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25 December 2025 - Year XXIX
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FORUM of Shipping
and Logistics

ASSOCIAZIONE PORTI ITALIANI
(ASSOPORTI)


RELAZIONE DEL PRESIDENTE

sen. FRANCESCO NERLI

ALLA 41ª ASSEMBLEA

Roma
2 ottobre 2001



Autorità, illustri ospiti, amici e colleghi, rappresentanti di tutti i nostri associati, nel porgervi il mio saluto desidero ringraziarvi per essere intervenuti alla nostra assemblea.

Un particolare ringraziamento è rivolto al Vice Ministro On. Mario Tassone; all'On. Ilario Floresta - Capo Gruppo Forza Italia - Commissione Trasporti Camera; all'On. Eugenio Duca - Capo Gruppo Democratici di Sinistra - Commissione Trasporti Camera; al Dr. Massimo Provinciali - Direttore Generale Unità di Gestione delle Infrastrutture per la Navigazione ed il Demanio Marittimo - Ministero Infrastrutture e Trasporti; ritengo che con i loro interventi forniranno il necessario contributo del Governo, della maggioranza, dell'opposizione e dell'Amministrazione a questa Assemblea che, per parte mia intendo dedicare a "fare il punto", pur sinteticamente, sulla portualità italiana per individuare, nella fase di avvio di una nuova legislatura che coincide anche con un cambio di maggioranza: quali sono i principali obiettivi ad oggi raggiunti; cosa è necessario fare a nostro avviso, per garantire alla portualità, che è segmento strategico del sistema - paese, adeguate misure ed iniziative che consentano ulteriore sviluppo.


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Il punto sulla portualità italiana nella prospettiva di un possibile ulteriore sviluppo.

Considerazioni introduttive.

Una valutazione motivata deve partire anzitutto da elementi che siano in grado di rappresentare per flash qual'e' il peso della portualità italiana. Anzitutto si deve prendere atto che i porti italiani hanno visto negli ultimi anni una considerevole crescita dei volumi di traffico complessivo sia per quanto riguarda le merci imbarcate e sbarcate, (in particolare per la componente delle merci non petrolifere ed ancor più per i containers), sia per quanto riguarda i passeggeri, ed all'interno di questo traffico della componente crocieristica.

Limitando il raffronto quantitativo all'ultimo anno (2000/1999) ed ai porti nazionali maggiori si può dare atto di un bilancio positivo alla luce di un tasso di crescita del tonnellaggio merci che è pari al 4,51% se consideriamo il totale delle merci movimentate; del 9% circa se si escludono le rinfuse liquide e di ben il 15,81% per i soli TEU movimentati e di circa il 6,99% dei passeggeri.

Se si allarga il periodo di riferimento all'arco temporale 1994-2000, sempre per i porti maggiori i tassi di crescita risultano rispettivamente del 31% per le merci, del 166% per i TEU movimentati e del 44% per i passeggeri imbarcati e sbarcati.

Considerando, anziché le merci, le relazioni di traffico che fanno capo ai porti italiani è sufficiente citare come, secondo uno studio del CNEL sui servizi di linea nel 1998, l'Italia risulta in Mediterraneo paese leader per numero di porti serviti (circa 40) e per partenze settimanali (circa 220), e ciò in un periodo in cui si è vista la portualità mediterranea nel suo complesso recuperare, in virtù del segmento dei traffici di transhipment, rilevanti quote di traffico in contenitori rispetto ai concorrenti porti Nord Europei, che tuttavia restano i leader.

Nello stesso tempo esperti autorevoli (Bologna; i Porti del sud dal transhipment alla logistica; 2001) confermano oltrechè la posizione di leader dell'Italia nella movimentazione portuale in Mediterraneo, tassi di crescita nazionali particolarmente elevati nella seconda metà degli anni 90.

Altra testimonianza della dinamicità del settore appare l'aumento della componente crocieristica nazionale all'interno del trasporto passeggeri.

Essa si colloca, è vero, in una generalizzata crescita di questa componente di traffico in Mediterraneo, anche se non devono essere sottovalutati tre dati peculiari:

  • una crescita che ha riguardato di fatto, tra il 1995 e il 2000, tutti i porti italiani maggiori; un tasso di incremento di molti porti nazionali con consolidata tradizione crocieristica maggiore rispetto a quella dei concorrenti;l'inserimento nella classifica dei principali porti crocieristici mediterranei di scali nazionali in precedenza solo marginalmente interessati da questi traffici.

Lo stesso andamento degli indicatori macro economici mondiali negli ultimi anni ed in particolare negli ultimi mesi costituisce un riferimento per valutare le performances quantitative e qualitative di un settore inscindibilmente legato all'andamento della produzione, dei consumi e del commercio tra aree geo economiche ed all'interno di queste.

Non ci deve comunque indulgere a facili ottimismi la nuova attrazione di traffici da parte del Mediterraneo e in particolare dell'Italia, che secondo le previsioni al 2004 può continuare ad essere protagonista in quest'area. Infatti, nel futuro la salvaguardia e lo sviluppo di questa posizione pare necessitare di adeguate politiche atte a fronteggiare la concorrenza, principalmente con i sistemi paesi di Spagna e Francia.

Anche perché il perdurare della situazione di incertezza nello scenario macro-economico ed in quello politico mondiale non consente di nutrire eccessivi ottimismi per gli andamenti di quest'ultimo periodo del 2001 e per il 2002.

Al di là di queste considerazioni prudenziali ed accanto ad esse, ogni considerazione sulle prospettive e sulle sfide che ci troveremo ad affrontare riteniamo vada collocata all'interno di un contesto caratterizzato negli ultimi anni, almeno per il trasporto oceanico dei contenitori (o meglio nel trasporto dei contenitori tra aree continentali), da trasformazioni tuttora in corso che hanno indubbi riflessi sulla scelta dei porti da scalare da parte delle linee di navigazione.

Gli operatori dei trasporti oceanici di containers, attraverso fusioni, acquisizioni ed alleanze, crescono di dimensioni, operano con navi sempre più gigantesche, stanno sempre più attenti a controllare i costi. Essi si adeguano alle mutate esigenze dei caricatori, dei clienti delle imprese manifatturiere, divenendo operatori logistici e trasportatori globali intermodali, diversificano le loro attività ed appartenendo a grandi gruppi aumentano la loro forza contrattuale e finanziaria.

I principali scali containers si trovano quindi a dover assecondare l'offerta di servizi logistici - trasportistici e di conseguenza attrezzarsi, tenendo conto che contemporaneamente si è svolto e sta continuando un fenomeno di concentrazione dei terminal portuali a ciò dedicati, che ha visto come precursori i terminalisti dei due primi porti del mondo, Hong Kong e Singapore.

Sempre riguardo al contesto marittimo mondiale e Mediterraneo dobbiamo considerare in aggiunta all'interesse degli operatori logistici globali intermodali per gli scali del sud Europa e dell'Italia in particolare (testimoniate tra l'altro dall'avvio recente del nuovo TCT di Evergreen a Taranto), l'utilizzazione del Sud Europa come punto di raccolta e distribuzione dei traffici da parte di quegli stessi operatori che hanno infatti potenziato le rotte "pendulum" tra l'Estremo Oriente e la Costa Est degli USA in transito per il Mediterraneo.

Nel concludere questa parte dedicata a schematiche considerazioni di riferimento, sembra comunque necessario specificare che l'attenzione prevalente ai traffici containerizzati, rappresentanti il più attuale indice di valutazione della portualità a livello mondiale, non esaurisce e non rappresenta pienamente la generalità della portualità e dei traffici né a livello nazionale né a livello mondiale. Infatti la componente quantitativamente più rilevante del trasporto marittimo di merci è pur sempre costituita da prodotti quali le rinfuse liquide e solide, che sono le componenti prioritarie delle merci imbarcate e sbarcate anche in porti italiani e che alimentano quel composito circuito di servizi alla nave, alla merce, di attività commerciali ed industriali indotte che complessivamente costituiscono le attività portuali.

