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ASSEMBLEA DELL'ASSOCIAZIONE SPEDIZIONIERI DEL PORTO DI GENOVA
Nella relazione del CD uno sguardo sullo scenario futuro nel quale la categoria dovrà agire
26 marzo 1997
Si è svolta questa sera a Genova nella Palazzina San Lorenzo (area porto antico) l'assemblea generale annuale dell'Associazione Spedizionieri del Porto di Genova. Il presidente Romano Romani ha letto la relazione del Consiglio Direttivo. Una relazione che è rivolta in piccola parte all'attività della categoria negli ultimi dodici mesi, ma che in massima parte costituisce uno sguardo lanciato ben oltre i problemi contingenti degli spedizionieri, illuminando un percorso che è già in buona parte tracciato e al quale la categoria si deve adeguare per consolidare la propria presenza nel mondo dei traffici. Dai pericoli tremendamente reali che vengono dal porto di Gioia Tauro alla necessità di inserire i servizi spedizionieristici organizzati nella logistica nel processo di globalizzazione dell'economia, dall'adeguamento all'innovazione della telematica alla gestione del trasporto terrestre, dal progetto di codice deontologico delle imprese di spedizione al grande lungimirante progetto di costituzione di una società in compartecipazione per gestire trasporti intermodali e one way mettendo a fattor comune da un lato il traffico controllato dalle case di spedizione e dall'altro l'organizzazione di un partner trasportistico, la relazione del CD letta da Romano Romani costituisce certamente una lungimirante lezione sulle strategie di mercato dei trasporti che va letta e ben meditata per conoscere e capire qual è ma soprattutto quale sarà lo scenario nel quale gli spedizionieri dovranno operare.
"inforMARE" pubblica nella rubrica "Forum dello shipping e della logistica" alla voce SPEDIZIONIERI la relazione integrale del Consiglio Direttivo e il progetto di Codice deontologico della categoria.
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Si è svolta questa sera a Genova nella Palazzina San Lorenzo (area porto antico) l'assemblea generale annuale dell'Associazione Spedizionieri del Porto di Genova. Il presidente Romano Romani ha letto la relazione del Consiglio Direttivo. Una relazione che è rivolta in piccola parte all'attività della categoria negli ultimi dodici mesi, ma che in massima parte costituisce uno sguardo lanciato ben oltre i problemi contingenti degli spedizionieri, illuminando un percorso che è già in buona parte tracciato e al quale la categoria si deve adeguare per consolidare la propria presenza nel mondo dei traffici. Dai pericoli tremendamente reali che vengono dal porto di Gioia Tauro alla necessità di inserire i servizi spedizionieristici organizzati nella logistica nel processo di globalizzazione dell'economia, dall'adeguamento all'innovazione della telematica alla gestione del trasporto terrestre, dal progetto di codice deontologico delle imprese di spedizione al grande lungimirante progetto di costituzione di una società in compartecipazione per gestire trasporti intermodali e one way mettendo a fattor comune da un lato il traffico controllato dalle case di spedizione e dall'altro l'organizzazione di un partner trasportistico, la relazione del CD letta da Romano Romani costituisce certamente una lungimirante lezione sulle strategie di mercato dei trasporti che va letta e ben meditata per conoscere e capire qual è ma soprattutto quale sarà lo scenario nel quale gli spedizionieri dovranno operare. 
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