
Negli USA la battaglia di Donald Trump contro lo sviluppo di
fonti energetiche ecologiche, come quella eolica e quella solare su
cui, secondo l'attuale amministrazione governativa statunitense, non
si può fare affidamento, ha coinvolto anche i porti.
Reinsediatosi alla Casa Bianca lo scorso 20 giugno, il giorno stesso
Trump aveva inviato a diversi membri del governo un memorandum con
cui annunciava il ritiro dall'autorizzazione al rilascio di nuove
concessioni per l'energia eolica, o al rinnovo di quelle già
in vigore, relativo a tutte le aree all'interno della piattaforma
continentale esterna.
Ora il colpo di scure di Trump sullo sviluppo dell'energia
eolica si è abbattuto anche sui porti. Il segretario ai
Trasporti, Sean P. Duffy, ha infatti annunciato la cancellazione di
un programma di finanziamenti del valore complessivo di 679 milioni
di dollari destinati a 12 progetti eolici offshore che - ha
affermato Duffy - sono destinati al fallimento. Si tratta di
finanziamenti per circa 427 milioni di dollari destinati ad un
progetto nell'ambito del programma INFRA (Nationally Significant
Freight and Highway Projects) e della cancellazione di sei progetti
e dell'interruzione di altri cinque da parte dell'US Maritime
Administration (MARAD) per i quali erano stati previsti
finanziamenti pari rispettivamente a 177 milioni e 75 milioni di
dollari.
«I progetti eolici, che comportano sprechi - ha sostenuto
Duffy - stanno utilizzando risorse che altrimenti potrebbero essere
destinate alla rivitalizzazione dell'industria marittima americana.
Joe Biden e Pete Buttigieg (segretario ai Trasporti nella precedente
amministrazione guidata da Biden, ndr) hanno fatto i salti
mortali per utilizzare i fondi destinati ai trasporti per il loro
programma Green New Scam, ignorando le urgenti esigenze della nostra
industria cantieristica. Grazie al presidente Trump stiamo dando
priorità a reali miglioramenti infrastrutturali rispetto a
fantomatici progetti eolici che costano molto e offrono poco».
Duffy ha quindi annunciato che l'amministrazione Trump ha
reindirizzato il Dipartimento dei Trasporti e la MARAD verso il
compito di ricostruire la capacità della cantieristica navale
americana e verso l'utilizzo di forme di energia tradizionali che -
ha evidenziato - sono più affidabili e verso l'utilizzo delle
abbondanti risorse naturali del Paese. Laddove possibile - ha
precisato - i finanziamenti in precedenza destinati a questi
progetti saranno ridistribuiti per sostenere importanti
ammodernamenti delle infrastrutture portuali ed altre primarie
esigenze infrastrutturali.