Così come non va dimenticato quanto siano importanti per numero di collegamenti, oltreché per quantitativi di merci e passeggeri trasportati, quelle rotte di medio e breve raggio (sia cabotaggio nazionale in senso proprio sia trasporto marittimo a corto raggio infraeuropeo e inframediterraneo) operate con navi RO-RO, tutto merci e miste.

Tanto più importanti esse sono per l'intero paese in virtù della sua conformazione e collocazione geografica e della insularità di parte non irrilevante del territorio; per il complesso dei porti toccati; per la economia marittima nazionale nel suo insieme. Un solo dato: lo SSS (secondo la definizione data dall'UE) rappresenta quantitativamente circa il 79 % del totale delle merci sbarcate ed imbarcate.

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Pur con le precisazioni e le cautele di cui si è detto, partendo dai lusinghieri risultati raggiunti appare utile un bilancio delle azioni adottate a livello nazionale che li hanno consentiti nella prospettiva di consolidare quanto fin qui ottenuto e stimolare ogni possibile ulteriore avanzamento, individuare cosa ancora può e deve essere fatto per assecondare un processo di crescita.

Avuto riguardo al settore più propriamente marittimo, di particolare significato, negli ultimi anni appaiono: la legge n° 30/98 riguardante tra l'altro l'istituzione del Registro internazionale di immatricolazione delle navi, condizioni contrattuali del personale marittimo, benefici per imprese armatoriali, ecc.; la legge n° 413/98 concernente rifinanziamento degli interventi per l'industria cantieristica ed armatoriale e l'attuazione della normativa comunitaria di settore; la legge n° 522/99 concernente misure di sostegno all'industria cantieristica ed armatoriale ed alla ricerca applicata nel settore navale; e le misure di sostegno al miglioramento qualitativo della flotta attraverso sussidi alla demolizione delle navi cisterna più obsolete di cui alla legge n° 51/2001; la legge n° 88/2001 concernente nuove disposizioni in materia di investimenti nelle imprese marittime.

Tali misure hanno contribuito in modo significativo a migliorare la capacità competitiva dell'armamento nazionale e settori collegati, con benefici indiretti per l'economia marittimo - portuale in generale.

Considerando invece il più vasto comparto del trasporto nel suo complesso e della logistica, il risultato più significativo raggiunto è l'adozione del nuovo PGTL.

Valutiamo infatti positivamente la possibilità di uno strumento programmatico di indirizzo che : ha proiezione temporale di medio - lungo periodo; considera le relazioni all'interno del paese, tra l'Italia e i partners comunitari; tra le aree geografiche legate dai flussi di traffico che attraversano il Mediterraneo; è di "livello generale" (e quindi dello Stato) ma indica nelle Regioni "interlocutori essenziali e determinanti"; per quanto riguarda i porti individua in quelli sedi di A.P. le componenti del Sistema Integrato dei Trasporti (SNIT).

Di tale piano proponiamo di valorizzare l'impostazione dinamica, aperta alle implementazioni e agli aggiustamenti che emergeranno necessari ed opportuni dal confronto costante con la realtà evolutiva dei traffici nonché con le Regioni e gli enti locali.

Ulteriore risultato positivo, di cui lo stesso PGTL ne individua le coordinate, è il così detto "Progetto delle Autostrade del Mare", che rappresenta anche una importante opportunità per il futuro del settore marittimo e per la portualità nazionale.

Con riguardo a questo tema, si prende atto dell'intendimento del Ministro Lunardi di dare corso ad iniziative che consentano l'implementazione del cabotaggio marittimo, rimuovendo le criticità già in passato evidenziate dalle associazioni di categoria, compresa Assoporti, e dagli operatori.

Naturalmente anche in coerenza con le indicazioni comunitarie, in ultimo scaturenti dal recentissimo "Libro Bianco", è opportuno che il cosiddetto "progetto delle Autostrade del mare" non venga letto solo in funzione dello sviluppo del trasporto marittimo interno, ma pure in funzione dello sviluppo del trasporto marittimo a corto raggio infracomunitario ed inframediterraneo.

A comprova della riconosciuta valenza di questi segmenti di mercato marittimo si ricorda che Assoporti insieme con Confitarma, Fedarlinea e Federagenti è socio fondatore dell'Ufficio per la promozione del Trasporto Marittimo a Corto Raggio.

A proposito delle "Autostrade del mare", nella recente riunione sulla tematica organizzata dal Ministro Lunardi, Assoporti ha ribadito quelle che, a suo avviso, sono le azioni che occorre mettere in atto per la realizzazione del progetto, le quali in estrema sintesi riguardano:

  • investimenti mirati all'adeguamento di infrastrutture e sovrastrutture portuali alle esigenze del traffico di cabotaggio nazionale e Short Sea Shipping;

  • interventi ed investimenti finalizzati all'eliminazione di strozzature nei collegamenti, stradali e ferroviari, tra porti e rispettivi retroterra;

  • eliminazione, laddove ancora esistenti, di vincoli procedurali e burocratici legati alle operazioni di arrivo e partenza delle navi e di imbarco/sbarco delle merci, nonché accelerazione delle procedure amministrative attraverso l'utilizzazione delle tecnologie informatico/telematiche;

  • contenimento dei costi delle operazioni portuali e dei servizi alla nave;

  • sostegno ad una "politica" di alleanze tra autotrasportatori, vettori marittimi e ferrovie;

  • promozione di azioni di marketing e sensibilizzazioni congiunte (Autorità Portuale o Marittima, vettori, operatori ed utenti);

  • intraprese private e pubbliche per disporre di naviglio adeguato;

  • valutare e monitorare l'incidenza dei costi esterni relativi alle varie modalità di trasporto, al fine di una corretta imputazione dei costi stessi, secondo i recenti orientamenti espressi a livello comunitario.



Con riferimento al settore portuale.

Un sintetico bilancio di quanto negli ultimi anni è stato fatto nel e per il settore portuale a livello nazionale non può che partire dalla L. 28.01.1994, n° 84 di riforma dell'ordinamento portuale e dalle successive modificazioni, ultima la L. 30.06.2000, n° 186 che chiude, per quanto riguarda il lavoro portuale, il processo legislativo di riforma del settore.

Riteniamo, ed ormai si può dire che sia opinione consolidata, che i positivi risultati rammentati in premessa per quanto riguarda volumi di traffico e collegamenti, in parte sono riconducibili all'andamento del trasporto marittimo a livello mondiale, ma in misura significativa siano stati resi possibili dalle rilevanti modifiche apportate al sistema portuale italiano dalla L. 84/94 e successive modificazioni.

Senza voler entrare nella dettagliata illustrazione delle norme, i punti nodali del dettato normativo sono:

  • la netta separazione dei compiti autoritativi, di programmazione, controllo, coordinamento, promozione e manutenzione delle parti comuni da quelli economici ed imprenditoriali che si svolgono nei porti;

  • l'attribuzione dei compiti autoritativi nei principali porti, sicuramente di rilevanza economica internazionale o nazionale, alle Autorità Portuali, figure nuove nell'ordinamento, tipico esempio di organismo periferico composito, cui il legislatore ha conferito il compito di perseguire finalità statali conformandone però gli organi in modo tale da consentire, per quanto possibile, il coordinamento con le esigenze delle amministrazioni e delle comunità locali nonché degli operatori economici e dei lavoratori nella logica della collaborazione sinergica tra il porto (territorio ed entità amministrativa), le comunità territoriali circostanti, le parti sociali;

  • l'affidamento dei compiti economici ed in primo luogo dello svolgimento delle operazioni portuali di handling, e con la L. 186/2000 dei servizi complementari ed accessori a tali operazioni, alle imprese private in un mercato aperto alla concorrenza regolata in ragione delle finalità generali cui il porto risponde, con facoltà alle imprese di disporre di personale proprio e quindi con piena responsabilizzazione della gestione del fattore lavoro;

  • il riconoscimento a livello legislativo della figura del terminalista, impresa autorizzata a produrre per se e per altri operazioni e servizi in un'area portuale in concessione;

  • la trasformazione delle ex Compagnie e Gruppi portuali in imprese ed il loro ingresso nel mercato dei fornitori di operazioni portuali, trasformazione favorita anche con l'ausilio di ammortizzatori sociali o provvedimenti di esodo ritenuti ammissibili dall'UE;

  • la promozione, da ultimo con la richiamata L. 186/2000, di cosiddetti "pool di manodopera", strumenti che pur variamente regolati, in relazione alle realtà e tradizioni dei vari paesi, esistono nei porti europei, al fine di assicurare un'adeguata risposta al non uniforme e non costante andamento delle attività portuali.

