
Con un contributo totale di 247 miliardi di euro all'economia
dell'UE e 3,1 milioni di posti di lavoro, le ferrovie offrono uno
degli impatti economici più significativi tra tutti i mezzi
di trasporto, mantenendo al contempo la più bassa impronta di
carbonio. Lo sottolinea uno studio sull'incidenza delle ferrovie
sull'economia europea che è stato commissionato a Oxford
Economics dalla Community of European Railway and Infrastructure
Companies (CER), l'organizzazione a cui fanno capo le associazioni
ferroviarie nazionali dell'Europa.
In particolare, il rapporto evidenzia che nel 2023 il trasporto
ferroviario ha contribuito con 67 miliardi di euro al prodotto
interno lordo dell'UE a 27 e che, oltre a questo effetto diretto
sull'economia europea, la catena di fornitura del trasporto
ferroviario ha generato ulteriori 117 miliardi di euro di valore,
mentre i consumi finanziati dai salari dei dipendenti ferroviari e
dei loro fornitori (effetti indotti) sono ammontati a 63 miliardi di
euro, per un contributo totale al Pil europeo di 247 miliardi di
euro. Ciò equivale all'1,4% del Pil totale dell'UE-27 del
2023 e supera il Pil della Grecia del 2023, pari a 225 miliardi di
euro, la 16a economia più grande dell'UE.
Inoltre, lo studio spiega che il trasporto ferroviario sostiene
un totale di circa 3.162.000 posti di lavoro tra diretti (888.000),
indiretti (1.496.000) e indotti (778.000) e che ciò equivale
all'1,6% dell'occupazione totale dell'UE-27 e supera l'occupazione
totale in Irlanda nel 2023.
Sottolineando poi che, con otto miliardi di viaggi di passeggeri
e 378 miliardi di tonnellate-chilometro di merci trasportate ogni
anno sui 201.000 chilometri di rete ferroviaria dell'UE, le ferrovie
sono il cuore del sistema di trasporto europeo e stanno guidando la
sua transizione ecologica grazie all'elevata efficienza energetica e
alle emissioni prossime allo zero, il documento rileva che,
ciononostante, la quota modale del traffico passeggeri e merci su
rotaia è stagnante ed è quindi necessario intervenire
per consolidare i significativi punti di forza economici del settore
attraverso investimenti stabili e misure politiche costruttive.