
A Palazzo Rosciano, sede dell'Autorità di Sistema
Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, si è svolto un
tavolo di confronto sulla questione di Gaza e sulle manifestazioni
nella città e nel porto di Livorno nel corso del quale è
stata espressa ampia condivisione delle ragioni sottese alle
manifestazioni di solidarietà al popolo palestinese di Gaza
ma anche un forte richiamo alla necessità di garantire
l'operatività del porto.
In particolare, se i rappresentanti del cluster portuale hanno
ritenuto condivisibile lo spirito che ha animato le proteste nella
città e nel porto labronico, hanno anche stigmatizzato le
modalità con cui il 22 settembre gli attivisti hanno bloccato
l'area operativa del Molo Italia, impedendo l'attracco della nave
militare SNC Severn, un'occupazione che - a detta dei
presenti - ha esposto i cittadini a rischi gravi per l'incolumità
personale e a conseguenze penali, in quanto le aree portuali sono
assoggettate a normative speciali e ad alta intensità
operativa.
Dalla riunione è chiaramente emersa la necessità
di salvaguardare l'ambito portuale, uno spazio economico - è
stato sottolineato - che non può essere violato e di cui non
può essere compromessa l'operatività. A ragione di
ciò, è emersa la volontà di incanalare la
protesta verso soluzioni che non pregiudichino il sistema portuale
nel suo insieme. Il blocco operativo delle navi dell'israeliana ZIM
- è la posizione espressa dai presenti - rischia di
danneggiare l'immagine del porto, rendendolo poco affidabile. I
componenti dell'Organismo di partenariato hanno condiviso
l'intendimento che lo scalo portuale rimanga d'ora in poi
accessibile da parte di tutte le navi, con l'unica eccezione per
eventuali casistiche di carichi di armi verso i paesi belligeranti,
secondo un orientamento che si sta delineando nel sindacato a
livello nazionale.
All'incontro, aperto dal commissario straordinario dell'AdSP,
Davide Gariglio, hanno partecipato, oltre ai membri dell'Organismo
di Partenariato, i rappresentanti delle istituzioni del territorio,
tra cui il prefetto Giancarlo Dionisi, il questore Giuseppina
Stellino, il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, il comandante della
Capitaneria di Porto, Giovanni Canu.