L'impianto normativo, fin qui richiamato nei suoi tratti essenziali, riteniamo abbia contribuito alle buone performances ed ai risultati ricordati nelle premesse apprezzati nel complesso dalla clientela portuale. Esso ha reso possibile: prima il processo ormai ultimato di privatizzazione di tutte le attività di handling nonché della quasi totalità delle altre attività portuali; quindi il processo di terminalizzazione che ha caratterizzato diversi scali nazionali, quelli in cui le dimensioni e l'assetto del territorio portuale consentivano ciò; infine l'acquisizione del controllo societario in diversi tra i maggiori terminali portuali italiani da parte di grandi operatori mondiali nel settore della logistica marittima e terrestre.

Inoltre si è registrato l'inserimento di un accresciuto numero di imprese non terminalistiche (parte come detto direttamente derivate dall'ex Compagnia) e quindi una maggiore e differenziata offerta/concorrenza che ha prodotto una diminuzione dei costi di handling, l'aumento di produttività, l'apporto di investimenti privati. In questo ambito non secondari sono stati l'azione promozionale, di pianificazione e programmazione posta in essere dalle A.P. nelle realtà portuali ove presenti, nonché un costruttivo clima sociale.

In estrema sintesi si può sostenere che, pur nelle more dell'attuazione di diverse singole norme della legge, questione sulla quale ci soffermeremo più avanti e fatte salve eventuali modifiche semplificative, si è posto in essere un processo di "efficientamento operativo" all'interno del quale un ruolo importante è stato giocato dal soggetto A.P.

A tale riguardo sembra utile citare dalla Relazione annuale dell'Amministrazione vigilante sull'attività delle A.P., pur risalente al 1999: "con riferimento ai soli porti sedi di A.P., …. hanno assorbito il 70% dell'intero traffico nazionale (67% di prodotti petroliferi e 74% delle altre merci), si evidenzia che, se l'incremento del volume complessivo del traffico è stato pari a quello dell'intero sistema portuale la composizione interna si differenzia, infatti nei porti in questione mentre i prodotti petroliferi crescono del 23% le altre merci - i più ricchi traffici - crescono rispetto al 1985 di ben il 59%".

Altro elemento positivo in un bilancio sull'evoluzione recente della portualità è il processo di "efficientamento fisico e infrastrutturale" dei porti maggiori avviato, in forza delle risorse rese disponibili con l'art. 9 della L. 413/98, dopo anni di carenza in tema d'investimenti infrastrutturali portuali.

Questa operazione di "riallineamento infrastrutturale", fortemente voluta da Assoporti, è stata già oggetto di trattazione nella nostra Assemblea dello scorso anno.

Da quella data, di fatto, può farsi decorrere il momento di avvio effettivo dell'attuazione di quel programma. Solo il 1° giugno 2000 è stato perfezionato, con l'avvenuta registrazione, il provvedimento di definitiva determinazione delle disponibilità finanziarie che ciascuna A.P. poteva destinare ai singoli interventi indicati nel programma approvato con il precedente decreto del 27 ottobre 1999.

Ad oggi è possibile una prima valutazione che vede la quasi totalità delle A.P. aver dato corso all'avvio delle procedure di aggiudicazione dei lavori; la maggioranza dei progetti in avanzata fase di aggiudicazione; molti lavori affidati ed avviati; poche situazioni di sofferenza quasi sempre riconducibili a problemi esterni alle A.P.

Il rifinanziamento, reso disponibile da poche settimane, del programma di "riallineamento", in forza delle leggi finanziarie degli anni 2000 e 2001, che riguarda 25 porti (23 sedi di A.P. e 2 ove insistono Aziende Speciali Camerali) costituisce un ulteriore considerevole risultato positivo. Di grande rilevanza è anche il fatto che, invece del finanziamento di singoli progetti, si è scelto di mettere a disposizione delle A.P. fondi da destinare, nel quadro degli indirizzi dati dal PGTL, alla realizzazione dei propri programmi operativi, strumenti adottati dal Comitato Portuale e quindi con il concorso di tutti i soggetti in esso rappresentati. Si prefigurano quindi: una gestione più elastica delle risorse ed un adattamento alle mutevoli necessità di ogni porto; la possibilità di integrare risorse provenienti da altre fonti; la realizzazione anche di interventi integrati porto - territorio; la possibilità di ricorso all'utilizzo, ove possibile e conveniente, di forme di finanziamento alternative ai mutui.

Con lo sguardo rivolto al futuro, va subito detto che il rifinanziamento dell'art. 9 della L. 413/98 sin qui operato non consente di considerare completato il necessario riallineamento infrastrutturale, sia alla luce dei programmi operativi considerati in sede di redazione del PGTL; sia delle loro successive revisioni, nonché tenuto conto delle esigenze connesse alla realizzazione del cosiddetto "progetto delle Autostrade del Mare".

Considerato questo e le indicazioni che emergono in sede europea circa l'assimilazione del finanziamento pubblico di infrastrutture agli aiuti di Stato, si motiva la richiesta forte e determinata al Governo ed al Parlamento di chiudere il processo di riallineamento fin dalla prossima legge finanziaria, rendendo disponibili con essa a tale fine almeno 3.000 miliardi di risorse effettivamente spendibili per opere portuali di valenza generale, per il completamento, la riqualificazione o la specializzazione di opere a servizio dei traffici, specie RO-RO, per il miglioramento dei collegamenti viari e ferroviari tra i porti e le reti infrastrutturali.


Quel che resta da fare:

Per andare oltre la logica di puro rendiconto di quanto è stato fatto, si intende dedicare il prosieguo di questa relazione ad un breve esame di cosa resta ancora da fare per completare la riforma portuale e di alcuni nodi/temi che devono essere risolti per consentire un agevole sviluppo della portualità.



Un naturale compimento della riforma.

Il problema delle risorse delle Autorità Portuali.

A fronte dei molteplici compiti attribuiti alle Autorità Portuali il legislatore ha loro riconosciuto quali risorse disponibili: i canoni di concessione delle aree demaniali e delle banchine ricomprese nella propria circoscrizione; i canoni delle autorizzazioni rilasciate; il gettito delle tasse sulle merci imbarcate e sbarcate nel rispettivo porto, peraltro per i primi 10 anni (fino al 31.12.2003) nella misura del 50 %, e per i compiti di manutenzione delle parti comuni, un contributo dell'Amministrazione dello Stato, spesso inferiore all'effettivo fabbisogno.

Al di là dell'insufficienza del complessivo volume di queste risorse, che contraddice la dichiarata ma solo formale autonomia finanziaria delle A.P., di fatto tale sistema non consente di reimettere nel circuito portuale la ricchezza che le attività del porto generano rendendo frequentemente mero esercizio teorico i complessi processi di pianificazione e programmazione, e l'attuazione di azioni tese a coordinare lo sviluppo del territorio portuale con le altre infrastrutture territoriali.

La legge recante "misure in materia fiscale" (L. 21.11.2000, n° 342), all'art. 100, ha previsto l'attuazione della riforma delle tasse e dei diritti marittimi e l'individuazione "di un sistema di autonomia finanziaria……per il finanziamento delle opere infrastrutturali contenute nei piani regolatori e nei piani operativi triennali".

Più precisamente, con quella norma è stata affidata al Governo la delega ad emanare un regolamento di riforma del sistema delle tasse e dei diritti marittimi volto a semplificare lo stesso sistema di tassazione e le procedure di riscossione; a definire la quota da attribuire al bilancio delle A.P.; ad individuare un sistema di autonomia finanziaria per le medesime A.P.

