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Nel 2010 il passivo netto del gruppo Fincantieri è salito a 124 milioni di euro
Nell'intero anno i nuovi ordini sono aumentati dell'8,8%, ma nel secondo semestre hanno registrato una flessione del 69,1%
29 marzo 2011
Il gruppo navalmeccanico italiano ha chiuso il 2010 con ricavi per 2.876 milioni di euro, in diminuzione del 12,0% rispetto a 3.269 milioni di euro nell'esercizio annuale precedente. L'utile operativo (EBITDA) è ammontato a 179 milioni di euro, in aumento del 43,2% rispetto a 125 milioni di euro nel 2009, con un'incidenza sui ricavi (EBITDA Margin) - ha precisato l'azienda - pari al 6,2% (contro il 3,8% nel 2009) e segna un positivo andamento della gestione caratteristica e beneficia di positivi effetti connessi all'andamento del cambio euro/dollaro. Il risultato netto è stato negativo per 124 milioni di euro rispetto ad una perdita di 64 milioni di euro nel 2009. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre scorso era positiva per 100 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto al dato negativo per 151 milioni di euro a fine 2009.
Lo scorso anno il gruppo ha totalizzato nuovi ordini per un valore complessivo di 1.912 milioni di euro (di cui 1.492 milioni nel primo semestre e 420 milioni nel secondo), con una crescita dell'8,8% rispetto a 1.758 milioni di euro nel 2009 (di cui 398 milioni nel primo semestre e 1.360 milioni nel secondo). L'azienda ha rilevato che i nuovi ordini acquisiti nel 2010 risultano comunque nettamente inferiori al dato del 2008 pari a euro 2.528 milioni e, ancor più, rispetto al valore record del 2007 pari a euro 4.238 milioni e che tale decremento è conseguenza del perdurare della situazione di crisi internazionale i cui primi segnali si sono già manifestati nel corso del 2009 e che ha portato ad una significativa contrazione della domanda di nuove unità in tutti i segmenti di riferimento di Fincantieri.
Lo scorso anno il gruppo italiano ha acquisito ordini per due unità da crociera da 141.000 tonnellate di stazza lorda per il marchio Princess Cruise Line del gruppo Carnival, nonché due unità stealth (classe Falaj 2) per gli Emirati Arabi Uniti e due unità per la Guardia Costiera nel comparto militare. La controllata americana Fincantieri Marine Group si è aggiudicata in partnership con Lockheed Martin Corporation, la prima LCS (Littoral Combat Ship) facente parte di un contratto che comporterà la costruzione di 10 unità le cui opzioni potranno essere esercitate dalla US Navy entro il 2015 (il programma complessivo prevede la realizzazione di 55 unità entro il 2020, due delle quali già assegnate a Fincantieri Marine Group nel corso dei precedenti esercizi). Nel corso dell'esercizio Fincantieri Marine Group si è aggiudicata inoltre una nave oceanografica per l'ente governativo NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) e 39 piccoli pattugliatori RB-M (Response Boats-Medium) per la US Coast Guard. Infine sono stati acquisiti ordini per 44 milioni di euro nel business riparazioni e trasformazioni e per 72 milioni di euro in quello dei sistemi e componenti.
Il valore del portafoglio ordini al 31 dicembre scorso era attestato a 8.888 milioni di euro rispetto a 10.069 milioni di euro al 31 dicembre 2009.
Commentando i dati del bilancio 2010, approvato ieri dal consiglio di amministrazione, Fincantieri ha osservato che la crisi economica internazionale si sta rivelando più lunga del previsto, con previsioni di domanda di nuove navi inferiori rispetto al passato, e che anche nel corso del 2010 l'azienda ha infatti ha dovuto fronteggiare problemi di vuoti di carico di lavoro. «In tale contesto - ha spiegato Fincantieri - è ancor più importante continuare sulla strada già intrapresa dal gruppo di un continuo efficientamento dei processi aziendali volti, oltre ad una riduzione dei costi a tutti i livelli aziendali, anche e soprattutto ad un costante recupero in termini di produttività. Inoltre si dovrà analogamente procedere nelle azioni di sviluppo dei ricavi attraverso il consolidamento della posizione in nuovi settori di business ed una sempre maggiore internazionalizzazione».
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