
La decisione del comandante del traghetto 
Saonisos della
	compagnia greca SAOS Ferries di staccare l'unità dalla
	banchina del porto di Gavrio ad Andros, nelle Cicladi, sulla quale
	si stava ancora procedendo alle operazioni di imbarco di autovetture
	e passeggeri sulla nave ha portato al suo arresto per violazione
	dell'articolo 291 del codice di procedura penale ellenico relativo
	all'interruzione della sicurezza delle ferrovie, delle navi e degli
	aeromobili.
	
	
	Venerdì scorso il comandante aveva deciso di sollevare il
	portellone della nave mentre erano in corso tali operazioni,
	inducendo diversi passeggeri e marittimi a lanciarsi all'interno
	della nave e causando danni ad un Suv che stava per essere
	imbarcato. Il conducente del veicolo ha presentato una denuncia che
	ha portato la Procura a disporre l'arresto del comandante del
	traghetto. Quest'ultimo ha motivato la propria decisione con
	l'impossibilità di completare l'imbarco di passeggeri e
	veicoli a causa delle pessime condizioni meteo-marine, che avrebbero
	provocato il sollevamento della parte anteriore del portellone, e
	quindi, ritenendo pericoloso rimanere in porto, aveva deciso di
	salpare immediatamente per procedere come previsto verso il porto di
	Karystos dove poi la nave è approdata. Al porto di Gavrio
	erano in attesa di imbarco dieci passeggeri e quattro veicoli e
	sette passeggeri e tre veicoli non sono stati imbarcati sul
	traghetto.
	
	La compagnia di navigazione ha comunicato che, a seguito
	dell'ordine di arresto e del conseguente licenziamento forzato del
	comandante, attualmente la nave Saonissos non può
	proseguire nel suo servizio marittimo. Il ministro delle Attività
	marittime e delle Politiche insulari Christos Stylianides, ha
	disposto l'avvio di un'indagine sull'incidente.