Gli obiettivi di attribuzione alle A.P. delle tasse e la prevista autonomia finanziaria corrispondono ad indicazioni già contenute nel DPEF 1999-2001 e nel PGTL e sono finalizzate a consentire alle A.P. rispettivamente: di fare fronte ai compiti di manutenzione delle parti comuni dell'ambito portuale senza ricorrere ai fondi statali; di finanziare alcune opere portuali contenute nei PRP e nei POT.

La previsione normativa in parola rappresenta quindi il primo passo di un processo, che da tempo Assoporti ha proposto, di semplificazione e di devoluzione alle A.P. delle tre c.d. "tasse portuali", nonché di una quota dei diritti doganali gravanti sulle merci, il tutto finalizzato a dare alle A.P. maggiore certezza di flussi finanziari che sarebbero legati al traffico che fa capo a ciascun porto e quindi alla ricchezza che il porto genera nel territorio.

All'interno di questo si dovrebbero prevedere meccanismi che consentano di assicurare anche alle A.P. istituite nella Regione Autonoma Siciliana la devoluzione di somme corrispondenti all'intero gettito delle c.d. "tasse portuali" e della quota, da individuarsi, della ricchezza prodotta dalle attività di quei porti che, ad oggi in buona parte, affluiscono alla Regione.

Il minore introito per l'erario conseguente alla "devoluzione" delle cosiddette tasse portuali verrebbe compensato per buona parte dal risparmio relativo al contributo (ex art. 6 - 1° comma, lett. b - L. 84/94) del Ministero dei Lavori Pubblici attualmente riconosciuto alle A.P. per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni degli ambiti portuali.

Si osserva che, a completamento del processo di realizzazione dell'autonomia finanziaria, attraverso una pur graduale "devoluzione" alle A.P. delle ricchezze generate dal porto, alcuni investimenti statali per opere infrastrutturali o tutti (a seconda della misura della devoluzione) verrebbero in futuro realizzati dalle A.P. direttamente e quindi non sarebbero a carico, come avviene oggi, dei Ministeri competenti.

Le basi su cui dovrà essere definita la misura della devoluzione delle ricchezze generate dai porti alle A.P. non potranno, a nostro avviso, che essere proporzionate alle varie voci di entrata affluenti alle dogane.

L'attuazione dell'autonomia finanziaria delle A.P., da realizzarsi attraverso la delega conferita al Governo dall'art. 100 della L. 342 del 2000, rimane ad avviso di Assoporti la priorità imprescindibile per il completamento del disegno di riforma.



Il lavoro portuale

Altra necessaria azione di completamento della legge di riforma è l'attuazione di quanto previsto dagli artt. 16 e 17 L. 84/94 come novellati dalla L. 186/2000 e dalle altre previsioni della legge medesima.

Come noto gli artt. 2 e 3 della L. n° 186/2000 hanno apportato modifiche agli artt. 16 e 17 della L. n° 84/94, e tra l'altro introdotto la categoria dei cosiddetti servizi portuali, cioè quelli riferiti a prestazioni specialistiche, complementari ed accessorie al ciclo delle operazioni portuali, nonché la disciplina della fornitura del lavoro portuale temporaneo, dando così attuazione ad obblighi scaturenti in capo alla Repubblica Italiana a seguito di rilievi mossi dalla Commissione U.E.

Successivamente (decreto del 06.02.2001 n° 132, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 19.04.2001), il M.T.N. ha adottato il regolamento concernente la determinazione dei criteri vincolanti per la regolamentazione da parte delle autorità portuali e marittime dei servizi portuali, ai sensi dell'art. 16 della L. 84/94 e quindi (circolare del 21.07.01) la competente struttura ministeriale ha fornito alcune indicazioni ai fini dell'applicazione del suddetto regolamento.

Le regole introdotte con la legge sono indubbiamente complesse. Esse si devono calare in realtà locali che non sono omogenee, sia in dipendenza della peculiarità delle singole entità portuali e loro assetti organizzativi, sia tenuto conto delle norme che si sono succedute nel tempo. Inoltre la disciplina dei servizi portuali (e specificatamente la loro individuazione) si lega alla disciplina del lavoro portuale temporaneo che ai sensi dell'art.17 comma 10, dovrà essere precisata a livello locale da ciascuna autorità portuale (ovvero marittima). In considerazione di queste complessità e del rinvio ad una disciplina di livello locale è chiaro che si prefigurano soluzioni diversificate di regolamentazione a livello locale sia dei "servizi portuali" che della fornitura del lavoro portuale temporaneo. Nell'ambito delle coordinate generali fornite dalle relative disposizioni nazionali già emanate, ci sembra che il rispetto e la considerazione della peculiarità di ogni porto costituisca un elemento che consentirà l'attuazione delle previsioni normative.

Attende quindi nelle prossime settimane e mesi in capo alle A.P. il compito difficile e delicato di dare attuazione a queste nuove disposizioni. Si tratta, tuttavia, di un processo obbligato, al cui positivo compimento sono chiamate e si impegneranno le A.P./A.M.. Un atteggiamento costruttivo e un analogo impegno è chiesto alle imprese portuali e alle OO.SS., ciascuno secondo le proprie responsabilità, cercando comunque di evitare conflitti e confermare i successi prodotti dal riordino della legislazione portuale nazionale.

Affinché le A.P. possano svolgere al meglio questo compito appare necessario vengano emanati: il decreto contenente le norme per l'istituzione e il funzionamento della Agenzia per la fornitura del lavoro portuale temporaneo (comma 5 art. 17), ed il decreto (previsto dal comma 1, art. 18) contenente le norme attuative in materia di concessioni di aree e banchine portuali.

Direttamente collegata con il problema dell'attuazione di quanto previsto dal nuovo art. 17 circa la disciplina della fornitura del lavoro portuale temporaneo è la definizione delle modalità di retribuzione delle giornate di mancato avviamento al lavoro dei lavoratori impiegati presso le imprese o le Agenzie ex art. 17, L. 84/94, secondo quanto previsto dal comma 15 dello stesso articolo.

La questione, assume connotati di certa e rilevante delicatezza.

Come noto l'art. 17, comma 15 chiama le parti sociali a individuare le modalità di retribuzione delle giornate di mancato avviamento e, le organizzazioni sottoscrittrici del CCNL unico di riferimento dei lavoratori dei porti (stipulato dopo laboriosa e non facile trattativa) che regola i rapporti di lavoro tra le imprese di cui agli art. 16 e 18, le Autorità Portuali, i soggetti dell'art.17 ed il personale da essa dipendente, hanno avviato presso il Ministero del Lavoro approfondimenti, per cercare di addivenire ad una definizione che abbia come riferimento il medesimo CCNL, ma anche l'esigenza di non gravare il sistema di oneri tali da porlo fuori mercato.

L'individuazione di una soluzione, tenendo conto di queste esigenze, è problema che non può essere ignorato e non è indifferente per il paese e per il Governo se si tiene conto che i lavoratori portuali hanno sin ora usufruito di un ammortizzatore sociale a carico dello Stato. In questa fase si profila un'ipotesi (da affinare e da verificare nel meccanismo di funzionamento) che responsabilizza le imprese ed i lavoratori, ma prevede un impegno/sostegno dello Stato, affinché questi lavoratori possano beneficiare in modo strutturale e non episodico di adeguati ammortizzatori sociali. Per ora possiamo solo parlare di un'ipotesi di lavoro da valutare al pari di altre che potranno emergere al tavolo di confronto e come tale si prospetta, ribadendo le necessità di trovare una soluzione : economicamente compatibile con gli ambiti concorrenziali sopranazionali in cui operano i porti e le imprese in essi operanti; che comunque non intacchi le risorse delle Autorità Portuali, neanche quelle che si auspica saranno disponibili allorché sarà completato il disegno di autonomia finanziaria.

Non mi soffermo ulteriormente su questo tema per esigenza di sintesi e tenuto conto, come detto, che sono ancora necessarie verifiche ed affinamenti. Ne sottolineo tuttavia nuovamente l'importanza.



Programmazione portuale

Tema riconducibile all'insieme delle azioni da valutare è quello della programmazione portuale e delle relazioni con quella territoriale circostante.

