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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVIII - Numero 9/2010 - SETTEMBRE 2010
Porti
Scioperi nei porti di tutta l'Europa
I porti di tutta l'Europa sono stati afflitti da scioperi dal
momento che le principali sigle sindacali hanno chiamato i
lavoratori dell'intero settore alla protesta contro le misure di
austerità intraprese dai governi.
La Spagna è stata fra i paesi maggiormente coinvolti,
dato che, secondo i due principali sindacati del paese, il 72% dei
lavoratori ha aderito allo sciopero generale del 29 settembre.
Si dice che il primo sciopero generale del paese da otto anni a
questa parte abbia comportato per il porto di Valencia un fermo del
100% dei suoi portuali, tanto che i varchi terminalistici sono
rimasti chiusi.
Scioperi selvaggi sono cominciati a Marsiglia il 27 settembre in
occasione delle nuove proteste contro la legge francese di riforma
dei porti; sono stati effettuati picchetti presso i terminal fra cui
l'infrastruttura petrolifera di Fos-Lavera.
La settimana precedente, gli autotrasportatori avevano bloccato
le operazioni presso il porto greco del Pireo, impedendo il carico e
lo scarico delle merci.
I lavoratori protestavano contro le modifiche al sistema fiscale
e pensionistico.
Sono state impiegate le forze di polizia al fine di impedire il
blocco degli accessi ma i sindacati hanno esteso la propria
iniziativa alle principali autostrade della Grecia.
Si dice che l'agitazione abbia fatto sì che più di
5.000 contenitori restassero bloccati in porto.
La European Trade Union Confederation stima che oltre 23 milioni
di persone siano state afflitte dalla crisi finanziaria.
Dal momento che misure di austerità sono in atto in tutta
l'Unione Europea, ci si aspetta una dimostrazione su larga scala a
Bruxelles che, secondo i capi sindacali, attirerà 100.000
manifestanti.
Ulteriori agitazioni sono in programma anche nella Repubblica
Ceca, a Cipro, in Francia, Italia, Irlanda, Lettonia, Lituania,
Polonia, Portogallo, Romania e Serbia. (da: cargosystems.net,
30.09.2010)
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