
Il World Shipping Council (WSC), l'associazione che rappresenta
le principali compagnie di navigazione mondiali del settore dei
container, ha presentato oggi il proprio “Cargo Safety
Program”, un'iniziativa che ha lo scopo di facilitare
l'individuazione delle merci pericolose dichiarate erroneamente o
non dichiarate che vengono imbarcate sulle navi al fine di prevenire
gli incendi navali, proteggere gli equipaggi, le navi, il carico dei
clienti e l'ambiente marino. Il programma combina lo screening del
carico basato sull'intelligenza artificiale con gli usuali standard
di ispezione comuni per identificare le spedizioni marittime ad
elevato rischio prima che vengano caricate sulle navi.
In particolare, il programma è incentrato su uno
strumento digitale di screening del carico basato sulla tecnologia
dell'organizzazione non-profit National Cargo Bureau (NCB) che
analizza in tempo reale milioni di prenotazioni utilizzando ricerche
per parole chiave, riconoscimento di modelli commerciali e algoritmi
basati sull'intelligenza artificiale per identificare potenziali
rischi. Gli avvisi vengono esaminati dai vettori marittimi e, se
necessario, verificati tramite ispezioni fisiche. Il programma
stabilisce inoltre standard di ispezione comuni per la verifica
delle spedizioni e un ciclo di feedback sugli incidenti per far sì
che gli insegnamenti tratti da casi reali rafforzino la prevenzione.
Il programma continuerà a evolversi, con aggiornamenti
regolari della sua tecnologia e dei suoi standard per affrontare
rischi nuovi ed emergenti.
Il World Shipping Council ha reso noto che ad oggi hanno aderito
al nuovo programma carrier marittimi che rappresentano oltre il 70%
della capacità di stiva mondiale in termini di container da
20'. «Collaborando e utilizzando i migliori strumenti
disponibili - ha sottolineato Joe Kramek, presidente e CEO del WSC -
possiamo identificare tempestivamente i rischi, agire rapidamente e
prevenire gli incidenti prima che accadano. Il Cargo Safety Program
rappresenta un nuovo e potente livello di protezione, ma non
sostituisce l'imprescindibile obbligo da parte degli spedizionieri
di dichiarare accuratamente le merci pericolose. Questo è il
punto di partenza per la sicurezza ed è richiesto dal diritto
internazionale».