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ARMATORI IN TRIBUNALE PER LA RIDUZIONE DELLE TASSE PORTUALI A ROTTERDAM PER LE PETROLIERE
Il costo è attualmente di 3 volte e mezzo superiore a quello per le portacontenitori
3 ottobre 1997
Un gruppo di armatori ha deciso di citare in tribunale l'amministrazione municipale di Rotterdam per cercare di ottenere una riduzione delle tasse portuali che gravano sulle petroliere nel porto olandese.
L'iniziativa è stata decisa dopo il fallimento di un primo tentativo di accordo effettuato da circa 120 società armatrici e compagnie petrolifere lo scorso mese di agosto.
La protesta nasce dalla disparità di trattamento che il porto riserva ai diversi vettori. Le tasse portuali per le portacontenitori sono di 0,88 fiorini olandesi (circa 765 lire) per tonnellata lorda, per le rinfusiere 1,78 fiorini (circa 1.550 lire), mentre per le petroliere sono di 3,01 fiorini (circa 2.600 lire).
Gli armatori sceglieranno ora 12 compagnie che li rappresentino in tribunale.
Il porto di Rotterdam dal canto suo assegna una "Green Award" per le petroliere da oltre 20.000 tpl che soddisfano alcuni requisiti relativi alla sicurezza. La certificazione, rilasciata da un apposito ufficio, garantisce una riduzione del 6 per cento delle tasse portuali e procura facilitazioni per alcuni servizi. Una certificazione che è riconosciuta e dà analoghi benefici nei porti spagnoli e sudafricani. Sono inoltre previste riduzioni delle tasse portuali del 10 per cento per le petroliere con cisterne di zavorra separate (SBT tankers) e per le unità con doppio scafo.
Misure che evidentemente gli armatori considerano del tutto insufficienti.
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