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Proposta la proroga degli aiuti comunitari alle flotte pescherecce di Spagna e Portogallo
I fondi sono destinati a compensare l'effetto dell'interruzione dell'attività di parte della flotta dovuta alla cessazione dell'accordo con il Marocco
6 febbraio 2001
La Commissione Europea ha proposto di prorogare fino al prossimo 30 giugno gli aiuti a favore della parte di flotta peschereccia di Spagna e Portogallo che ha dovuto interrompere l'attività a seguito della cessazione dell'accordo sulla pesca con il Marocco avvenuta il 30 novembre 1999 (l'accordo è entrato in vigore il 1° dicembre 1995), che determinava le quote di mercato riservate a Spagna e Portogallo. L'UE ha in corso trattative con il Marocco per stabilire una nuova intesa.
La proposta odierna della Commissione, che sarà sottoposta per l'adozione al Consiglio UE della Pesca, segue una richiesta di analogo tenore espressa dal Consiglio europeo nel corso dell'ultima riunione di Nizza.
Gli aiuti alle flotte spagnola e portoghese sono erogati dall'UE nell'ambito dello Strumento finanziario di orientamento della pesca (SFOP). Generalmente questi fondi non possono superare il 4% degli aiuti SFOP concessi a ciascun Stato membro, in questo caso 1,76 miliardi di euro per la Spagna e 235 milioni di euro per il Portogallo nel periodo 2000-2006.
In considerazione del fatto che i due Paesi iberici hanno già raggiunto la quota del 4%, la Commissione ha proposto di non considerare questi aiuti specifici come parte dei fondi conteggiati per il raggiungimento di questa quota.
Fino al 31 dicembre scorso i fondi SFOP per la Spagna sono ammontati a 51 milioni di euro e quelli per il Portogallo a 9 milioni di euro, oltre a 20 milioni di euro costituiti da sovvenzioni nazionali.
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