Italia e i Balcani.
Raccomar Taranto specifica poi che, con l'installazione del
rigassificatore, i rischi ambientali sarebbero sotto controllo in
quanto le moderne tecnologie applicate a questi impianti di ultima
generazione garantiscono standard di sicurezza elevatissimi conformi
alle più stringenti normative internazionali e un impatto
ambientale minimo grazie a sistemi di contenimento e monitoraggio
avanzati. Ricordando che in altri porti europei la presenza di
impianti similari non ha determinato incidenti, l'associazione
precisa inoltre che i rigassificatori di ultima generazione sono
dotati di sistemi di gestione delle emergenze all'avanguardia e di
personale altamente specializzato.
«Di fronte a una crisi dei traffici senza precedenti -
afferma il presidente della Raccomar di Taranto, Giuseppe Melucci -
il rigassificatore rappresenta un'ancora di salvezza per l'intero
sistema portuale e per l'indotto economico della nostra città.
Non possiamo permetterci di perdere questa opportunità
strategica per paure infondate sui rischi ambientali, che le più
avanzate tecnologie rendono oggi minimi e controllabili. Mentre
altri porti del Mediterraneo si rafforzano attraendo investimenti
strategici, Taranto non può permettersi di rimanere indietro
per timori infondati».
Raccomar di Taranto esorta pertanto tutte le istituzioni locali
e regionali a sostenere con determinazione «questo progetto
strategico, fondamentale per il rilancio economico del territorio e
per garantire un futuro al sistema portuale tarantino».