
In vista della riunione del Marine Environment Protection
Committee ( MEPC) dell'International Maritime Organization (IMO) che
si aprirà domani a Londra e che è ritenuta cruciale
per la possibile approvazione della bozza di regolamento sulla
decarbonizzazione del settore marittimo concordata a primavera nella
scorsa sessione del MEPC
(
dell'
11
aprile 2025), in una lettera inviata al segretario generale e
alle delegazioni degli Stati membri dell'International Maritime
Organization (IMO) ventisei produttori di combustibili alternativi
ecologici hanno espresso il loro deciso sostegno alla bozza di
regolamento Net-Zero Framework (NZF) concordata lo scorso aprile che
- hanno sottolineato - «rappresenta un passo avanti
fondamentale come segnale politico per la transizione energetica del
trasporto marittimo internazionale», ma hanno anche
evidenziato che «resta ancora molto lavoro per assicurare una
riduzione delle emissioni di gas serra in linea con la Strategia IMO
2023. L'efficacia del NZF dipende ora da come vengono progettate le
linee guida per l'attuazione e da quali segnali i decisori politici
scelgono di incorporarvi».
In particolare, ad avviso dei 26 firmatari della lettera,
«l'attuale quadro normativo non fornisce segnali di
investimento sufficientemente forti per gli e-fuel. Il NZF, nella
sua attuale formulazione, e senza un'ulteriore priorità
assegnata agli e-fuel nelle relative linee guida di attuazione,
rischia di incentivare strategie “pay-to-pollute” e, al
contempo, di stimolare gli investimenti in carburanti di
transizione, come il gas naturale liquefatto, i biocarburanti di
prima generazione e i carburanti blu. Ciò lascerebbe gli
e-fuel scalabili a zero emissioni sottoincentivati dal punto di
vista normativo e
ritarderebbe l'implementazione su larga scala
degli unici carburanti a zero emissioni a lungo termine in grado di
garantire riduzioni significative in linea con la Strategia IMO
2023. Senza segnali immediati e inequivocabili per la produzione e
l'utilizzo degli e-fuel, la flotta globale rischia di “impantanarsi”
in percorsi di rifornimento a breve termine dei combustibili che ne
compromettono sia l'ambizione che l'economicità nel tempo».
Auspicando l'adozione del Net-Zero Framework nel corso della
sessione straordinaria del MEPC che si concluderà venerdì
prossimo, i 26 firmatari hanno quindi esortato ad «incorporare
un moltiplicatore per gli e-fuel nelle pertinenti linee guida del
NZF: un meccanismo temporaneo, autoattivante, non monetario e a
bassi oneri che conteggia ogni unità di e-fuel certificato
più volte (almeno due volte) ai fini della conformità
all'intensità del carburante con gas serra (GHG Fuel
Intensity, GFI). Questo acceleratore mirato - hanno spiegato -
invierebbe segnali essenziali a monte consentendo ai progetti di
raggiungere decisioni finali di investimento e ad espandere la
necessaria produzione di e-fuel. I moltiplicatori temporanei (o
analoghi acceleratori contabili) sono uno strumento politico
consolidato per dare impulso ai carburanti ad alto costo e basse
emissioni, aumentando il credito effettivo o la ricompensa che
ricevono durante un periodo di avviamento iniziale, riducendo così
il rischio dei first-mover e mobilitando offtake agreements per
realizzare investimenti».
Inoltre, esortano ad assicurare premi dedicati e ottimizzati per
l'uso di carburanti elettrici, nell'ambito delle linee guida
relative a tecnologie, carburanti e/o fonti energetiche a emissioni
di gas serra pari a zero o quasi zero e a garantire anche che la
metodologia di ricompensa sia differenziata tra carburanti e
tecnologie, riconoscendo che diversi carburanti e tecnologie
presentano caratteristiche di costo, ambientali e produttive
differenti.
La lettera è firmata, tra gli altri, da European Energy,
Liquid Wind, ET Fuels, HIF Global e Zero Waste.