Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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CENTRO INTERNAZIONALE STUDI CONTAINERS
ANNO XXXVII - Numero 31 GENNAIO 2019
PORTI
IL PORTO DI BARCELLONA METTE IN PRATICA L'USO DI CARBURANTE
ALTERNATIVO PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELL'ARIA
Con il supporto del Programma CEF dell'Unione Europea, il Porto
di Barcellona si è associato a fornitori di energia, armatori
ed operatori navali, produttori di equipaggiamenti portuali ed
innovatori tecnologici per condurre e misurare un esperimento pilota
in ordine all'efficienza del gas naturale liquefatto (LNG) a terra
ed in mare quale fonte alternativa di carburante.
L'intento è quello di ridurre le emissioni di NOx, SO2 e
particolati utilizzando carburanti alternativi in tutte le filiere
portuali nautiche ed intermodali per le navi mercantili, i traghetti
e le navi da crociera.
La transizione energetica del Porto di Barcellona verso un
modello aziendale più ecocompatibile sta guadagnando slancio,
dato che esso porta a termine le operazioni-pilota utilizzando lo
LNG ed il CNG (gas naturale compresso) quali carburanti alternativi
attraverso le proprie filiere distributive nautiche ed intermodali.
Il piano è stato introdotto dall'Autorità Portuale
nell'ambito del piano d'azione della regione metropolitana al fine
di migliorare la qualità nell'aria, lo Horizon 2020,
approvato dal governo catalano nel 2014, così come il Piano
di Miglioramento della Qualità dell'Aria di Barcellona
2015-2018, approvato dal consiglio comunale.
"Il Piano di Miglioramento della Qualità dell'Aria
di Barcellona si concentra principalmente sulle misure finalizzate a
ridurre le emissioni derivanti dalle navi, dal traffico su gomma,
dai macchinari, dalle operazioni delle merci alla rinfusa e dai
lavori infrastrutturali.
Il piano incoraggia altresì le alternative della ferrovia
e del trasporto marittimo a corto raggio al trasporto merci su
strada, migliorando nel contempo la mobilità sostenibile
utilizzando il gas o l'elettricità in porto" commenta
Jordi Vila che è il direttore per l'ambiente del Porto di
Barcellona.
Il Porto di Barcellona presenta il vantaggio di un'ampia
disponibilità di LNG e di CNG a causa dell'ubicazione in
porto del primo principale impianto di rigassificazione di sempre in
Europa che appartiene alla Enagás, la quale ne cura anche
l'esercizio.
Data l'imminenza del regolamento dell'IMO 2020 per il contenuto
di zolfo nel carburante delle navi, il Porto di Barcellona crede
nell'importanza della scelta dello LNG e del CNG quali carburanti
alternativi e più sostenibili rispetto ai carburanti
convenzionali basati sul petrolio che si tende ad utilizzare in mare
così come a terra.
Lo LNG elimina le emissioni di SO2 (anidride solforosa) e di
PM10 (particolati), oltre a ridurre le emissioni di NOx (ossido di
azoto) che sono dell'85% inferiori rispetto a quelle del diesel e
dell'olio combustibile.
Adeguamento dei camion...
Dal lato di terra, con il progetto REport, che coinvolge undici
partner, ventisei camion adibiti al trasporto di contenitori fra il
porto e l'area metropolitana sono stati convertiti ad un sistema a
doppia alimentazione.
Venticinque di loro possono viaggiare alimentati a CNG mentre
uno è in grado di operare spinto da LNG dalla metà di
giugno dell'anno scorso.
Uno studio che durerà 12 mesi ha avuto inizio la scorsa
estate per monitorare l'impatto positivo che questo cambiamento ha
sulle emissioni.
Nell'area portuale si stima che circa 2.200 camion trasportino
merci alla volta di varie destinazioni.
José Alberto Carbonell, direttore generale del Porto di
Barcellona, ha commentato in occasione del lancio: "L'obiettivo
di questa iniziativa è quello di dimostrare la fattibilità,
in termini tecnici, economici e relativi alla sicurezza personale,
dell'uso di gas naturale quale carburante alternativo per i mezzi
pesanti".
A novembre, oltre 60 camion operativi a livello locale erano già
alimentati a gas naturale, con motori dedicati o a doppia
alimentazione.
... così come delle gru a cavaliere
Il Porto sta inoltre agendo in stretta collaborazione con la
Enagás, che è alla testa di un progetto supportato dai
finanziamenti del programma CEF (Strumento per Collegare l'Europa)
dell'Unione Europea.
L'aggregazione CORE LNGas è un progetto su larga scala
con in totale 42 partecipanti, fra cui diversi porti nella penisola
iberica.
Questo progetto ha già generato diverse iniziative in
porto.
Ad esempio, con i suoi partner APM Terminals, il fornitore di
servizi LNG HAM, il fornitore di tecnologia IDIADA e la Naturgy
Iberia, il Porto di Barcellona ha preso una gru a cavaliere già
presente per trasformare completamente i suoi due motori diesel da
150 kW convertendoli al gas naturale con l'intento di conservare lo
stesso livello di prestazioni.
L'operazione pilota di questa gru a cavaliere è prevista
per ottobre di quest'anno.
... e realizzazione di una stazione di rifornimento LNG/CNG
al servizio dei veicoli in loco
Inoltre, anche al fine di rifornire questi ed altri veicoli con
carburanti alternativi, il Porto di Barcellona, il fornitore
spagnolo di servizi LNG HAM ed il soggetto portoghese attivo nel
settore energetico Galp hanno aperto la prima stazione di
rifornimento di gas naturale per i veicoli nel sistema portuale
spagnolo nello scorso novembre nell'ambito dell'ulteriore progetto
cHAMeleon.
