
Nel 2024 sono state individuate 8.850 spedizioni marittime di
merci dichiarate erroneamente su un totale di 77.688 spedizioni
ispezionate da parte delle autorità governative di Finlandia,
Canada, Olanda, Cile, Germania, Repubblica di Corea e USA. La
percentuale dell'11,39% di spedizioni irregolari riscontrata nel
2024 è la più elevata degli ultimi sette anni. Lo
evidenzia un rapporto presentato oggi dal World Shipping Council
(WSC), l'associazione internazionale che rappresenta le principali
compagnie di navigazione containerizzate mondiali, che sottolinea
come questa percentuale di spedizioni irregolari includa merci
pericolose dichiarate erroneamente o non dichiarate, documentazione
errata o imballaggi inadeguati, fattori che possono condurre a gravi
incidenti alle navi, tra cui lo scoppio di incendi. Il rapporto del
WSC, che riprende la serie di dati sulle ispezioni alle merci
raccolte nel Global Integrated Shipping Information System (GISIS)
dell'International Maritime Organization (IMO), attività di
raccolta di dati che l'IMO ha interrotto lo scorso anno, è
basato sui dati delle ispezioni degli Stati di approdo.
«Dato che oltre una spedizione su dieci presenta carenze -
ha rilevato il presidente e CEO del World Shipping Council, Joe
Kramek - il messaggio è chiaro: è fin troppo diffusa
l'insufficiente sicurezza dei carichi. Irregolarità dei
carichi che pongono a rischio equipaggi, navi, merci e ambiente.
Continuando a svolgere questa attività di reporting, possiamo
individuare il trend e adottare misure appropriate al fine di
migliorare la sicurezza del trasporto marittimo. Dato che
attualmente solo sette Stati portuali forniscono dati, c'è
l'opportunità per un maggior numero di governi di contribuire
con i loro dati, rafforzando il quadro globale e contribuendo a
rendere il trasporto marittimo più sicuro per tutti».