Nell'affrontare questa problematica vanno tenuti presenti due aspetti:

  • le funzioni attribuite legislativamente alle A.P. in punto programmazione e pianificazione portuale riguardano porti di rilevanza economica internazionale e nazionale, inseriti nella rete TEN-T e che quindi rivestono una riconosciuta valenza che va oltre il naturale soddisfacimento dello sviluppo di economie locali e regionali;

  • ad oggi il coordinamento e le interrelazioni tra la programmazione portuale e quella territoriale è realizzato con l'intesa tra l'A.P. ed il Comune; con l'art. 5, comma 2, a mente del quale le previsioni del PRP non possono contrastare con gli strumenti urbanistici vigenti; mediante il complessivo iter procedurale di perfezionamento del PRP che ha origine nel Comitato Portuale (all'interno del quale sono rappresentate la Regione, la Provincia ed i Comuni) e si conclude con l'approvazione della Regione.

Il legislatore attraverso l'art. 5 ha inteso riconoscere la specificità di tale processo di pianificazione ed il peculiare ruolo dell'Autorità Portuale, in considerazione della forma di decentramento che essa rappresenta.

Infatti ha voluto esplicitamente salvaguardare e confermare il ruolo delle A.P. con l'art. 105, comma 1, del decreto legislativo 112/98 riguardante "conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali".

Potrebbe essere utile una valutazione critica circa quei punti della L. 84/94 che riguardano la programmazione portuale e le relazioni con quella territoriale, per dare risposta a difficoltà emerse nella pratica quali : l'incertezza dei tempi di perfezionamento del PRP e delle singole fasi della procedura (con particolare riguardo alla VIA); i rapporti tra PRP ed altri strumenti di pianificazione di settore e del territorio; le modalità di soluzione di eventuali dissonanze tra le previsioni di strumenti di pianificazione diversi.

Comunque, il ruolo delle A.P. va salvaguardato e valorizzato, anche nella prospettiva futura di un nuovo assetto in senso federale dello stato, nonché nell'ambito del "disegno di legge obiettivo" attualmente all'esame del Parlamento.

Si guarda con attenzione a questo d.d.l. che potrebbe aprire il campo alla semplificazione di alcune procedure, pur tenuto conto che talune previsioni hanno portata limitata nel tempo. Tuttavia riteniamo che anche in questo caso sia indispensabile si tenga in adeguato conto la specificità delle A.P. quali enti settoriali portatori di interessi generali, di istanze delle amministrazioni locali e degli operatori.

Ancora con riguardo alla programmazione territoriale ed aspetti connessi, va fatto cenno alla circostanza che, a mente dell'art. 105 del decreto legislativo 112/98 come modificato dall'art. 9 della L. 88/2001, a partire dal 1° gennaio 2002 per i porti non di rilevanza economica internazionale e nazionale (e quindi sicuramente con esclusione di quelli sede di A.P.) alle Regioni ed agli Enti Locali competeranno oltre alle funzioni di programmazione, pianificazione e progettazione infrastrutturale, anche il rilascio di concessioni di beni demaniali marittimi.




---- o ---- o ---- o ----



A questo punto rammentiamo altri argomenti che, con riguardo a diverse norme successivamente intervenute, necessitano di soluzioni o chiarimenti.

Alcuni di questi argomenti sono già stati sottoposti all'attenzione della struttura ministeriale e recentemente ai vertici politici del Ministero:

  • L'art. 10 della L. 16.03.2000, n° 88 in materia di concessioni;

  • L'art. 18, comma 3 della L. 388/2000 (finanziaria 2001) riguardante l'ICI sulle concessioni demaniali marittime;

  • Il tema della qualificazione tributaria dei canoni di concessione demaniale;

  • L'individuazione compiuta delle rispettive sfere di competenza dell'AM e dell'A.P., ove istituita;

  • Diverse tematiche ambientali.

Con la legge 16.03.2000, n° 88 art. 10 sono state modificate previgenti norme prevedendo il rinnovo automatico e le proroghe della durata degli atti di concessione. La novazione normativa sembra non possa riferirsi alle concessioni rilasciate dalle A.P. per aree demaniali marittime ricomprese nella propria circoscrizione ed in particolare a tutte le concessioni di aree e banchine per l'effettuazione di operazioni portuali (terminalisti) ex art. 18, L. 84/94.

Per la sua importanza si ritiene che la questione meriti uno specifico chiarimento nel senso sopraindicato.

Riguardo al tema dell'ICI sulle concessioni demaniali marittime, l'art. 18, comma 3 della L. 388/2000 (finanziaria 2001) indica nel "concessionario" il soggetto passivo ai fini del pagamento "nel caso di concessione su aree demaniali".

Le A.P., comunque non classificabili soggetti passivi ai fini ICI, sono indirettamente coinvolte dalla questione per l'aggravio che l'ulteriore imposta comporta per i concessionari. La norma innovativa male si colloca, dal punto di vista sistematico e dei principi generali, nel contesto dell'intero Decreto legislativo n° 504/92 di cui integra l'art. 3. Restano inoltre non chiari: l'esatto ambito di applicazione e i criteri di determinazione della base imponibile.

La mancanza di elementi certi non favorisce l'esatta quantificazione dei costi da parte degli operatori; si ritiene quindi opportuno un chiarimento frutto di un confronto tra l'Amministrazione finanziaria e il MIT.

In tema di qualificazione tributaria dei canoni di concessione demaniale vi è stata recentemente una risoluzione dell'Agenzia delle Entrate, pur riferita ad un caso specifico, che ritenendo una A.P. ente pubblico economico conclude per l'imponibilità ai fini dell'IVA dei canoni concessori.

Pur potendo fare affidamento sulla prevalente dottrina e su avvisi di segno opposto forniti tempo addietro dal vigilante Ministero dei Trasporti e da altri uffici dell'Amministrazione finanziaria, tutti concordi nell'escludere la qualificazione "economica" delle A.P., e conseguentemente la non applicabilità dell'IVA per carenza del requisito soggettivo, non sfugge la necessità di un definitivo chiarimento necessario anche ai fini del trattamento tributario in genere cui sono soggette le A.P.

La tematica dell'individuazione delle sfere di competenza dell'A.M. e dell'A.P., nei porti ove questa è istituita, costituisce argomento di dibattito non nuovo di fatto innescatosi con l'emanazione della L. 84/94. Al riguardo si prende atto di un tentativo di soluzione, attraverso una specifica circolare - direttiva dell'allora Ministero dei Trasporti, risalente al 1997, non perfezionato.

A partire da quella circolare da attualizzare (essendo per esempio intervenuto il Decreto Legislativo 272/99), si ritiene opportuno riaffrontare il tema in una logica che, privilegiando il principio dell'intesa in sede locale tra A.P. ed A.M., individui soluzioni adeguate alle responsabilità anche in materia di sicurezza delle attività portuali e in generale del porto nel suo complesso, attribuite all'A.P. dalla L. 84/94 e da norme successive, garantendo all'A.P. adeguati strumenti che consentano di assicurare il rispetto delle regolamentazioni dalla stessa adottate. Tutto ciò tenendo in debito conto che a mente della L. n° 84/94 spetta al Presidente dell'A.P. provvedere "al coordinamento delle attività svolte nel porto dalle pubbliche amministrazioni" e che alle A.P. è comunque trasferita "l'amministrazione dei beni del demanio marittimo compresi nella - propria - circoscrizione territoriale".

Circa le tematiche ambientali e l'impatto di specifiche previsioni in materia sulla portualità non si ritiene utile ripetere considerazioni già svolte da Assoporti, anche pubblicamente in sede di Assemblea, circa l'attenzione che le A.P. riconoscono alla tutela dell'Ambiente.

Merita solo rammentare, a testimonianza di ciò, che Assoporti è tra quanti hanno sottoscritto "l'accordo volontario per l'attuazione di interventi finalizzati al conseguimento di più elevati standard di sicurezza ambientale in materia di trasporti marittimi di sostanze pericolose" che anticipa, su base concordata volontaria, normative in materia di navi con standard di sicurezza ambientale più elevate.

