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Associated British Ports annuncia una crescita dei risultati nel 2001
Nel corso dell'anno il gruppo britannico ha venduto attività per complessivi 25 milioni di sterline
28 dicembre 2001
Il gruppo Associated British Ports Holdings PLC (ABP) ha preannunciato che il giro d'affari dell'intero 2001 risulterà in crescita almeno dell'8% rispetto a quello del 2000. L'utile ante imposte - ha specificato ABP - «si prevede sarà al margine superiore delle attuali aspettative di mercato». Il gruppo attende inoltre un utile operativo derivante dall'attività dei porti britannici e del settore trasportistico in aumento almeno del 7% rispetto allo scorso anno e in crescita complessivamente almeno del 6% tenendo conto anche delle attività negli Stati Uniti, dove opera la filiale Amports. In questi settori il giro d'affari sarà in incremento del 10%.
Nei porti britannici ABP prevede di registrare aumenti dei risultati nei settori ro-ro e container, nell'importazione di autoveicoli, di carbone e di prodotti forestali.
All'inizio dello scorso settembre ABP aveva annunciato l'intenzione di vendere la divisione aerea della filiale statunitense Amports. Il gruppo, dopo il mutamento del mercato determinato dagli attacchi terroristici negli USA dello scorso 11 settembre, ha deciso di rinviare la cessione, che non avverrà prima della fine del primo semestre del 2002.
Dallo 1° gennaio 2001 sono state vendute attività che non fanno parte del core business del gruppo per un totale di 25 milioni di sterline, cifra che sale a 202 milioni di sterline se riferita al 1° gennaio 2000.
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Il gruppo Associated British Ports Holdings PLC (ABP) ha preannunciato che il giro d'affari dell'intero 2001 risulterà in crescita almeno dell'8% rispetto a quello del 2000. L'utile ante imposte - ha specificato ABP - «si prevede sarà al margine superiore delle attuali aspettative di mercato». Il gruppo attende inoltre un utile operativo derivante dall'attività dei porti britannici e del settore trasportistico in aumento almeno del 7% rispetto allo scorso anno e in crescita complessivamente almeno del 6% tenendo conto anche delle attività negli Stati Uniti, dove opera la filiale Amports. In questi settori il giro d'affari sarà in incremento del 10%. 
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