
Con l'arrivo della portacontainer 
San Fernando della
	Maersk, che ha una capacità di 8.700 teu, oggi è stato
	inaugurato il nuovo porto indiano di transhipment di Vizhinjam
	(Thiruvananthapuram), la cui realizzazione ha avuto un iter
	piuttosto travagliato essendo stata avviata quasi vent'anni fa. Il
	nuovo Vizhinjam International Seaport è gestito dalla società
	indiana Adani Ports and Logistics che nel 2015 aveva sottoscritto il
	contratto di concessione con il governo del Kerala attraverso lo
	special purpose vehicle Adani Vizhinjam Port Private Limited
	(AVPPL).
	
	Specificando che attualmente il 25% del traffico containerizzato
	dell'India viene trasbordato nel corso del trasporto marittimo verso
	la destinazione e che sinora la nazione non disponeva di un porto di
	transhipment dedicato, tanto che il 7% delle merci trasbordate
	dell'India venivano movimentate da porti esteri, ed evidenziando che
	l'arrivo della San Fernando inaugura il primo terminal di
	transhipment dell'india e il suo più grande porto in acque
	profonde, l'amministratore delegato della Adani Ports e SEZ Limited
	(APSEZ), Karan Adani, ha sottolineato che nessun altro porto indiano
	dispone delle tecnologie del porto di Vizhinjam: «ciò
	che qui è già stato installato - ha specificato - è
	la tecnologia di movimentazione dei container più avanzata
	dell'Asia meridionale. E una volta completati la fase di automazione
	e il Vessel Traffic Management System, Vizhinjam sarà uno dei
	porti di transhipment tecnologicamente più sofisticati al
	mondo».
	
	Con la prima fase del progetto di realizzazione del porto è
	stata messa in esercizio una banchina di 800 metri lineari in grado
	di servire contemporaneamente due navi madre e di movimentare un
	traffico annuo dei container pari a un milione di teu. Con il
	completamento delle altre due fasi del progetto, previsto entro il
	2028, la capacità di traffico salirà a 6,2 milioni di
	teu.