
Martedì il Senato francese, con 211 voti a favore
	provenienti dallo schieramento di centro-destra e 112 contrari
	espressi dalla sinistra, ha adottato, in prima lettura, un proposta
	di legge volta “a conciliare la continuità del servizio
	pubblico di trasporto con l'esercizio del diritto di sciopero”,
	

	norma che verrebbe applicata ai servizi regolari di trasporto
	pubblico terrestre di passeggeri, incluso il trasporto ferroviario,
	ad eccezione dei servizi di trasporto internazionale di passeggeri.
	
	Il testo prevede la possibile sospensione del diritto di
	sciopero tra le ore 6.30 e le 9.30 e tra le 17 e le 20 per periodi
	continuativi sino a sette giorni, per un totale annuale che non può
	essere superiore a trenta giorni. Inoltre tra due periodi di
	sospensione deve essere rispettato un periodo di almeno cinque
	giorni. La proposta prevede che questi termini siano fissati ogni
	anno con decreto del Consiglio di Stato la cui pubblicazione avviene
	almeno novanta giorni prima dell'inizio del primo periodo
	interessato, pena l'inapplicabilità. Tale decreto verrebbe
	adottato previa consultazione, della durata di almeno trenta giorni,
	delle organizzazioni sindacali e delle organizzazioni datoriali.
	
	La proposta di legge prevede, tra l'altro, che quando a causa di
	uno sciopero l'organico disponibile non ha consentito, per un
	periodo di tre giorni consecutivi, di assicurare il livello minimo
	di servizio corrispondente alla copertura dei bisogni essenziali
	della popolazione, in particolare nelle ore di punta, l'ente
	organizzatore dei trasporti ordini all'impresa di trasporto di
	richiedere il personale indispensabile per garantire questo livello
	di servizio.
	
	Inoltre la proposta di legge prevede che il decreto del
	Consiglio di Stato definisca periodi di sospensione del diritto di
	sciopero in corrispondenza dei giorni festivi, dei periodi festivi e
	delle consultazioni elettorali e prevede per l'impresa di trasporto
	la possibilità di imporre ai dipendenti che hanno dichiarato
	di voler partecipare allo sciopero, entro un periodo che la proposta
	estende da 48 a 72 ore, di esercitare tale diritto esclusivamente
	all'inizio di uno dei loro turni sino alla sua fine.
	
	La proposta di legge è avversata dal governo e martedì
	Patrice Vergriete, ministro delegato alla Transizione ecologica e
	alla Coesione territoriale, con delega ai Trasporti, ha confermato
	che l'esecutivo «non ne condivide gli orientamenti».