L'impatto sul trasporto aereo degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti è stato assorbito dall'industria aerea. Lo ha affermato nei giorni scorsi l'International Air Transportation Association (IATA). «Le crisi successive che hanno traumatizzato il trasporto aereo dal settembre 2001 - ha detto il direttore generale e amministratore delegato della IATA, Giovanni Bisignani - sono costate all'industria tre anni di crescita e profitti. I trend positivi di traffico degli ultimi sei mesi ci hanno riportato ai livelli pre 11 settembre. La IATA prevede che il settore realizzi un modesto profitto di 3,2 miliardi di dollari sulle attività internazionali nel 2004».
Bisignani ha comunque sottolineato come la situazione del settore aereo sia tuttora estremamente delicata, non potendo basarsi a lungo termine su margini del 2-3%. «Siamo in ripresa - ha precisato - ma il settore è ancora debole. E' essenziale continuare a mettere l'accento sulla riduzione dei costi e sull'aumento dell'efficienza». Gli sforzi per la riduzione dei costi - ha detto Bisignani - dovrebbero essere compiuti anche dagli aeroporti e dai servizi per la navigazione aerea.