Non si può comunque nascondere in materia d'ambiente la necessità di:

individuare modalità di attuazione che non costituiscono aggravio per le attività portuali ed incongrue attribuzioni di responsabilità alle A.P. a seguito dell'estensione ai porti industriali e petroliferi della normativa in materia di rischi di incidenti rilevanti (c.d. "Seveso II"); semplificare e sveltire i procedimenti amministrativi preordinati alla realizzazione degli escavi nei porti e quelli in materia di VIA.

Riguardo agli escavi ed alla VIA appare necessario valutare ogni soluzione alla luce delle modificazioni delle dimensioni e delle altre caratteristiche del naviglio che impongono ai porti di rivedere anche le proprie caratteristiche e profili strutturali.

---------------

Infine, ultimi aspetti su cui ci s'intende brevemente soffermare sono quelli che discendono dalla proposta di Direttiva europea sull'accesso al mercato dei servizi portuali, che tanto ha impegnato e sta impegnando quanti operano a diverso titolo nella portualità nel corso di quest'anno.

Sia in sede di associazione dei porti europei (ESPO) sia ai Parlamentari italiani della Commissione trasporti del Parlamento Europeo abbiamo reso noto le nostre principali osservazioni ai contenuti della proposta di direttiva.

I principi che informano la Direttiva sembrano condivisibili. In particolare si condivide l'intendimento di istituire una cornice di riferimento comune ai diversi partners europei che disciplini in modo obiettivo trasparente e non discriminatorio l'accesso al mercato dei vari servizi portuali, che ha implicazioni strategiche, tenendo in debito conto elementi quali la sicurezza marittima, gli aspetti ambientali, la protezione sociale. Parimenti si valuta favorevolmente l'indirizzo inteso a tenere distinti i compiti operativi-gestionali da quelli autoritativi del cosiddetto "ente di gestione" del porto, che è anche funzionale alla creazione di eque condizioni di concorrenza.

Entrambe queste ipotesi sono conformi ai principi ispiratori della L. 84/94.

Ciò non può essere indifferente al fine di una valutazione della stessa legge anche per il futuro.

Di contro non si ritengono condivisibili indicazioni, previsioni specifiche e di dettaglio contenute in diversi articoli, tra le quali si citano a titolo esemplificativo e non esaustivo : la possibile assoluta non regolata autoproduzione; l'inadeguata attenzione nei confronti della funzione svolta dai "Pool" di m.o. portuale o organismi similari; l'obbligo di almeno due fornitori di servizi "per ciascuna categoria di merci"; la previsione di un regime transitorio tale da generare contenziosi e significative ripercussioni d'ordine socio-economico; l'ipotesi di un ulteriore livello autoritativo.

In sintesi, si reputa necessaria una rivalutazione del principio di sussidiarietà (tanto più logica atteso che la stessa U.E. non ritiene necessario un sistema di regole identiche neanche a livello di singolo paese) e molteplici aggiustamenti puntuali del testo della Direttiva; con ciò senza limitare il campo di applicazione della stessa ai servizi tecnico-nautici come invece vanno prefigurando emendamenti formulati in sede di dibattito nella Commissione del Parlamento Europeo.

Questi ultimi servizi hanno indubbiamente una componente ed una funzione economica.

Ma è altrettanto certa la loro funzione di sicurezza, recepita dal nostro legislatore nel novellato art. 14, L. 84/94 che li ha definiti di interesse generale.

Dalla componente e dalla funzione economica deriva quindi l'attenzione a che si addivenga, possibilmente in un breve arco temporale, ad una sempre maggiore razionalizzazione ed ove possibile al contenimento del costo di tali servizi.

Comunque le tematiche del "Port Package" ed in particolare la proposta di direttiva in argomento richiederebbero una trattazione molto ampia e diffusa, da svolgersi in apposita e ravvicinata occasione.

Noi suggeriamo che un approfondimento ed un confronto avvenga ad un tavolo nazionale al quale siano presenti tutte le associazioni/organizzazioni del settore direttamente interessate e che ciò venga promosso dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Qualora ciò non avvenisse, riteniamo utile e ci dichiariamo disponibili come Assoporti a organizzare un apposito incontro con le predette associazioni ed organizzazioni, al quale non mancheremo di invitare l'Amministrazione, al fine di ricercare, ove possibile, orientamenti consonanti su talune modifiche alla proposta di direttiva da suggerire al nostro Governo per la posizione che esso vorrà esprimere in sede europea, tenendosi conto delle normative nazionali esistenti nel settore portuale.

--------------

Concludendo, e per estrema sintesi di principali argomenti toccati (senza voler trascurare gli altri sottoposti), noi riteniamo necessario e facciamo appello al Parlamento ed al Governo affinché, nell'ambito delle rispettive funzioni e prerogative:

  • si completi il quadro ordinamentale e normativo concernente la realizzazione dell'autonomia finanziaria delle A.P.;

  • si faccia chiarezza sul rapporto tra Piani Regolatori Portuali e strumenti urbanistici territoriali, avendo riguardo al necessario sviluppo dell'economia marittimo-portuale;

  • si completi il piano di riallineamento infrastrutturale dei porti, di cui alla legge n° 413/98, stanziando con la prossima legge finanziaria almeno altri 3.000 miliardi circa effettivamente spendibili per i maggiori scali nazionali;

  • s'individuino, con l'ANAS, le Autostrade, le Ferrovie, le rappresentanze delle Regioni e con Assoporti, i progetti ed i finanziamenti per superare le strozzature nei collegamenti porti-territori, al fine dello sviluppo del progetto "Autostrade del Mare";

  • si armonizzino le norme che potranno scaturire dalla riforma federale dello Stato rispetto ai compiti e funzioni attribuite alle Autorità Portuali.


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Con questa relazione, come palese, non ho inteso esaminare tutte le questioni che riguardano il settore portuale e il più ampio contesto del mondo dei trasporti in cui esso è inserito, ne ho citato dei confronti avuti con le Amministrazioni, le altre Associazioni di categoria e sindacali su particolari argomenti, associazioni che ringrazio per l'attenzione, per la collaborazione fornita nell'affrontare le problematiche che ci accomunano. Rivolgo un sentito ringraziamento al Dr. Provinciali e al Dr. Di Virgilio per il livello di comprensione e ascolto riservatoci tanto quando hanno lavorato in due distinte Amministrazioni quanto ora nel neo istituito Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Un grazie affettuoso agli associati, ai colleghi, a partire dai componenti del nostro Consiglio Direttivo, ed ai collaboratori che con tanta dedizione operano per la nostra associazione.

Formulo l'auspicio di buon lavoro a tutti voi e a noi stessi.

