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Mattioli (Confitarma): forti preoccupazioni per le dichiarazioni della Meloni sull'occupazione dei marittimi italiani
Tra le proposte di Fratelli d'Italia, la cancellazione della legge 30/1998 che ha istituito il Registro Internazionale
1 marzo 2018
Il presidente della Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), Mario Mattioli, ha scritto a Giorgia Meloni, deputata e presidente del movimento Fratelli d'Italia, manifestando forti preoccupazioni dell'armamento per le dichiarazioni rilasciate dalla Meloni in merito all'occupazione dei marittimi italiani ed alla necessità di operare una rivisitazione del Registro Internazionale. Mattioli ha manifestato a Meloni la propria disponibilità ad incontrarla per poter fornire un quadro completo e preciso della situazione.
Intervenendo telefonicamente ad un incontro organizzato dall'Associazione ‘Marittimi per il Futuro' a Torre del Greco, la Meloni, ricordando che lo slogan di Fratelli d'Italia è “compra italiano, assumi italiano” e sottolineando che Fratelli d'Italia sostiene la causa dei lavoratori marittimi italiani, ha elencato le misure che il movimento avrebbe intenzione di attuare se, dopo le elezioni politiche di domenica prossima, andrà al governo: innanzitutto cancellare la legge 30 del 1998, la legge che ha istituito il Registro Internazionale, e stabilire che le agevolazioni fiscali valgano solo per quelle navi che imbarcano almeno il 90% di marittimi italiani.
Inoltre, per FdI, le decontribuzioni Inps di cui godono le compagnie di navigazione devono valere solo per i lavoratori italiani. Meloni ha denunciato anche la «concorrenza sleale sul lavoro con extracomunitari sottopagati che mettono fuori mercato i marittimi italiani» e ha specificato che «chi lavora sulle navi italiane deve parlare italiano per garantire più sicurezza e una migliore qualità del servizio» e che «gli stranieri devono prendere in Italia la stessa abilitazione richiesta ai marittimi italiani».
Infine, secondo FdI, è necessario «rivedere l'accordo tra i sindacati e Confitarma, secondo il quale i sindacati prendono 190 euro per ogni marinaio imbarcato su navi italiane, anche se extracomunitario. Noi - ha precisato Meloni - vogliamo che i sindacati italiani prendano 190 euro per ogni marittimo italiano imbarcato e ne perdano 190 per ogni extracomunitario imbarcato».
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