La nuova struttura attualmente dispone di due pompe di CNG per
camion e veicoli, due pompe di LNG per camion e un serbatoio di LNG
criogenico dalla capacità di 60 m3.
Esistono piani per raddoppiare questa capacità andando
avanti.
"La stazione di rifornimento di gas è la prova del
deciso impegno del Porto ad alimentare l'uso di un carburante
alternativo pulito e sostenibile come lo LNG" commenta la
presidente del Porto di Barcellona Mercé Conesa.
Equipaggiamento di un rimorchiatore con un motore a doppia
alimentazione...
Un terzo progetto di aggregazione CORE LNGas comporta uno studio
di fattibilità e la progettazione di un rimorchiatore, dotato
di motore a doppia alimentazione in grado di funzionare col diesel e
con lo LNG.
Lo scopo finale di questo progetto è quello di
confrontare le prestazioni utilizzando entrambi i carburanti, con
l'intento in definitiva di giustificare l'impiego di motori
alimentati a LNG nell'intera flotta di rimorchiatori.
Il progetto è stato avviato due anni fa ed è
ancora in corso.
... oltre all'uso dello LNG come carburante per generare
fonte di energia indipendente a bordo per le navi in arrivo
attraccate in banchina
Il Porto di Barcellona stima che il 71% delle emissioni
complessive di NOx derivino dalle navi mentre sono ormeggiate lungo
la banchina.
Al fine di ridurre questo impatto, un ulteriore progetto di
aggregazione CORE LNGas coinvolge HAM, Siemens, Gruppo Suardiaz,
Bureau Veritas ed i porti di Barcellona, Vigo e Tenerife che si sono
messi assieme per realizzare un'iniziativa pilota per fornire in
modo autonomo l'elettricità alle navi attraccate.
Il progetto dispiega due container in banchina: uno contiene una
unità rigassificatrice con due serbatoi LNG la quale fornisce
il gas ad un generatore da 850 kW che funziona a gas ed è in
grado di generare elettricità ed è collegato tramite
uno speciale cavo alla nave in banchina.
Il sistema è stato collaudato con successo nel Porto di
Barcellona e nel Porto di Vigo prima di essere sottoposto ad un test
finale presso il Porto di Tenerife.
Progetto Cleanport: uso dello LNG a bordo per contribuire a
fornire energia elettrica
Nel contempo, nell'ambito del Programma CEF dell'Unione Europea
con il progetto Cleanport, l'armatore-operatore di traghetti
Baleària sta conducendo un'iniziativa pilota relativa ad un
motore ausiliario alimentato a gas a bordo della propria nave Abel
Matutes.
Questo motore genera energia elettrica mentre è in porto
e nel corso dell'arrivo, della partenza e delle manovre d'attracco
nell'ambito della propria rotta Barcellona-Palma, riducendo le
emissioni.
Il primo trasferimento LNG da camion a nave con il traghetto è
avvenuto presso il Porto di Barcellona a febbraio 2017 in seguito
all'accordo siglato un mese prima dalla Naturgy (ex Gas Natural
Fenosa) e dalla Baleària per rifornire le proprie navi di LNG
presso i porti di Barcellona e Palma de Maiorca.
Questo programma pilota ha fornito LNG alla Abel Matutes sulla
quale è stato installato un motore alimentato a gas ed un
serbatoio da 30 m3 (sufficiente per una settimana) sul ponte 8.
Il nuovo motore è pienamente integrato nell'impianto
elettrico della nave, che le consente di effettuare operazioni
scollegando i propri motori ausiliari.
Lo scorso novembre, sempre nell'ambito del progetto "Strumento
per Collegare l'Europa" dell'Unione Europea, la Baleària
ha annunciato che avrebbe iniziato ad aggiornare il proprio
traghetto Napoles allo scopo di effettuare operazioni a doppia
alimentazione, permettendo alle proprie navi di viaggiare ad una
distanza di 1.200 miglia con alimentazione a LNG.
Altri cinque traghetti sono pronti per la medesima conversione
ed il Porto di Barcellona si sta preparando ad allestire chiatte LNG
per il rifornimento di carburante.
In prospettiva
Al di là di queste innovazioni tecniche, il Porto di
Barcellona sta lavorando con la Enagás allo sviluppo di
un'infrastruttura terminalistica dedicata al rifornimento su piccola
scala di LNG sia alle chiatte che alle navi adibite al bunkeraggio,
la quale consentirà operazioni da nave a nave presso il
porto.
Aggiunge Jordi Villa: "I prossimi passi comportano inoltre
il lavoro a stretto contatto con le Autorità Portuali statali
spagnole, così come con le Società di Classificazione
ed il gruppo di lavoro Clean Marine Fuels della IAPH al fine di
assicurare future operazioni di bunkeraggio LNG sicure ed
efficienti.
Le autorità stanno anche puntando con noi ad una
normativa che assicuri i dovuti incentivi agli armatori con navi che
eccedano gli standard delle prestazioni ambientali.
Il Porto di Barcellona è intenzionato a fare di se stesso
una delle prime destinazioni per la prossima generazione di navi
portacontainer, navi da crociera e navi traghetto alimentate a LNG".
Il direttore generale della IAPH Patrick Verhoeven commenta:
"L'impegno del Porto di Barcellona a migliorare la qualità
dell'aria dimostra una vera vocazione da leader sulla base del
principio che soluzioni di carburante alternativo commercialmente
valide sono conseguibili mediante uno stretto partenariato a lungo
termine con fornitori, clienti ed innovatori tecnologici".
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