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FROM THE HOME PAGE
In October, freight traffic in the ports of Genoa and Savona-Vado decreased by -1.8%
Genoa
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Brussels
He is vice president and CEO of Contargo
A Maersk Line ship has returned to transit the Suez Canal
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Ismailia
Rabie: Normal traffic levels will be reached in the region in the second half of 2026
Hanseatic Global Terminals acquires 50% stake in company developing new Brazilian port of Imetame
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Hamburg
A container terminal will be built and will become operational in mid-2028
In the third quarter, freight traffic in the port of Civitavecchia decreased by -3.0%
Civitavecchia
Bulk cargo decreased and rolling cargo increased. Volumes increased at the ports of Fiumicino and Gaeta.
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Haifa
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Africa Global Logistics to design and build three docks at Tanzania's new Bagamoyo port
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T&E: European e-fuel production projects insufficient for shipping decarbonization
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Padua
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Sea-Intelligence: By 2025, the container ship deployment model will have radically changed.
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Brussels
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Seoul
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Bern
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La Defense
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Trieste
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Taipei
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MSC Cruises orders Meyer Werft to build four cruise ships with options for two more
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Rome
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Brussels
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Durban
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The ZIM Board of Directors confirms that it has received multiple expressions of interest in purchasing the company, including one of a strategic nature.
In the third quarter, freight traffic in the port of Bremen/Bremerhaven grew by +5.7%
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Bremen
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CSSC and COSCO sign cooperation agreement for the construction of 87 ships
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Palermo
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EU transport ministers approve incentives for trucks by amending the directive on dimensions and weights.
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Genoa
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Rome
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Frankfurt/Zurich
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Brussels
The Council-Parliament agreement provides for a gradual but definitive elimination of Russian gas imports by the end of 2027.
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Genoa
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Livorno
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Rome/Trieste
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The Port Authority of Genoa and Savona opposes the introduction of a three-euro municipal surcharge on ferry and cruise boarding fees.
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Cargo traffic in Chinese seaports grew by 3.8% last October.
Cargo traffic in Chinese seaports grew by 3.8% last October.
Beijing
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London
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Quarterly decline in general cargo traffic at the ports of Genoa and Savona-Vado
Genoa
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Syracuse
An old warehouse will be renovated and redeveloped
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Milan
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Giuseppe Grimaldi confirmed as Secretary General of the Central Tyrrhenian Port Authority
Naples
Unanimous resolution of the Management Committee
Hiab acquires Brazilian loading crane supplier ING Cranes.
Helsinki
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Oslo
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Algiers
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Rotterdam
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Haifa
Receipt of the offer submitted by Glickman and Ungar confirmed
Hapag-Lloyd and Maersk have not set a date for the return of their ships via Suez
Copenhagen/Hamburg
Maersk announces the return of its ships through the Suez Canal starting next month
Ismailia
In October, transits remained unchanged. A 16% increase is expected in November.
After 2035, Russian cargo traffic on the Arctic route could decrease
Moscow/St. Petersburg
The governor of the Murmansk region highlighted this during a meeting with Putin
Diana Shipping offers to acquire all of Genco Shipping & Trading Ltd.
Athens/New York
Planned investment of $758 million for the remaining 85.2% of the capital
At the IMO assembly, Rixi acts as a lobbyist for the party opposed to the European Union ETS system.
London
The election of the new council of the International Maritime Organization is on Friday.
Macquarie Asset Management submits an offer to acquire Australian logistics group Qube Holdings
Sydney
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HMM orders eight 13,400 TEU containerships from HD Hyundai Group
Seoul
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G20 economies' merchandise trade growth in the July-September quarter
Paris
Exports and imports of services are also increasing
Freewheels: New payment terms rules leave hauliers unprotected.
Modena
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The Trump administration unveils a plan for the massive exploitation of offshore oil and gas fields.
Washington
The program covers areas of the outer continental shelf amounting to approximately 514 million hectares.
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Noise
Schedule six rotations per week
Ferry docking slots for Piombino and Elba Island in 2026 have been assigned.
Livorno
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La Spezia
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The new hydrofoil terminal at the port of Messina will be named after a victim of femicide.
Messina
The initiative to remember Omayma Benghaloum
Three new e-RTG yard cranes have arrived at the PSA Venice-Vecon terminal
Venice
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Fincantieri delivers second multipurpose combat ship to the Indonesian Navy
Trieste
Ceremony at the Muggiano shipyard
The employment contract renewal for transport and logistics company managers has been signed.
Rome
Signed today by Manageritalia and Confetra
In June the Grendi group will equip itself with a fifth ro-ro vessel
Genoa
It will have a load capacity of 3,000 linear meters
Brussels has approved the loan to rescue the rail freight company Lineas.
Brussels
Sixty-one million euros granted by the Belgian government
Green Mobility Partners and KKR Partner to Create European Rail Leasing Platform
Frankfurt
American company invests in GMP
Saipem wins offshore EPCI contract in Qatar
Milan
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Wärtsilä sells its Gas Solutions division to German private equity firm Mutares.
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Bank of China finances purchase of Grimaldi Euromed's Grande Melbourne
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GeneSYS Informatica (Fratelli Cosulich) has acquired 51% of the capital of Navimeteo
KSOE wins $466 million order for four container ships
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NYK and Ocean Yield Award Order for Four New LNG Carriers
ONE's Adriatic Service 1 will also make stops at the port of Ancona
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Vard has signed a cooperation agreement with the Norwegian research institute Norce
Ålesund
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Energy transition, regulatory simplification, competitiveness of the maritime industry, and port governance are Confitarma's priorities.
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Genoa
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Stonepeak (Textainer) Completes Acquisition of Seaco
Hamilton
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Abu Dhabi
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EU expands fight against Russian shadow fleet to include operators facilitating its deployment
Brussels
Five more people and four companies fined
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Barcelona
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ICTSI to upgrade the Rio Brasil Terminal container terminal at the Port of Rio de Janeiro
Rio de Janeiro
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SAILING LIST
Visual Sailing List
Departure ports
Arrival ports by:
- alphabetical order
- country
- geographical areas
In the first 11 months of 2025, the Port of Singapore handled over 40.7 million containers (+8.5%)
Singapore
Overall freight traffic decreased by -1.1%
GTS increases the frequency of its intermodal connections between Bari and Verona and Piacenza and Nola.
Bari
The first will increase to six rotations; the second will become daily
The Partnership Body for the Sea Resources of the Eastern Ligurian Sea Port Authority has been established.
La Spezia
Appointment by decree of President Pisano
Agreement between the Port Authority and the Chamber of Commerce to facilitate the entry of an industrial partner into Genoa Airport.
Genoa
It will be signed soon
Paolo Guidi has been elected the new president of Assologistica.
Milan
The Vice Presidents are Sabrina De Filippis, Riccardo Fuochi, Agostino Gallozzi, Paolo Pandolfo, Umberto Ruggerone and Renzo Sartori.
138 kilos of cocaine seized at the port of Civitavecchia.
Rome
Found inside an articulated lorry disembarked from a ship coming from Spain
The decree has been signed for the disposal of dredged sediment from the port of La Spezia at the new breakwater in Genoa.
La Spezia
The transfer of 282,000 cubic meters is planned
Greek CCEC has almost completed its exit from the containership segment
Athens
$814.3 million in proceeds from the sale of 14 full containers in 22 months
GNV Virgo was christened in the port of Palermo
Genoa
GNV's fleet renewal program includes the construction of eight ships
The Livorno Port Center celebrates a decade spent integrating the port and city reality
Livorno
