
La casa automobilistica Volkswagen porterà un traffico di
proprie auto al nuovo terminal della Vezzani a Porto Marghera con
attività che sarà avviata ad ottobre con lo scalo di
una prima nave. L'azienda piemontese ha recentemente ottenuto una
concessione venticinquennale per l'ex banchina SIRMA e l'area
adiacente di Porto Marghera
(
del
22
novembre 2024 e
4
febbraio 2025), sito precedentemente inutilizzato che sarà
completamente riqualificato con un investimento di oltre cinque
milioni di euro per renderlo un hub intermodale dedicato al traffico
ro-ro. «La scelta del porto di Venezia - ha spiegato Peter
Hörndlein, responsabile della Logistica Veicoli di Volkswagen
Group Logistics - soddisfa le nostre ambizioni in vari modi. Non è
solo un passo in avanti importante per rendere più flessibile
e resiliente la logistica dei veicoli del gruppo Volkswagen, ma
anche una leva decisiva per ridurre contemporaneamente costi ed
emissioni di CO2».
Commentando l'iniziativa, l'Autorità di Sistema Portuale
del Mare Adriatico Settentrionale ha ricordato di aver sostenuto la
crescita del settore automobilistico con investimenti
infrastrutturali strategici per oltre 60 milioni di euro finalizzati
ad aumentare la capacità ferroviaria interna e i collegamenti
con la rete ferroviaria nazionale, a ridurre le interferenze tra
traffico stradale e ferroviario e a migliorare l'accessibilità
logistica alle aree industriali e terminalistiche del porto. «La
decisione di Volkswagen - ha evidenziato il presidente dell'ente
portuale, Fulvio Lino Di Blasio - è l'ennesima dimostrazione
della nostra capacità di attrarre investimenti strategici. Il
porto di Venezia sta diventando una destinazione privilegiata per
operatori globali della logistica e dell'automotive. Non si tratta -
ha aggiunto - solo di nuovi flussi di traffico, ma di una
piattaforma di sviluppo che ci collega stabilmente ai mercati
dell'Estremo Oriente e dell'Europa centrale e orientale, rafforzando
il nostro posizionamento internazionale. Questo progetto - ha
rilevato ancora Di Blasio - evidenzia l'urgenza di rispondere alla
crescente domanda di spazi all'interno del porto per attività
logistiche. È fondamentale individuare nuove aree per
sostenere la crescita di un settore che è diventato un
pilastro strutturale per il nostro porto e per tutto il territorio.
L'AdSP continua a investire in intermodalità, sostenibilità
e attrattività regionale (anche grazie alla ZLS) per offrire
risposte concrete alle esigenze degli operatori e generare valore
per l'intero sistema veneto».