
L'associazione dei porti commerciali russi ha reso noto che nei
primi nove mesi del 2025 gli scali portuali nazionali hanno
movimentato un traffico di 653,4 milioni di tonnellate di merci, con
una diminuzione del -2,3% sullo stesso periodo dello scorso anno. La
riduzione dei volumi è stata generata dal calo dell'attività
registrato nella prima metà dell'anno, mentre nel terzo
trimestre del 2025 il traffico, con un totale di oltre 228 milioni
di tonnellate, ha segnato un incremento del +4% circa sul
corrispondente periodo del 2024.
La crescita trimestrale è stata prodotta sia dall'aumento
dei volumi di merci secche sia di merci liquide. Le prime sono
ammontate a 118 milioni di tonnellate (+5%), di cui 55 milioni di
tonnellate di carbone (+15%), 13 milioni di tonnellate di merci in
container (-2%), 16 milioni di tonnellate di cereali (-21%), 12
milioni di tonnellate di fertilizzanti minerali (+8%), cinque
milioni di tonnellate di metalli ferrosi (+23%), cinque milioni di
tonnellate di minerali (+37%) e due milioni di tonnellate di
rotabili (0%). Le rinfuse liquide sono salite del +4% a 110 milioni
di tonnellate, di cui 71 milioni di tonnellate di petrolio grezzo
(+11%), 30 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi (-8%),
sette milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (-8%) ed
oltre un milione di tonnellate di prodotto alimentari (0%).
Nel terzo trimestre di quest'anno il traffico di esportazione è
ammontato a 178 milioni di tonnellate (+4%), quello di importazione
10 milioni di tonnellate (-7%), il traffico di transito a 20 milioni
di tonnellate (+26%) e il traffico di cabotaggio a 21 milioni di
tonnellate (+1%).
Il maggior volume di traffico trimestrale è stato
movimentato dai porti russi del bacino del Mar Nero-Mar d'Azov con
70 milioni di tonnellate (-8%), seguito dal traffico dei porti del
Mar Baltico con 68 milioni di tonnellate (+3%), dai porti
dell'Estremo Oriente con 67 milioni di tonnellate (+13%), dal porti
del bacino artico con 21 milioni di tonnellate (-5%) e dai porti
russi del Mar Caspio con meno di tre milioni di tonnellate (+44%).