Gariglio (AdSP): in recent years we have managed to create a community atmosphere
Members of the Management Committee of the Northern Tyrrhenian Sea Port Authority have been appointed.
Livorno
The nomination of the member expressed by the Tuscany Region has not yet been received
Fincantieri and WSense reach agreement on underwater monitoring and communication technologies for maritime infrastructure.
Trieste/Milan
Among the objectives, safety, predictability and control in port activities
The entry into force of the EU ETS for construction and road transport has been postponed to 2028.
Brussels/Rome
Confetra, the deferral allows for more rational planning of investments in fleet renewal
Costa Cruises is testing the use of electric trucks to supply ships in the ports of Genoa and Savona.
Genoa
Tests as part of the collaboration with LC3 Trasporti
Collaboration agreement between ALIS and ANITA to promote the development of road haulage and logistics
Rome
Agreement also extended to the field of industrial relations
The Regional Administrative Court for Lazio has accepted Grimaldi's request to suspend the sale of the five Moby ships.
Rome
Appeal aimed at "preventing the consolidation of an irreversible anti-competitive structure"
The launch of the ultra-luxury cruise ship Seven Seas Prestige was celebrated at the Marghera shipyard.
Trieste
It will be delivered next year to Regent Seven Seas Cruises
The last two journeys of the rolling highway on the railway line between Fribourg and Novara will be on Thursday.
Olten
RAlpin, in the company's nearly 25-year history, has transported over two million trucks by rail
Edison signs a contract with Knutsen for the charter of a new LNG vessel
Milan
With a capacity of 174,000 cubic meters, it will be built by Hanwha Ocean
Unifeeder, P&O Ferrymasters and P&O Maritime Logistics will be brought together under the single DP World brand.
Dubai
Project to build a tourist center at the cruise terminal of the Mexican port of Ensenada
Miami/Cancun
Agreement between Carnival Corporation, ITM Group and Hutchison Ports
Lineas and FS Logistix have inaugurated the Modalink terminal joint venture.
Antwerp
Five weekly train rotations between Antwerp and Milan
Marcel Theis will be the new CEO of SBB Cargo International from January 1st.
Olten
He will take over from Sven Flore
In October, freight traffic in the port of Ravenna grew by +13.4%
Ravenna
A rise of +14.5% is expected in November
The conflict over the Genoa Municipality's additional tax on port boarding fees is escalating.
Genoa
Assarmatori, Assagenti, CLIA, Confindustria Genova and Confitarma will not participate in the technical meeting announced by the mayor.
Bulgaria, Greece, and Romania reach agreement on enhanced cooperation within the Black Sea-Aegean Corridor
Brussels
Acceleration of implementation of transport axis projects expected
The Port of Barcelona plans to halve its CO2 emissions by 2030
Barcelona
Private investments of 920 million euros and public investments of 780 million are expected.
Fincantieri reaches agreement with Bahraini ASRY to collaborate in the shipbuilding sector
Trieste
They will evaluate opportunities for the construction of naval vessels and offshore units
In the first year of operation, 750,000 tons of goods passed through the Parma Interporto railway terminal
Parma
Over 800 trains moved
Salis: The municipal surcharge on boarding fees will not lead to any reduction in traffic.
Genoa
The mayor of Genoa recalls that similar measures have already been activated in other port cities
The five ships put up for sale by Moby were sold for €229.9 million.
Vicenza
A bid equal to the starting price was submitted
PSA Italy expects to close 2025 with further growth in container traffic
Genoa
Brussels approves African joint venture between MSC and NYK
Brussels
European Commission clears Yusen Logistics' acquisition of Movianto International
Port of Genoa fines luxury cruise megayacht Vidantaworld's Elegant
Genoa
Serious violations of European ship recycling legislation found
Consalvo appointed president of the Eastern Adriatic Sea Port Authority
Trieste
He is the general manager of Aeroporto Friuli Venezia Giulia Spa
Promoting sustainable development and the energy transition process of the Port of Taranto
Taranto
This is provided for in an agreement between the AdSP of the Ionian Sea and GSE
The Northern Tyrrhenian Port Authority (APSP) will be in Oran to present its Mediterranean Green Corridors development project.
Livorno
Among the objectives, the consolidation of relations with Algeria
The tender for the railway shunting service in the ports of Savona and Vado Ligure has been published.
Genoa
The concession duration is set at 60 months
In 2024, passenger traffic in European Union ports increased by +6.2%
Luxembourg
The three ports with the highest traffic volume are Italian
GSL invests $90 million to buy three 8,600 TEU containerships built in 2010 and 2011
Athens
Youroukos: They are the cash cows of the future
RCG launches intermodal link between Bosnia and Herzegovina and the port of Koper
Vienna
The train service to Tuzla is weekly.
The Ministry of the Interior announces an inter-ministerial meeting for the early exodus of port workers.
Rome
The goal is to identify a definitive solution within a certain timeframe.
Christening and delivery of a new PCTC of the Grimaldi Group
Naples
The "Greater Istanbul" has a cargo capacity of 9,241 CEUs
GNV strengthens its ferry service on the Naples-Palermo route.
Genoa
By December 19, the capacity on the line will increase to over 6,000 linear meters
The Marseille-Fos Port Authority will invest €1-1.3 billion by 2029.
Marseille
Agreement with MSC for the expansion of the Fos 2XL container terminal
Port workers are holding a demonstration in Rome today to demand the establishment of a Fund to support the exodus.
Rome/Genoa
The general assembly of the Sustainable Intermodal Logistics Association will be held tomorrow in Rome.
Rome
The meeting at the Auditorium Parco della Musica
Cisl and Fit Cisl Savona, for Vado Gateway 2025 has proved to be a substantially positive year
Savona
Seeking opportunities with the reopening of the Suez Canal and the recovery of some markets
Assarmatori welcomes the new regulations, which are very important for shipping companies and maritime workers.
Rome
In the first nine months of 2025, freight traffic in the port of Tanger Med grew by +14.9%
Anjra
118 million tons of cargo moved
Zanetti (Confitarma): The Simplification Decree offers more modern tools to our businesses.
Rome
Listen - he underlined - to the needs of our industry
Spediporto's conference "Take opportunities navigating trade tensions" will be held in Genoa on December 1st and 2nd.
Genoa
It will be held at the Conference Hall of Banca Bper
National Maritime Fund: The House of Representatives approved the legislation.
Genoa
D'Amato: Measures expected for our seafarers and the competitiveness of the national fleet
Potassium permanganate seized at the Port of Genoa as part of the fight against drug trafficking.
Genoa
Operation by the Customs and Monopolies Agency and the Financial Police
Fincantieri cancels orders for four U.S. Navy frigates
Trieste
Further orders are expected for the construction of new classes of naval units
The Northern Tyrrhenian Port Authority met with the port cluster to discuss the new sustainability report.
Livorno
The Italian Merchant Marine Academy celebrates its first 20 years
Genoa
During this period, 3,660 students from all over Italy graduated.
Crédit Agricole Italia financed the construction of the Grande Tianjin ship for Grimaldi Euromed.
Naples/Parma
PORTS
Italian Ports:
Ancona Genoa Ravenna
Augusta Gioia Tauro Salerno
Bari La Spezia Savona
Brindisi Leghorn Taranto
Cagliari Naples Trapani
Carrara Palermo Trieste
Civitavecchia Piombino Venice
Italian Interports: list World Ports: map
DATABASE
ShipownersShipbuilding and Shiprepairing Yards
ForwardersShip Suppliers
Shipping AgentsTruckers
MEETINGS
Spediporto's conference "Take opportunities navigating trade tensions" will be held in Genoa on December 1st and 2nd.
Genoa
It will be held at the Conference Hall of Banca Bper
The National Maritime Fund has organised a meeting with the ITS Mare and the maritime training centres
Rome
It will be held on December 3rd in Rome
››› Meetings File
PRESS REVIEW
Bulgarian court rejects extradition of Russian owner of a ship linked to Beirut port blast
(ABCNEWS.com)
Three UAE Firms Eye Investment In Kenya's Port, Renewable Energy, And Shipping Projects
(Capital FM Kenya)
››› Press Review File
FORUM of Shipping
and Logistics
Intervento del presidente Tomaso Cognolato
Roma, 19 giugno 2025
››› File
Hapag-Lloyd expects next 45% increase in EU ETS surcharge
Hamburg
The Emissions Trading System will enter into full force on January 1st.
European Commissioner Tzitzikostas visited the Monfalcone shipyard
Trieste
Upcoming measures announced to strengthen the sector's competitiveness, resilience, innovation, and technological leadership.
The trial against Damen for alleged corruption and sanctions violations begins today
Amsterdam
The company expresses disappointment with the protracted investigation and anticipates a lengthy legal battle.
AD Ports Group has acquired a 19.3% stake in Egypt's Alexandria Container & Cargo Handling Co.
Cairo/Abu Dhabi
Saudi Egyptian Investment Company's share purchased
In 2024, the turnover of the main Italian port container terminals grew by +8.1%
Milan
Traffic increased by +3.4%
Corsica Sardinia Ferries has purchased the Stena Vision ferry
Vado Ligure
It will be renamed "Mega Serena"
Work has begun to increase container traffic capacity at the port of Thessaloniki by 40%.
Thessaloniki
The expansion of Pier 6 will be completed in 40 months
A precautionary seizure of over €100 million has been ordered against Liberty Lines.
Trapani
BLS Cargo urges Switzerland to exert tangible pressure on German rail infrastructure stakeholders.
Bern
The company denounces the dire situation of transalpine rail freight transport. Further incentives requested.
Livorno is confident in the additional one hundred million euros promised by Salvini to build the Darsena Europa.
Livorno
Salvetti: I asked how we intend to proceed with the future assignment to private individuals who have expressed interest.
The Chinese embassy in Greece responds to alleged American ambitions in the port of Piraeus.
Athens
Beijing speaks of a Cold War mentality and a hegemonic logic
The procedure for requesting access to the third year of the Sea Modal Shift grant has been activated.
Rome
Applications must be submitted by December 17th
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genoa - ITALY
phone: +39.010.2462122, fax: +39.010.2516768, e-mail
VAT number: 03532950106
Press Reg.: nr 33/96 Genoa Court
Editor in chief: Bruno Bellio
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