 Lo scorso mese il traffico delle merci nei porti russi è	ammontato a 75,3%, con un incremento del +1,9% sull'ottobre 2021. La	crescita è stata determinata dall'aumento dei carichi	all'esportazione, che sono risultati pari a 60,8 milioni di	tonnellate (+5,4%), e dei carichi trasportati dai servizi marittimi	di cabotaggio, attestatisi a 7,5 milioni di tonnellate (+13,6%). In	deciso calo sia le merci all'importazione che quelle in transito,	risultate pari rispettivamente a 3,0 milioni di tonnellate (-18,9%)	e 3,9 milioni di tonnellate (-32,8%). 	 	Ad ottobre 2022 il totale del traffico delle merci secche è	stato di 39,5 milioni di tonnellate (+7,6%), incluse 20,7 milioni di	tonnellate di carbone (+16,3%), 5,7 milioni di tonnellate di cereali	(+50,0%), 3,7 milioni di tonnellate di carichi containerizzati	(-33,9%), 2,5 milioni di tonnellate di fertilizzanti minerali	(+66,7%), 2,0 milioni di tonnellate di metalli ferrosi (-32,8%) e	0,9 milioni di tonnellate di minerali (0%). Il traffico complessivo	delle rinfuse liquide è stato di 35,8 milioni di tonnellate	(-3,8%), di cui 20,7 milioni di tonnellate di petrolio grezzo	(-5,9%), 11,4 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi (-6,6%),	3,0 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (+15,4%) e 0,4	milioni di tonnellate di prodotti alimentari (+33,3%).	 	Lo scorso mese il maggior volume di traffico è stato	movimentato dagli scali portuali russi della regione del Mar	d'Azov-Mar Nero con 23,6 milioni di tonnellate (+3,1%). I porti del	Mar Baltico hanno movimentato 21,6 milioni di tonnellate (-1,8%),	quelli dell'Estremo Oriente 20,6 milioni di tonnellate (+2,5%), i	porti del bacino artico 9,0 milioni di tonnellate (+8,4%) e quelli	del Mar Caspio 0,5 milioni di tonnellate (-16,7%).	 	L'associazione dei porti commerciali russi ha reso noto che nei	primi dieci mesi del 2022 i porti nazionali hanno movimentato	globalmente 694,5 milioni di tonnellate di merci, con una lieve	flessione del -0,1% sul corrispondente periodo dello scorso anno. Il	totale delle merci esportate è stato di 552,6 milioni di	tonnellate (+0,2%), quello delle merci importate di 29,7 milioni di	tonnellate (-10,5%); le merci in transito sono ammontate a 48,5	milioni di tonnellate (-7,8%) e quelle trasportate dai servizi di	cabotaggio a 63,7 milioni di tonnellate (+9,3%).	 	Nei primi dieci mesi di quest'anno il dato complessivo delle	merci secche è stato di 332,8 milioni di tonnellate (-4,0%),	di cui 171,0 milioni di tonnellate di carbone (-0,7%), 37,8 milioni	di tonnellate di merci containerizzate (-25,2%), 34,1 di cereali	(-4,1%), 19,2 milioni di tonnellate di fertilizzanti minerali	(+25,0%), 11,1 milioni di tonnellate di minerali (+15,5%) e 21,4	milioni di tonnellate di metalli ferrosi (-12,6%). Nel settore delle	rinfuse liquide il totale è stato di 361,7 milioni di	tonnellate (+3,7%), incluse 213,3 milioni di tonnellate di petrolio	greggio (+8,9%), 114,1 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi	(-7,0%), 29,2 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto	(+11,4%) e 3,6 milioni di tonnellate di prodotti alimentari	(+10,4%).	 	Relativamente ai volumi di carichi movimentati dai porti delle	diverse regioni russe, nei primi dieci mesi del 2022 gli scali	dell'Artico hanno movimentato 81,9 milioni di tonnellate (+4,1%),	quelli del Baltico 203,6 milioni di tonnellate (-2,3%), i porti del	Mar d'Azov-Mar Nero 214,3 milioni di tonnellate (+0,2%), i porti del	Mar Caspio 4,7 milioni di tonnellate (-20,1%) e quelli dell'Estremo	Oriente 190,0 milioni di tonnellate (+0,7%). 
																
															 
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