Il gruppo terminalista mediorientale DP World ha incentrato evidentemente gran parte dei suoi programmi di espansione nel mercato portuale internazionale sull'acquisto dell'inglese P&O e non intende lasciarsela sfuggire. Nella tarda sera di ieri la società di Dubai ha presentato una nuova offerta per comprare l'intero capitale azionario di P&O che supera nettamente in valore la proposta presentata ieri mattina dal gruppo PSA di Singapore ed è superiore del 17% rispetto alla prima offerta presentata dalla stessa DP World (
inforMARE del
29 novembre 2005 e
26 gennaio 2006).
La nuova offerta del gruppo mediorientale è stata accettata dal consiglio di amministrazione di P&O che così - dopo aver raccomandato l'offerta di PSA - ieri sera ha deciso all'unanimità di raccomandare l'approvazione della nuova proposta di DP World agli azionisti, che si riuniranno in assemblea il prossimo 13 febbraio.
La nuova offerta di DP World ammonta a 520 pence per ciascuna azione postergata del gruppo britannico, pari ad un valore complessivo di 3,92 miliardi di sterline e pari al 10,6% in più rispetto alla proposta di PSA.
Il core business di P&O, che ha recentemente effettuato una serie di cessioni tra cui la propria partecipazione nella compagnia armatoriale P&O Nedlloyd (
inforMARE del
29 giugno 2005), è incentrato principalmente sulle attività terminalistiche portuali operate dalla filiale P&O Ports e sui servizi traghetto gestiti dalle filiali P&O Ferries e P&O Ferrymasters.